capitolo 2

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Mancavano due giorni alla mia partenza, nonché all'inizio della scuola.
Ero così emozionata che non sapevo più cosa significasse dormire tranquillamente.
Con i miei genitori, mi diressi a Diagon Alley per comprare l'occorrente ma, 'sta volta, anche Xim volle unirsi a noi continuando a promettere che avrebbe aiutato mia madre per qualsiasi cosa. <<bene tesoro, non aspettare oltre; vai subito da Olivander a prendere la bacchetta, io e Xim prenderemo il resto>> disse mia madre non appena entrammo a Diagon Alley  <<ed io non esisto?!>> disse mio padre stupito. La sua faccia mi fece ridere << ...tu caro... potresti prendere il biglietto per il treno>> <<ok, va bene>> disse anche se non sembrava affatto convinto. Sorrisi e saltellai verso il negozio di Olivander.
Non appena entrai, rimasi letteralmente a bocca aperta per l'enorme quantità di bacchette presenti nel negozio <<oh... la si signorina [t/c]... non vedevo l'ora di conoscervi>> disse l'uomo con un piccolo sorriso  <<... mi conoscete?>>  chiesi stupita avvicinandomi al bancone  <<si: come potrei non conoscere la figlia del più grande cacciatore del mondo magico?>> chiese il signor Olivander con un sorrisino << ...seguirete le orme di vostro padre una volta giunta ad Hogwarts?>> <<non saprei>> dissi pensierosa.
Il signor Olivander sorrise e disse <<suo padre era proprio come lei alla sua età: Ricordo ancora prefettamente la bacchetta che gli toccò; 12 pollici, legno di quercia, nucleo di crini di unicorno; una bacchetta degna di suo padre>> non ebbi parole: come diavolo faceva a ricordarselo? <<invece lei, provi questa bacchetta: 10 pollici, legno di betulla,  nucleo con crini di unicorno. Su, la agiti>> la presi in mano leggermente intimorita e l'agitai come mi fu detto ma feci scoppiare l'inchiostro che si trovava sul bancone <<mi scusi, signor Olivander>> dissi mortificata. Me la sfilò immediatamente da mano e sobbalzai <<non si preoccupi signorina, a quanto pare questa non è la sua bacchetta>> disse pacato il signor Olivander mentre riponeva la bacchetta al suo posto. Non ebbi nemmeno il tempo di pensare poiché me ne trovai un'altra in mano: era molto più bella, con vari ghirigori e rose incise sopra <<questa sarà sicuramente quella giusta.
10 pollici, legno di rosa, nucleo corda del cuore di drago.
Su, la provi>> la presi in mano e l'agitai ma sta volta fui inondata da un cono di luce <<wow>> dissi entusiasta  << ...molto interessante... >> disse invece Olivander pensieroso <<beh, godetevi la vostra nuova bacchetta signorina [t/c] e, buon inizio anno scolastico>> disse sorridendo sempre in modo raggiante <<grazie>> dissi con il viso tutto un sorriso.
Uscii dalla bottega di Olivander entusiasta; finalmente anche io avevo una bacchetta tutta mia e non vedevo l'ora di imparare degli incantesimi. All'improvviso vidi mia madre e Xim con le braccia cariche di libri e pergamene sormontate da un calderone di ghisa <<uf, non ne posso più, sono troppo pesanti>> disse all'improvviso mia madre <<Xim può portare i libri della signora>> <<no, tranquillo, ho i miei modi>> disse mia madre con un sorrisino sfoderando la sua bacchetta e, in un attimo, i libri iniziarono a fluttuare leggeri nell'aria <<oh, tesoro, non ti avevo vista.
