capitolo 28

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Ci svegliammo che era mattino inoltrato anche se il cielo scuro, non lo dava tanto a vedere.
Mi alzai dolorante mentre mio fratello dormiva ancora beatamente e stringeva la maglietta del mio pigiama.
Guardai il mio piede ed era di nuovo macchiato di sangue. Sospirai ma poi sorrisi, non mi avrebbe rovinato la giornata. Guardai fuori: stava nevicava tanto, più tardi una lotta a palle di neve non sarebbe mancata.
M'inginocchiai ed iniziai a saltellare sul materasso <<fratellino, sveglia, sveglia!>> urlai entusiasta <<sveglia, sono le dieci passate, sveglia!>> mio fratello borbottò delle bestemmie e si mise a sedere a bordo del letto <<ma buongiorno, conte Dracula dei poveri!>> urlai entusiasta continuando a saltellare << ...ma perché sei così entusiasta? È prima mattina!?>> mugolò stropicciandosi gli occhi <<in realtà...  sarrebbero le dieci e mezza passate ma... lasciamo stare>> dissi guardando l'orologio appeso al muro e sorridevo nel sentire la nonna canticchiare allegra accompagnata da Xim e Cobly.
Mio fratello si alzò, si stiracchiò pigramente i muscoli tipicamente tesi e mi guardò accigliato <<tu mi hai svegliato... >> disse all'improvviso << ...ma per me è troppo presto e dunque... meriti una punizione esemplare>> ringhiò.
Spensi il sorriso, adesso mi stavo seriamente preoccupando <<E-Eduardo... cosa vuoi fare?>> chiesi preoccupata sbiancando.
Ma Ed sorrise, si avvicinò a me, mi caricò sulle spalle come un sacco ed uscì dal corridoio <<EDUARDO, METTIMI IMMEDIATAMENTE GIÙ!>> urlai diventando rossa ma non potendo far a meno di ridere <<RAZZA DI VAMPIRO MEZZOSANGUE, METTIMI GIÙ HO DETTO!>> urlai battendo i pugni sulle sue enormi spalle pallide <<oh, non ci pensare proprio>> disse invece mio fratello andando verso la cucina incurante del freddo che avvolgeva tutto <<EDUARDO!>> urlai ancora una volta rosso in viso <<sei ancora ferita, sorellina, ti sto semplicemente aiutando>> disse probabilmente con una risata stampata in viso <<non dormirò mai più con te!>> dissi sbuffando <<oh, io non penso proprio>> disse invece e lo sentii aprire la porta della cucina <<buongiorno a tutti>> disse mio fratello entusiasta e mi mise a sedere  <<tutto ciò è stato a dir poco imbarazzante>> dissi sbuffando e diventando rossa <<sei ferita, sorellina>> disse ancora una mio fratello accendendosi una sigaretta e sedendosi sul davanzale  <<Eduardo, non si fuma appena svegli>> disse la nonna scoccandomi un bacio sulla guancia mentre Xim e Cobly ci mettevano davanti la colazione. Ed fece finta di non aver sentito e continuava a fumare mentre con l'indice accarezzava le piume di una fenice.
Guardai le ragazze che entravano in fila indiana sbadigliando e sorrisi <<era dall'inizio dell'estate che non mi svegliavo così tardi>> disse Mangle sedendosi e cercando di appiattirsi i capelli con entrambe le mani <<ma dove eri finita?>> chiese Monica guardandomi leggermente sospettosa <<ho semplicemente dormito con mio fratello>> dissi addentando un muffin con le gocce di cioccolato e sangue di drago << ...avete dormito bene, piccole?>> chiese speranzosa la nonna mentre la teiera versava del butterfly pea tea: il suo preferito <<si, molto>> dissero Mangle, Lily e Monica <<mi fa piacere, perché i nostri animali, a volte, posso dare fastidio>> disse sorridendo innocentemente <<a volte, io stessa mi sveglio con un asticello tra i capelli>>. Ci guardammo ancora una volta <<ma i ragazzi?>> chiesi preoccupata bevendo un po' di cioccolata calda <<stanno ancora dormendo>> disse il nonno bevendo del caffè nero come quella giornata <<volevo chiedere loro se volevano venire con me nel bosco ma... è meglio che si sveglino da soli>> dissero semplicemente. Ingrid svolazzò incerta nella cucina e si appollaiò pigramente sulla mia testa sbadigliando <<buongiorno a tutti>> guardò mio fratello <<e buongiorno a quel bonazzo di tuo fratello>> disse con voce straordinariamente maliziosa <<Ingrid>> dissi sorridendo leggermente stupita.
Guardai Lily la quale guardava a sua volta mio fratello << ...o mammina mia, non l'avevo notato prima... >> mormorò diventando completamente rossa <<che succede, piccola?>> chiese la nonna con un sorriso facendo fluttuare vari piatti. Lily divenne rossa come i suoi capelli <<e-ecco... n-nulla... >> mormorò ancora di più in imbarazzo <<mi stavi guardando, Lils?>> chiese mio fratello facendole l'occhiolino: sfacciato fino al midollo, pensai <<u-u-un po'>> ammise la ragazza guardandomi mortificata e James avvampò di rosso di rabbia <<tranquilla Lils, [t/n] non è gelosa di me, basta solo che non le tocchi il suo Lupin>> disse gettando la cicca dalla finestra <<EDUARDO, FATTI GLI AFFARI TUOI!>> dissi invece ma mio fratello si limitò a sorridermi e a farmi l'occhiolino: che ne sai tu di cosa provo per Remus?! Urlai dentro di me <<RAZZA DI VAMPIRO IMPICCIONE!>> sputai acida alzando gli occhi al cielo <<ma perché non vai a svegliare il tuo principe azzurro?>> chiese ancora una volta <<EDUARDO!>> urlai rossa in viso <<che c'è, che ho detto di male?>> chiese guardando la nonna con una strana espressione <<sei sempre il solito!>> dissi coprendomi gli occhi con la mano <<Eduardo, non importunare tua sorella!>> disse la nonna dandogli una tazza di caffè fumante. << ...adesso torniamo alla nostra scommessa, vampiretto>> dissi sorridendo <<ah già>> disse finendo d'un fiato il caffè e facendo fluttuare la tazza nel lavandino. Le ragazze e la nonna ci guardavano curiose mentre Xim e Cobly smettevano di fare ciò che stavano facendo <<di quale scommessa parlate?>> chiese curiosa la nonna allacciandosi il grembiule in vita <<la mia sorellina lo sa>> disse Ed sorrise divertito e prese la sua sacca dalla porta d'ingresso <<vai a prendere le caramelle, sorellina>> disse con un sorriso. Sorrisi e tornai in camera, aprii il baule il quale scricchiolò rumorosamente e presi il pacchetto a strisce bianche e rosse <<oh, che bello, caramelle tutti i gusti+1! Sono per me?!>> chiese all'improvviso Sirius buttandosi addosso. Sospirai e sorrisi: sembrava un gatto viziato <<dai dai, dimmelo, sono per me?>> chiese ancora una volta con gli occhi luccicanti <<no, sono per mio fratello>> dissi semplicemente <<MA SONO ANCHE IO TUO FRATELLO!>> disse mettendo il broncio ed incrociando le braccia <<lo so ma non abbiamo scommesso nulla io e te>> lo corressi <<MA IO VOGLIO UNA GELATINA!>> protestò Sirius mettendo il muso come un bambino viziato <<NE VOGLIO UNA!>> strillò ancora una volta <<ti preeego... me ne dai una? Ti voglio tanto bene>> disse ma non mollavo: come faceva ad essere il mio migliore amico? Ancora adesso me lo chiedo. Alzai gli occhi al cielo e scesi le scale tallonata, senza sosta, da Sirius.
Entrai in cucina, sbattei il paccotto sul tavolo sotto gli occhi increduli di tutti <<fammi vedere il cuore di unicorno, conte Dracula dei poveri>> dissi con un ghigno in faccia. Le ragazze sbiancarono ma restarono in silenzio.
Mio fratello prese la sua sacca e l'aprì con uno scatto <<vieni, guarda tu stessa>> disse con un sorrisino soddisfatto. Mi sporsi un po' e soffocai un commento di disgusto <<oh uffa, odio perdere!>> dissi dandogli il cartoccio anche se non volevo: mi da fastidio perdere <<grazie mille, sorellina>> disse mio fratello aprendo il pacchetto e mangiandone una manciata <<e adesso che ne farai di... quel coso?>> chiese Lily tremando di freddo. Ed gettò del legno nel camino <<più tardi me lo mangerò>> disse con un ghigno malefico. Le ragazze sbiancarono ancora una volta <<cosa c'è ragazze?>> chiese mio fratello con un sorriso <<s-siamo solo un po' scosse... >> mormorò Monica deglutando rumorosamente <<beh, il mondo magico non è sempre rose e fiori, Beckett>> disse semplicemente Ed scrollando le spalle. 
<<vuoi fare colazione, piccolo?>> chiese la nonna guardando Sirius con un luccichio negli occhi, come se fosse un lupo davanti ad una coscia di carne <<si, magari>> disse Sirius sedendosi accanto a me << ...ehm... [t/n], perché i quadri dei tuoi antenati parlano in continuazione di un ballo tra te e Sirius?>> chiese James aggiustandosi gli occhiali sul naso e stropicciandosi gli occhi. Mi coprii gli occhi con la mano mentre la nonna batteva le mani entusiasta e le ragazze ci guardavano con sguardo sarcastico.
Sirius per poco non sputò il te dal naso <<e-e chi è che lo dice?>> chiese cercando di riprendere fiato <<u-un certo... oh, come si chiama?!... >> mormorava James corrugando la fronte. Sospirai ma Sirius si alzò e mi tirò via con sé <<Felpato, m-ma dove mi porti?!>> chiesi preoccupata stringendo la sua mano <<voglio parlare con il quadro e devi esserci anche tu>> disse con un sorriso <<o-ok>> dissi diventando rossa.
Entrammo di nuovo nel salone mentre tutte le persone ci guardavano con degli enormi sorrisi dipinti <<oh, ma guarda chi si vede>> disse l'uomoncon un sorriso dipinto che la faceva da padrone sul suo viso <<ma... devo dire che non è decoroso tenere per mano una fanciulla seminuda, ragazzo mio, specie se sei nelle sue stesse condizioni>> disse facendo una smorfia di disapprovazione.
Mi guardai il pigiama ed arrossii: seminuda!? Ma se sono coperta fino al collo!, mi dissi <<ci scusi ma... oggi siamo venuti per un altro motivo>> disse Sirius straordinariamente serio mentre stringeva risoluto la mia mano <<sono tutt'orecchie>> disse il quadro con un ghigno in faccia <<ma... come mai siete così accigliati, ragazzi miei?>> chiese leggermente stupito mentre James e le ragazze entravano e stavano in silenzio <<mi permetta ma... vorremmo sapere perché avete detto a tutti i ritratti che ci sono in questa casa del nostro ballo?>> chiese Sirius leggermente stupito e annoiato <<perché, vi ha dato fastidio?>> chiese invece facendo una smorfia <<un po'>> ammisi rossa in viso <<non siamo cosi bravi come stanno dicendo tutti>> disse leggermente imbarazzato <<no, lo siete eccome!>> disse una donna paffuta sventolandosi con un vistoso ventaglio con delle piume di pavone <<anche se erano soltanto dei passi di base, voi due siete stati a dir poco meravigliosi, sembravate due piccoli angioletti>> <<g-grazie>> dicemmo io e Sirius guardandola e sentivo i ragazzi, in sottofondo, emettere qualche gridolino.
Remus entrò nella stanza bianco in volto << ...[t/n], s-scusami ma... posso parlarti un momento?>> chiese avvicinandosi lentamente. Le persone dipinte si lasciarono scappare qualche commento <<certo>> dissi con un sorriso ma Remus mi prese per mano <<da soli... ti prego... >> mormorò mortificato <<o-ok>> dissi ed uscimmo dalla stanza: mi stavo preoccupando.
Ovviamente i ragazzi ci seguirono ma Remus disse <<Ragazzi, per favore, riguarda solo me e [t/n]>> mi guardò e poi guardò Sirius leggermente mortificato ma gli altri due malandrini non sembravano convinti.
Remus mi tirò un po' e mi chiuse la porta alle spalle <<ma che succede, Moony? Sei pallido come un lenzuolo>> chiesi sedendomi sul letto. Remus prese a girare per la stanza con le mani dietro la schiena e sembrava preoccupato, oppure semplicemente cercava le parole giuste <<dai, parla, per favore!>> mugolai <<mi stai facendo venire l'ansia>>. Remus sospirò rumorosamente e disse tutto d'un fiato <<mia madre vuole conoscerti>> strizzò gli occhi in attesa della mia risposta. Rimasi per un attimo senza fiato mentre cercavo di assimilare la notizia <<davvero!?>> riuscii solo a chiedere sgranando gli occhi. Remus mi guardò << ...s-sapevo che ti avrebbe fatto quest'effetto ma credimi... io... >> <<MA È A DIR POCO MERAVIGLIOSI!>> urlai entusiasta guardando <<cosa!? Davvero?!>> chiese Remus con un luccichio negli occhi <<si, sarebbe meraviglioso ma... perché vuole conoscere solo me?>> chiesi sgranando gli occhi <<ecco... perché... le ho parlato molto di te e... crede che... io e te... siamo fidanzati>> abbassò lo sguardo. Sbiancai e arrossii contemporaneamente <<MA PERCHÉ HAI FATTO UNA COSA DEL GENERE!?>>> urlai alzandomi: io e lui fidanzati?! O Godric dammi tu una mano.
Remus sbiancò paurosamente <<s-scusa, lo so lo so, ho sbagliato m-ma non arrabbiarti, è solo un piccolo fraintendimento>> disse prendendomi le mani <<n-non ho mai avuto un'amica e... ho parlato c-così tanto di te che a-avrà subito pensato male!>> <<TU MI FARAI FINIRE AD AZKABAN PRIMA O POI, LUPIN!>> dissi leggermente seccata <<l-lo so ma è tutta colpa di mia madre! È lei che ha capito male!>> sospirai senza scelta e chiesi <<quando ti è arrivata la lettera?>> <<un'ora fa>> disse prendendola dallo scrittoio e passandomela.
La presi, tornai a sedermi e lessi:

I love you but I am a monster {Conclusa} |Remus Lupin|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora