Nel capitolo è sottinteso il punto di vista perché è sempre di Remus.
Spero che vi piaccia❤
Stavo dimenticando di aggiornare 😂Erano le 4 del mattino quando mi svegliai.
Avevo sognato che io e [t/n] ci baciavamo e Grifondoro aveva vinto la coppa di Quidditch... magari succedesse davvero, sarebbe davvero un sogno.
Mi stropicciai gli occhi confuso, all'inizio non ricordavo dove fossi, ma poi guardai la ragazza dormire beatamente abbracciata alla sua drago e ricordai tutto. Mi preoccupai e le misi una mano sulla fronte; era fredda, la febbre era finalmente scesa. Sorrisi, la coprii meglio con le coperte, rimisi di nuovo le scarpe ed uscii dalla stanza stropicciandomi gli occhi.
Dei rumori provenire dalla cucina m'incuriosirono, camminai più velocemente ed entrai. Sorrisi alla figura del mezzogigante di spalle intento ad armeggiare con qualcosa <<buongiorno Hagrid, Buon Natale>> dissi. Il mezzogigante sobbalzò, si girò curioso ma poi mi sorrise <<buongiorno Remus e buon Natale>> tuonò entusiasta <<ma come siamo mattinieri!>> disse, si sedette di fronte al camino acceso e feci la stessa cosa <<adesso come sta il mio piccolo snaso dispettoso?>> chiese mpolto preoccupato <<le è scesa la febbre?>> <<si>> dissi timidamente <<ah menomale>> disse tirando un pesante sospiro di sollievo e facendo un'espressione buffa << ...ho saputo che hai vegliato su di lei tutta la notte... >> disse in tono sibillino. Arrossii di brutto <<c-chi te l'ha detto?>> chiesi con un filo di voce <<Grisma>> disse semplicemente e restammo in silenzio per un po'.
Hagrid all'improvviso si alzò, prese una tazza di cioccolata calda e me ne diede una anche a me. Bevemmo in silenzio << ...H-Hagrid, tu... ti sei mai innamorato?>> chiesi: forse lui può aiutarmi, mi dissi.
Hagrid rise mentre si puliva la barba sporca di cioccolato con un fazzoletto scarlatto <<eccome, ragazzo mio>> tuonò. Lo guardai curioso: non me lo aspettavo ma volevo sapere a tutti i costi <<lei... era... a dir poco meravigliosa>> iniziò a dire: sembrava quasi che mi stesse raccontando la favola della buonanotte << ...aveva i capelli rossi come una rosa di maggio e... gli occhi azzurri come il mare che bagnava la sua città natale>> << ...quindi era straniera... >> dissi sorridendo, molto interessato dell'argomento <<si, era italiana ed era... la strega più bella che avessi mai conosciuto>> disse Hagrid con un enorme sorriso; come [t/n] <<con lei... tutto era diverso... non giudicava il mio essere mezzogigante oppure la mia passione insanabile per i draghi, no, lei era... semplicemente... speciale.
Riusciva a capire come stessi anche senza che io parlassi, condividevamo la passione per gli animali fantastici e per le piante e così, l'aiutai con i suoi studi e divenne la prima magizoologa italiana che il mondo magico ricordi>> disse entusiasta ma poi i suoi occhi si spensero e la voce cambiò tono <<e allora perché non vi siete fidanzati o sposati?>> chiesi pendendo dalle sue labbra <<è semplice da dire, ragazzo mio, perché, per quanto l'amassi... per lei ero solo un semplice amico>> mi guardò e non potei far a meno di provare una fitta al cuore per lui <<ma poi... un giorno... rimase incinta e... il padre se ne andò prima che la ragazza potesse parlarci>> <<e tu lo conosci il padre del bambino?>> chiesi invece <<si, era un ragazzo siciliano, era emigrato qui in cerca di fortuna, era anche lui era un mago e aveva frequentato la Boscobolla>> disse e mi guardò <<era un mio caro amico>> <<e poi cosa successe quando se ne andò, cosa fece la ragazza?>> chiesi preoccupato
<<beh... ovviamente la ragazza era a dir poco distrutta, voleva addirittura togliersi la vita... >> mi fissò mentre la teiera ci versava dell'altra cioccolata calda.
Nei suoi occhi c'era tutta la tristezza e la malinconia che quel mezzogigante potesse contenere dentro di sé << ...mi pregava di lasciarla in pace e si sentiva profondamente umiliata per essere caduta nelle tentazioni di quel buontempone, ma poi... la convinsi a partire per la Sicilia e chiarire una volta per tutte e, se non ci sarebbe riuscita, almeno poteva rifilare un bel ceffone in faccia a quel disgraziato!>> mi mostrò un piccolo sorriso <<era molto scettica ma... partì lo stesso>> <<e poi che successe?>> chiesi facendo una smorfia. Hagrid si grattò la barba <<beh... dopo un po' mi scrisse che il ragazzo era al settimo cielo e che era andato via solo per racimolare qualche soldo in più, cosi da chiederle la mano in modo dignitoso e così... si sposarono>> mi guardò confuso ma poi sorrise divertito <<vedo che la storia ti piace>> disse con un enorme sorriso <<perché tu sei un meraviglioso narratore>> dissi con un sorriso <<e poi che successe?>> <<beh... il bambino nacque, era un maschio.
M'inviarono un ritratto e... anche se la foto era in bianco e nero, potevo benissimo immaginare i suoi capelli rossi come il fuoco e gli occhi azzurri come quelli di sua madre.
Mi furono così grati che mi chiesero di essere il suo padrino>> <<e tu accettasti?>> chiesi invece <<no>> disse <<ma... pur di sdebitarsi, diedero al bambino il nome Rubio che è la versione italianizzata di Rubeus>> <<wow>> riuscii solo a dire <<ma... non le hai mai detto di essere innamorato di lei?>> chiesi poi <<si, ci provai e... ovviamente mi diede il due di picche>> disse con un sorriso amaro <<all'inizio fece molto male ma... poi mi dissi che doveva andare cosi e cercai di esserle vicino quando aveva bisogno di una spalla su cui piangere>> disse giocando con uno snaso steso placidamente nella sua enorme manona. <<ma invece tu?>> chiese all'improvviso con un sorriso <<ma invece io, cosa?>> chiese avvampando d'imbarazzo << ...ti piace tanto [t/n], non è vero?>> chiese con un enorme sorriso <<si nota così tanto?>> chiesi sconsolato ma comunque con un sorriso. Hagrid annuì convinto <<dire che ti piace è semplice ma... cosa ti piace di lei?>> chiese con un luccichio negli occhi <<i-in che senso?>> <<cosa ti ha fatto innamorare?>> <<e-ecco... non mi sembra il caso che possa dirlo, Hagrid, potrebbero sentirci... >> mormorai guardandomi intorno con sospetto <<tranquillo, qui nessuno prima delle 10 si alzerà dal letto: non sentiranno nulla>> disse con un sorriso <<forza, dimmi che ti piace della mia piccola [t/n]>>. Presi fiato: dovevo proprio? Non potevo evitare? Purtroppo no <<e-ecco... lei mi piace... perché è tanto gentile, è buona con tutti e... vuole fare sempre di più delle sue capacità>> lo guardai e mi incitò a continuare <<è... una studentessa modello e... anche una bravissima giocatrice di Quidditch>> <<solo?>> chiese Hagrid grattandosi la barba curioso <<e... poi... ama tantissimo gli animali... >> <<ma queste sono cose che sappiamo già, ragazzo mio!>> tuonò Hagrid ridendo e ritentò chiedendo <<cosa provi quando ti è accanto?>>. Arrossii: cosa provavo? Beh, un emozioni cosi forti che credevo, seriamente, di impazzire. Guardai Hagrid il quale attendeva impaziente. Presi fiato e mormorai <<e-ecco... quando è accanto a me, m-mi fa stare tanto bene, capisce e sa come ci si sente quando si avvicina... quel periodo>> Hagrid incarcò un sopracciglio ma poi capì << ...cerca sempre di aiutarmi, anche quando le dico che non c'è niente da salvare in me>> abbassai lo sguardo: quella ragazza è un osso duro, dobbiamo concederglielo <<però... ho capito che anche lei è tanto fragile... >> guardai Hagrid dritto negli occhi <<continua, ti sto ascoltando>> disse il mezzogigante anche lui molto interessato dell'argomento << ...soffre per una persona CHE NON SI MERITA NEMMENO UN SUO SORRISO!>> ringhiai indignato serrando i pugni <<Malfoy?>> chiese cupo Hagrid. Annuii in silenzio <<perché dici che è fragile?>> chiese <<perché... stanotte... per la prima volta, le ho sentito dire che... aveva paura>> mormorai sottovoce <<paura?>> mi fece eco stupito <<si, aveva paura per colpa di un incubo e delirava per colpa della febbre alta>> dissi leggermente cupo <<non l'ho mai vista così spaventata e quindi ho capito che... dovevo proteggerla e farla stare meglio>> Hagrid sorrise compiaciuto <<e poi?>> chiese <<m-mi ha abbracciato, ci siamo addormentati insieme e... adesso posso dire di essere perdutamente innamorato>> dissi ma poi abbassai lo sguardo. Restammo per un po' in silenzio << ...oh piccolo Remus... >> disse semplicemente Hagrid con un piccolo sorriso. Diventai ancora più rosso e abbassai lo sguardo <<ma lei lo sa?>> chiese all'improvviso <<no, e... credo che... accadrà anche a me ciò che mi hai raccontato>> dissi e mi alzai per posare la tazza nel lavandino <<io non ne sono cosi sicuro>> disse invece Hagrid <<ci vediamo dopo, Hagrid>> dissi. Hagrid mi fece un cenno e disse <<mi raccomando, diglielo>> sospirai sconsolato ed uscii dalla stanza. Si certo, dovevo proprio dirle che ero innamorato di lei se volevo un bel due di picche, dissi aggrottando la fronte.
Non potevo piacere ad una ragazza del genere, come poteva essere innamorata di... un essere come me!?.
Salii pigramente le scale e mi dirigevo nella camera dei ragazzi con la testa china sul tappeto <<Moony>> disse all'improvviso [t/n] con una risata nella voce.
Mi voltai: entrambi indossavamo ancora i vestiti della sera prima. Mi avvicinai sgranando gli occhi <<[t/n], m-ma che ci fai già sveglia ed in piedi a quest'ora!? Sei ancora malata, è pericoloso, potresti avere una ricaduta!>> dissi preoccupato.
La ragazza si avvicinò sorridendo. Sgranai gli occhi: anche se era spettinata, per me era sempre bellissima <<non è vero, adesso sto benissimo>> disse invece risoluta facendo una smorfia. Rimanemmo qualche minuto in silenzio e ci fissavamo dritti negli occhi <<Moony, davvero io ti piaccio?>> chiese all'improvviso speranzosa. Sobbalzai: non me lo aspettavo, aveva sentito qualcosa del mio discorso con Hagrid? << ...i-io... ecco... f-forse... io... >> mormorai nel panico. La ragazza non parlò più, sorrise, si mise sulle punte dei piedi e mi baciò.
Divenni completamente rosso, sgranai gli occhi: non potevo crederci, ogni singola parte del mio corpo tremava ed ero sicuro che stavo per impazzire, mentre le morbide labbra della ragazza erano dolcemente appoggiate sulle mie. Chiusi gli occhi e la strinsi a me con le mani che tremavano.
Non potevo crederci: stava succedendo DAVVERO?! L-LEI MI STAVA BACIANDO!?.
Ci staccammo, eravamo entrambi rossi in viso <<N-NON CI CREDO!>> urlò entusiasta Ingrid svolazzando: aveva visto tutto? O cavolo <<V-VI SIETE DAVVERO BACIATI!?>> io e [t/n] ci guardammo, sorridemmo e non sapevamo che dire <<FINALMENTE! SONO COSI FELICE! VADO A DIRLO IMMEDIATAMENTE A MERIDION ED AMANTIS>> disse e volò via entusiasta nel corridoio avvolta nella leggera penombra del corridoio.
La ragazza si coprì gli occhi con la mano ma poi mi guardò, sorrise e si avvicinò di nuovo <<h-hai sentito tutto quello che ho detto ad Hagrid, vero?>> chiesi anche se non c'era bisogno di rispondermi. Mi scoccò un altro bacio: il mio cuore non riusciva a reggere ancora: troppe emozioni <<forse>> disse sorridendo. Sorrisi e la presi in braccio: adesso ero il ragazzo più felice del mondo <<dai Moony, adesso smettila!>> mormorò scoppiando a ridere <<e perché dovrei?>> chiesi invece stringendola di più <<attento a dove metti le mani, lupo mannaro dei miei stivali!>> disse rossa in viso: si, aveva ragione, stavo un po' esagerando <<altrimenti, te le taglio e non potranno più ricrescere con la magia>> disse con un sorriso assassino. Sorrisi e la feci scendere <<scusa>> dissi semplicemente ma poi mi abbracciò. Sospirai "bleah, come siete sdolcinati" disse il lupo dentro di me "però, la perdono solo perché ci ha baciato" disse in tono accondiscendente. <<uffa [t/n], sei davvero disgustosa e sdolcinata... >> mormorai con la testa affondata nell'incavo del suo collo <<beh, allora staccati>> disse leggermente seccata. Strinsi di più la presa <<costringimi>> dissi invece rosso in viso. La ragazza non poté far a meno di ridere. Sorrisi <<il soprannome Lunastorta ti sta più che bene>> disse soddisfatta <<non è vero>> borbottai e mi staccai <<p-perché mi hai baciato?>> chiesi diventando rosso dall'imbarazzo <<secondo te?>> chiese invece la ragazza sorridendo <<non te ne fai un'idea?>> chiese <<sei davvero uno stupido lupo mannaro>> disse scuotendo la testa guardando le persone nei quadri che, per fortuna, dormivano ancora <<quindi... adesso cosa siamo?>> chiesi rosso in viso <<non lo so, cosa siamo?>> chiese sorridendo. Stavo per rispondere ma all'improvviso un rumore ci fece sobbalzare <<cos'è stato?>> chiesi preoccupato <<beh, andiamo a controllare>> disse semplicemente. Mi prese per mano, scendemmo le scale e ci fermammo davanti ad una porta << ...è da tanto che non metto piede qui dentro... >> disse e spinse la porta per entrare. Starnutii per colpa della quantità di polvere che ci stava in quella stanza che sembrava disabitata da anni <<puoi chiuderla, Moony?>> chiese. Annuii e fece come disse. La ragazza si avvicinò alle tende le quali si aprirono di scatto mostrandoci il paesaggio grigio ed invernale avvolto ancora nella notte.
Raccolse un candelabro da terra e lo rimise sul camino <<come avrà fatto a cadere?>> chiese quasi parlando a sé stessa. Mi voltai per guardami in torno, premei l'interruttore e, solo allora, vidi quello splendido pianoforte a coda che la faceva padrone in mezzo alla stanza <<wow>> dissi con gli occhi luccicanti. Lo aprii e toccai i tasti <<che bello>> dissi sorridendo <<[t/n], lo suoni?>> chiesi con gli occhi luccicanti <<lo suonavo>> mi corresse accendendo il camino <<ma adesso non più>> <<posso chiederti come mai?>> chiesi invece <<perché questi spartiti hanno il tuo nome scritto ovunque ed in tutti i caratteri>> dissi prendendoli in mano e guardandoli attentamente <<mia nonna e mia mamma dicevano sempre che devo comportarmi come una Mademoiselle français ma... a me non importava per niente e andavo a fare danni con i miei amici>> disse e scoppiò a ridere avvicinandosi <<non era raro che tornavo a casa completamente sporca di fango, con i capelli intrisi di qualcosa di zuccherato>> disse e mi guardò con una risata: sentirla ridere mi faceva bene al cuore <<più che amici, i tuoi erano aguzzini>> dissi con la bocca semiaperta <<dici così perché non sai loro come tornavano a casa>> disse con un ghigno malefico stampato in volto. Sorrisi <<e come tornavano?>> chiesi molto curioso <<almeno uno, sicuramente con un occhio livido>> disse e si avvicinò <<ma la nonna si lamentava in continuazione proprio per queste mie amicizie e... pur di non farmi frequentare con certa gente, iniziò a farmi assistere a delle lezioni private in modo da trasformarmi in una signorina per bene>> disse alzando gli occhi al cielo <<a quanto pare hanno funzionato>> dissi sorridendo <<si, in parte>> disse sbuffando e roteando gli occhi <<ma una cosa che odio di più è vestirmi come una bambolina di porcellana>> disse guardandosi il vestito leggermente disgustata <<a me piaci cosi>> dissi sorridendo e arrossendo un po' <<molto utile, Lupin>> disse leggermente seccata <<dai, suona qualcosa>> dissi sorridendo e sedendomi sullo sgabello impolverato <<non ricordo nemmeno una nota, mio caro Lunastorta>> disse sedendosi accanto a me ma, sicuramente, mentiva <<ah si? Allora suono io>> dissi soddisfatto guardando i tasti<<tu?>> chiese scoppiando a ridere <<si perché?>> chiesi invece alzando un sopracciglio: nemmeno lei ci credeva <<tu sai suonare il pianoforte?>> chiese divertita e stupita: o cavolo, mi ero buttato la zappa sui piedi <<si>> dissi mettendo il broncio <<ok allora, prova>> dissi alzandosi <<no, tu resti qui accanto a me>> dissi sorridendo e prendendola per mano e facendola sedere di nuovo accanto a me <<grazie mille>> dissi con un sorrisino maligno <<me la pagherai, Lupin>> disse sbuffando con le guance rosse <<ok, poi ci pensiamo>> dissi aggiustando gli spartiti << ...per me non sai nemmeno dove s'inizia... >> commentò a denti stretti <<e allora suona tu>> dissi sorridendo <<ah no, non ci casco>> disse: niente da fare, era troppo furba.
All'improvviso la leonessa entrò nella stanza con il cucciolo in bocca, si avvicinò e mise il cucciolo sulle gambe della ragazza <<ma ciao, piccolino>> disse con un sorriso. La leonessa mi guardò e si stese placidamente davanti al camino acceso. La ragazza mi guardò <<allora Lupin, vuoi iniziare o no?>> chiese guardandomi leggermente seccata. Misi le mani sui tasti e cercavo di leggere la sua calligrafia di quando era bambina leggermente sbiadita. Non appena ho premuto sui tasti, la ragazza disse con un sorriso <<bene, hai già sbagliato>> <<OH MA DAI!>> strillai << ...sarà meglio che andiamo via... >> mormorò alzandosi <<no ti prego>> mormorai stringendole la mano <<voglio sentirti suonare>> dissi sorridendo <<Moony, ti prego... >> sbuffò esasperata <<per favoreee>> dissi facendo gli occhi da cucciolo: ok, era umiliante ma io volevo davvero sentire come suonasse <<fallo per meeee>> dissi ancora una volta <<e va bene>> disse e si alzò, il cucciolo saltò su di me <<evviva>> dissi sorridendo. Lo presi in braccio <<grazie [t/n], io e Lunastorta ti ringraziamo tanto>> dissi in falsetto. La ragazza si voltò e non poté far a meno di sorridere <<come fai ad essere così stupido ma, la tempo stesso, così adorabile?>> chiese prendendo una cartellina nera. Balbettai rosso in viso. Ritornò con lo sguardo sulla sua cartella e alzai un sopracciglio. <<che cos'è?>> chiesi avvicinandomi <<spartiti, forse?>> chiese sarcastica ma comunque con un sorriso. Scorsi delle parole, probabilmente un titolo, lo sfilai <<suona questo>> dissi guardando il foglio <<NO!>> urlò strappandomelo dalle mani e rimettendolo nella cartella <<perché?>> chiesi preoccupato: perché si è arrabbiata così tanto? <<p-proprio questo è l-l'ultimo brano che devo suonare>> mormorò con un filo di voce <<e come mai?>> chiesi preoccupato. La ragazza non voleva rispondermi <<[t/n], ti prego... puoi dirmelo? Per una volta vorrei aiutarti>> dissi deciso. La ragazza sospirò << ...ecco... mia madre stava suonando questo branco quando... s-seppe che mio fratello era morto>> mormorò tornando a sedersi davanti al pianoforte lucido << ...lo... lo studiai pensando di farle un piacere... così potevamo suonarlo insieme ma... peggioravo solo le cose... >> mormorò <<ma adesso tuo fratello sta bene, è un essere immortale, ma sta di nuovo con voi e non vi lascerà più andare>> dissi cercando di sdrammatizzare << ...n-non lo so, Moony, non vorrei che tutti si scegliessero con la mia orrenda musica>> disse tremando un po'.
Gettai un ciocco di legno nel camino e il fuoco scoppiettò allegro <<dai, non credo che ci sentiranno, stanno dormendo tutti>> << ...io... >> <<E DAI!>> dissi prendedole le mani. I fogli caddero. I due leoni presero i fogli in boccae me li diedero. <<tieni [t/n]>> dissi semplicemente passandole i fogli <<grazie, anche se... non sono ancora convinta>> mormorò con gli occhi bassi << ...l-l'Ave Maria di Schubert è molto complicato, non so se riesco ancora a suonarlo... >> <<[T/n], non devi giustificarti con me, tantomeno sostenere un esame, voglio solo sentire come suona una meravigliosa ragazza>> dissi con un sorriso << ...ruffiano dei miei stivali... >> borbottò con le guance rosse mentre ci sedavamo di nuovo. Aggiustò gli spartiti <<allora suonerai?>> chiesi <<si però solo un pezzo>> disse la ragazza sorridendo <<e va bene, mi accontenterò>> dissi.
La ragazza sospirò, ridusse gli occhi a due fessure ed iniziò a suonare.
Chiusi anche io gli occhi e mi lasciai trasportare dalla melodia, era così dolce ma al tempo stesso così malinconica.
Guardai [t/n] e una lacrima rigava la sua guancia rossa: ero ancora più innamorato: quella ragazza era davvero meravigliosa ed ero il ragazzo più felice e fortunato del mondo ad averla al mio fianco e così mi ripromisi che non avrei permesso a nessuno di portarmela via.
Guardai Bagheera, la quale si era arrampicata sul pianoforte e faceva le fusa: anche lei cullata dalla melodia mentre il suo cucciolo miagolava e si strusciava sulle gambe della ragazza.
Anche gli animali intorno a noi si svegliarono cullati dal dolce suono, altri continuavano a dormire ma sembravano sorridere innamorati.
Mi appoggiai con la testa sulla sua spalla e mi lasciavo cullare da quella dolce melodia, suonata da un meraviglioso angelo.
Non appena il brano arrivò alle note finali, la ragazza scoppiò in un pianto dirotto. Staccò le dita tremanti dalla tastiera e si coprì il viso, forse si vergognava di mostrarsi così fragile, probabilmente non ricordava ciò che accade la sera prima. <<[t/n]>> mormorai alzandomi e guardandola preoccupato <<s-scusami L-Lunastorta, m-ma... non ce l'ho fatta, o-ogni volta che suono, mi commuovo>> mormorò <<non c'è il bisogno che tu ti giustifichi con me>> dissi invece spostandole la mano dagli occhi. La ragazza sorrise e divenne rossa in viso ma poi mi sporsi un po' verso di lei e la baciai, era un azzardo, lo so, ma mi sembrò anche un'ottima idea per farla stare meglio.
Entrambi divenimmo più rossi delle fiamme << ...adesso s-stiamo un po' esagerando, Moony... >> mormorò la ragazza rossa in viso ma tremando e alzandosi raccattando gli spartiti, chiudendoli di nuovo nella vecchia cartella nera con dei gigli bianchi <<s-si, hai ragione>> mormorai sottovoce abbassando lo sguardo <<ma... ti prego, almeno promettimi che non è l'ultima volta che ti sentirò suonare>> dissi con un sorriso, mi alzai e le presi le mani <<per favore>> dissi sorridendo <<e va bene>> disse sorridendo. Sorrisi e la presi di nuovo in braccio <<Rem, dai smettila>> disse la ragazza scoppiando a ridere anche se il suo viso era ancora bagnato dalle lacrime <<ma che cos'hai stamattina?>> chiese divertita <<sono semplicemente il ragazzo più felice del mondo>> dissi sorridendo e facendola scendere <<ok ragazzo più felice del mondo, io vado a dormire un altro po'>> disse prendendo il cucciolo in braccio mentre Bagheera mugolava accanto a lei ancora assonnata <<e... prego affinché nessuno mi abbia sentito suonare>> disse alzando gli occhi al cielo. Le scoccai un dolce bacio sulla fronte <<e anche se fosse? Cosa ci sarebbe di male?>> chiesi con un sorriso <<semplicemente non voglio dare troppe spiegazioni>> disse facendo spallucce. Con uno scatto le luci si spensero, la tenda ritornò a chiudersi e il fuoco si spense. Sorrise salendo le scale <<ci vediamo dopo>> dissi sorridendole.
Rimasi da solo con i miei pensieri: era successo tutto così in fretta, non riuscivo ad assimilare che quella meravigliosa ragazza mi avesse baciato sulla bocca... ma infondo, cosa m'importa? Non basta essere felici? <<Remus!>> urlò Ingrid entusiasta. Non mi diede nemmeno l tempo di voltarmi poiché me la ritrovai, letteralmente, spiaccicata sulla faccia <<c-che succede Ingrid?>> chiesi preoccupato <<ho detto ad Amantis e Meridion che tu e la nostra [t/n] vi siete baciati e ora vogliono parlarti>>. Mi coprii gli occhi con la mano <<Ingrid, non sono fatti tuoi>> dissi seccato <<allora, non devi permetterti di parlare così perché sono eccome affari miei>> ringhiò indignata, non sapevo che era così legata alla ragazza <<[t/n] È COME UNA MAMMA ED IO DEVO SAPERE TUTTO CIÒ CHE LE SUCCEDE E, SE MI DICI CHE DEVO FARMI GLI AFFARI MIEI, LO DICO A [t/n]!>> disse con una specie di ghigno stampato in faccia. Sospirai ed alzai gli occhi al cielo <<e va bene, parliamo con Amantis e Meridion>> dissi andando a prendere il mio mantello s la sciarpa <<io ti farò strada con le fiamme>> disse Ingrid entusiasta. Mi legai la sciarpa al collo e scesi velocemente le scale <<andiamo>> dissi affondando le mani nelle tasche. Ingrid sputava fiamme sulla neve mentre il sole non era ancora sorto.
Faceva così freddo che non riuscivo nemmeno a fare un passo senza tremare.
Arrivammo davanti alla stalla di Meridion ed entrammo <<Meridion, l'ho portato qui>> disse entusiasta. Meridion uscì dalla penombra con un sorriso mentre, con un soffio caldo, accendeva le numerose lanterne <<ahh... Remus>> disse con un sorriso nella voce <<io e Ingrid volevamo parlarti>> <<ed io, non conto nulla?>> chiese invece Amantis <<STAI ZITTO TU, NON C'ENTRI NIENTE!>> urlò Ingrid svolazzando <<SI DA IL CASO, MIA CARA INGRID, CHE IO SIA IL DRAGO DEL DAMERINO QUI PRESENTE E [t/n] È UNA MIA CARA AMICA>> ringhiò Amantis furioso <<DOPO CHE LE HAI FATTO DEL MALE?!>> tuonarono Ingrid e Meridion <<TIRATE IN BALLO SEMPRE LA STESSA STORIA, SIETE SECCATI!>> sbuffò esasperato il povero drago <<ma da quanto sei il drago di Remus?>> chiese Meridion seccata ma il drago non voleva rispondere <<e a te cosa importa? Da quando t'importa di me?>> tuonò Amantis <<ASCOLTAMI, UNGARO SPINATO DEI MIEI STIVALI, SEI QUI SOLO PERCHÉ GRISMA HA VOLUTO MA, SE FOSSE PER ME, POTRESTI BENISSIMO CONGELARE QUI FUORI, ALMENO AVREMMO UN PROBLEMA IN MENO>> ringhiò Meridion << ...si si, molto interessante, ma Rem non è qui per sentirvi litigare come degli ippogrifi in calore... >> disse Ingrid ma poi mi guardò <<allora Remmy, ci dici cosa è successo con la nostra [t/n]?>> chiese molto interessata sull'argomento anche se lei sapeva già.
Divenni rosso dall'imbarazzo mentre mi sentivo tutti quegli occhi da rettile puntati su di me <<perché, cosa è successo?>> chiese Amantis stupito <<AMANTIS SEI SEMPRE IL SOLITO IDIOTA!>> urlò Meridion sbattendo le ali. Strizzai gli occhi: adesso si picchiano, mi dissi ma poi Amantis abbassò lo sguardo << ...scusami Meridion... >> mormorò con occhi da cucciolo guardando la drago rosso. La drago mi inondò di aria calda come se fosse un sospiro << ...scusami Amantis, non volevo essere cattiva... >> mormorò e si accoccolò accanto all'Ungaro Spinato <<MA CHE CARINI CHE SIETE, AVETE FATTO PACE!>> urlò Ingrid svolazzando allegra <<sembrate Rem e [t/n]>> disse ma mi coprii gli occhi con la mano <<potreste dirmi che mi sono perso?>> chiese ancora una volta Amantis <<vuoi davvero saperlo?>> chiesi <<si, ovvio che voglio saperlo, damerino>> tuonò <<ecco...[t/n] m-mi... ha baciato... >> mormorai sottovoce. Amantis scattò sulle zampe <<DAVVERO!?>> chiese con gli occhi luccicanti <<SI AMANTIS, HAI CAPITO BENE!>> disse Ingrid entusiasta <<sulla bocca?>> chiese. Annuii in silenzio <<NON CI CREDO!>> urlò e tornò volentieri accanto a Meridion <<hai capito che ha fatto il damerino!?>> urlò guardando la drago rosso <<si Amantis, ho anch'io le orecchie>> disse Meridion abbozzando un sorriso <<e l'hai baciata tu?>> chiese <<no>> dissi rosso in viso <<lei ha baciato me>> << ...non me l'aspettavo... >> disse l'Ungaro spinato <<quella ragazza è davvero perfetta>> disse <<l-lo so>> mormorai in viso <<ti sei innamorato, Remus?>> chiese Meridion. Annuii ancora una volta <<aw, sembri Amantis con Meridion>> disse Ingrid. Amantis sembrava anche lui arrossito <<come osi, mocciosa, dire che a me piace Meridion?!>> urlò Amantis. Meridion guardò l'Ungaro spinato e uscì dicendo <<quando la mia presenza ti sarà gradita, mio caro Amantis, ritornerò, ma ora goditi la stalla visto che questo era quello che volevi raggiungere dall'inizio>> disse ed uscì <<no Meridion, torna qui>> dissero Amantis e Ingrid. La draghetto svolazzò accanto alla drago rosso <<ben fatto, Amantis, davvero ben fatto>> disse ed uscì. Amantis sospirò e con un tonfo sordo si accucciò accanto a me <<vedi cosa mi tocca subire? Almeno tu stai solo con [t/n], io devo sorbirmi anche Ingrid come se fosse mia figlia>> disse esasperato <<quindi... ritieni Ingrid tua figlia?>> chiesi con un sorriso <<s-si>> ma poi mi guardò <<osa dirglielo e sei morto, damerino>> <<tranquillo non dirò nulla>> dissi uscendo dalla stalla.
Una luce era accesa in una stanza, alzai un sopracciglio << ...qualcun altro si è svegliato... >> dissi quasi parlando a me stesso <<Amantis, ho paura>> dissi guardandolo <<paura di cosa?>> chiese il drago <<e se qualcuno ci ha visti mentre ci baciavamo?>> mormorai sottovoce <<io non credo, stanno dormendo tutti>> disse Amantis guardando la casa spenta.
Mi strinsi nel cappotto ed entrai di nuovo in casa. Chiusi la porta e osservavo il corridoio nella penombra mentre le persone nei quadri dormivano ancora. Sospirai, mi sciolsi la sciarpa e la misi sull'attaccapanni <<Remus buongiorno e buon Natale>> disse la dolce voce della mamma di [t/n].
Mi voltai e la donna si fece avanti con la camicia da notte avvolta in una vestaglia di seta verde smeraldo <<buongiorno signora [t/c], buon Natale>> dissi sorridendo <<vieni con me>> disse all'improvviso e strisciò i piedi verso la cucina.
Entrammo e ci sedemmo uno accanto all'altra <<sai, è stato davvero meraviglioso svegliarmi con il suono del pianoforte>> disse sorridendomi << ...avevo dimenticato quella melodia... >> mormorò quasi parlando a sé stessa <<come hai fatto a convincerla?>> mi chiese all'improvviso guardandomi <<devo essere sincero, non lo so nemmeno io>> dissi con un sorrisino imbarazzato <<ero semplicemente curioso di sentirla suonare e, se mi permettete, sembrava che stesse suonando un angelo>> dissi sorridendo. La madre della ragazza sorrise compiaciuta <<la mia bimba ti piace tanto, non è vero?>> chiese all'improvviso. Avvampai di rosso <<ecco... f-forse... un po'... >> mormorai <<eppure vi siete baciati>> disse poggiando il mento sulle dita unghiate <<c-ci avete visti?!>> urlai completamente rosso. La donna annuì convinta <<q-quando ci avete visti?>> mormorai <<quando ho sentito quella melodia, sono scesa e vi ho visti; eravate così dolci>> disse con un sorriso smagliante <<s-signora [t/c], per favore, non ditelo a mia madre, darebbe di matto!>> dissi ma la donna sorrise compiaciutaAdesso il punto di vista ritorna alla protagonista (reader)
Mi risvegliai con un immenso sorriso smagliante.
Arrossii di brutto: non potevo crederci, avevo baciato Remus.
Mi misi a sedere al centro del letto stropicciandomi gli occhi <<buongiorno sorellina, buon Natale!>> urlarono mio fratello e Sirius. Urlai e me li ritrovai seduti accanto a me <<come stai?>> chiese Sirius abbracciandomi <<alla grande>> dissi sorridendo <<e Moony? Si è comportato bene?>> chiese Ed. Arrossii <<c-certo>> dissi con un piccolo sorriso imbarazzato. Ed mi lesse sicuramente i pensieri ma restò in silenzio con una strana espressione <<andiamo a fare colazione?>> chiese Sirius ascoltando il rumore delle pentole in cucina <<si, ho tanta fame>> dissi sorridendo. Sirius scese dal letto, mi prese la mano e scendemmo piano <<buongiorno e buon Natale>> dicemmo noi tre. Tutti risposero <<allora, volete aprire i regali o fare colazione?>> chiese la nonna <<i regali!>> urlammo tutti correndo nel soggiorno e, proprio sotto l'albero c'erano tantissimi pacchetti colorati <<prima io!>> urlò entusiasta Sirius ma lo presi per mano <<eh no, fratellino, decide la nonna chi apre per primo i regali>> dissi sorridendo. Sirius mise il broncio, sorrisi e, solo allora, mi resi conto che Remus ci fissava, incrociava il mio sguardo e arrossiva. La nonna passò i pacchetti a James e Remus <<questi ve li mandano i vostri genitori>> disse. James si aggiustò gli occhiali e aprì il pacco <<m-ma è un mantello dell'invisibilità!>> urlò entusiasta. Tutti ci avvicinammo mentre il ragazzo occhialuto si passava tra le mani il tessuto liscio e trasparente <<si, ma questo lo prendo io per un po'>> disse la nonna <<in questi ultimi tempi, vi ho conosciuto bene, e per sicurezza lo tengo io, altrimenti potreste usarlo per spiare le ragazze sotto la doccia>> disse la nonna. I malandrini arrossirono e Remus cercò di aprire il suo pacco dal quale ne uscì fuori un libro babbano <<ma stavo cercando da una vita!>> urlò entusiasta con gli occhi luccicanti. Sorrisi ma Sirius divenne subito cupo <<mi dispiace cucciolo ma i tuoi non hanno mandato nulla>> disse mortificata la nonna <<no, c'è invece>> dissi prendendo il pacco incartato. Mi avvicinai a Sirius sorridendo <<questo è da parte della tua vera famiglia>> mi voltai <<vero Ramoso?>> chiesi ed il ragazzo annuì con enfasi. Sirius scartò il pacco scarlatto con gli occhi velati dalle lacrime <<sappiamo che non è tanto ma... dovrebbe piacerti>> disse James. Sirius non mi guardò e aprì l'album, lesse la dedica e stavolta, scoppiò a piangere per davvero.
Il ragazzo mi abbracciò e affondò il viso nella mia spalla. Anche James e gli altri si unirono <<c-cosa farei senza di voi?>> mormorò tra un singhiozzo e l'altro <<s-siete fantastici>> mormorò. <<non preoccuparti Sir, come hai letto li, noi siamo la tua famiglia>> dissi sorridendo.Scusate per le 5 mila parole😅
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I love you but I am a monster {Conclusa} |Remus Lupin|
WerewolfUn immagina ambientato ad Hogwarts negli anni di scuola dei nostri amati malandrini in cui la protagonista (tu) è la figlia di un importante giocatore di Quidditch e verrà riconosciuta ad Hogwarts proprio per questa sua fama, ma, una particolare att...