Hai trovato la tua bacchetta perfetta?>> chiese curiosa <<certo!>> dissi mostrandogliela <<Xim è contento che la padroncina abbia trovato la bacchetta ideale!>> gracchiò l'elfo domestico con uno storto sorriso <<grazie Xim>> <<sono davvero  contenta per te, tesoro mio>> aggiunse di nuovo la mamma <<ei, che mi sto perdendo?>> disse all'improvviso mio padre raggiungendoci con il biglietto per l'Hogwarts Express in mano <<stavo mostrando alla mamma la mia nuova bacchetta>> dissi entusiasta mostrandola anche a mio padre <<bene, facciamo già un po' di pratica>> disse mio padre guardandomi <<che intendi dire, caro?>> chiese la mamma confusa quanto me <<(t/n)... hai letto tutti i miei libri sugli incantesimi, vero?>> disse con un sopracciglio alzato <<papà, ma come fai a saperlo!?>> chiesi pensando a come mi fossi tradita <<ti ho vista molte volte leggerli e poi non erano mai al loro posto>> disse con un sorriso <<ah, scusami>> dissi abbassando gli occhi  <<tranquilla ma ora prova un incantesimo, prendi i libri dalle braccia di Xim>> <<dici usando Wingardium Leviosa?>> <<si>> << ...oh ok... >> mi voltai e chiesi <<Xim te la senti?Non vorrei far volare anche te>> <<Xim fa di tutto per la padroncina, Xim è pronto!>> disse l'elfo domestico zampettando  <<ok>> dissi puntando la bacchetta <<w-wingardium leviosa>> pronunciai con le mani che mi tremavano.
I libri si staccarono dalle braccia dell'elfo domestico e iniziarono a fluttuare leggeri sul capo. Tutti passanti si voltarono con la bocca semiaperta per lo stupore ed io iniziai ad arrossire dalla vergogna <<ora, [t/n] fai scendere piano la bacchetta in modo da non far cadere a peso morto i libri>> disse mio padre anche lui stupito ed eccitato.
Feci come mi diceva e i libri tornarono leggiadri nelle mani di Xim <<padroncina [t/n] è stata bravissima!, Xim è fiero della sua  padroncina>> disse Xim emozionato <<grazie mille>> dissi colma di vergogna. <<bravissima, tesoro>> disse mia madre battendo le mani <<grazie>> dissi ancora più imbarazzata <<abbiamo finito le commissioni?>> chiese mio padre sbuffando <<si,  adesso andiamo>> disse mia madre con un sorriso.
Mentre i miei genitori iniziavano ad incamminarsi, sentii qualcuno dietro di me battere le mani. Mi voltai incuriosita e vidi che l'artefice era un ragazzino dai capelli biondo platino legati in uno storto chignon  il quale era affiancato da un altro ragazzino dai capelli color pece <<complimenti [t/c], ancora non sei arrivata ad Hogwarts e già hai lanciato un incantesimo di media difficoltà, complimenti davvero>> poi si rivolse al ragazzino al suo fianco e disse <<non è vero, Severus?>> <<s-si, siete stata davvero brava, signorina>> disse il ragazzino accanto a lui con un filo di voce e arrossendo immediatamente  <<grazie mille ma...  voi due chi siete? Non mi sembra di conoscervi>> il biondo si avvicinò e mi sfiorò la mano con le labbra <<il mio nome è Lucius Abraxas Malfoy, al vostro servizio e lui è il mio amico Severus Piton>> arrossii <<i-il piacere è tutto mio, io sono... >> <<[t/n] [t/c] nonché figlia del famoso [p/n] [t/c]; il più grande cacciatore di Quidditch del mondo magico>> disse con un sorriso perfetto << ...a quanto pare la mia fama mi precede>> dissi con voce incolore << ...a quanto pare... >> disse Lucius sorridendo ancora: c'è qualcosa che non va in lui, mi trovai a pensare <<tesoro, non vieni?>> chiese all'improvviso mia madre raggiungendomi. Mi voltai di scatto <<si, arrivo, mamma>> dissi <<mi dispiace, ma ora devo andare>> e guardai di nuovo i due ragazzi. Lucius si avvicinò di nuovo a me e baciò di nuovo la mia mano dicendo con un sorriso enigmatico <<spero di rivedervi ancora, signorina [t/n]>> sorrisi e dissi <<ci saranno occasioni, non temere, Malfoy>> ed iniziai ad allontanarmi.
Mi avvicinai a mia madre e cercavo di tenere il suo passo con la testa china <<chi è quel giovane, un tuo amico?>> chiese mia madre con un sorrisino <<no, è solo un ragazzo che frequenterà anche lui Hogwarts, probabilmente>> dissi pensierosa <<sembra un ragazzo di altri tempi>> disse mia madre <<già, altri tempi>> dissi voltandomi e vidi che Lucius mi fissava ancora con quel suo sorriso in volto.

I love you but I am a monster {Conclusa} |Remus Lupin|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora