capitolo 42

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Reader's pov

Mi guardava con gli occhi iniettati di sangue, agguattato nella neve candida in forte contrasto con il suo pelo nero mentre la giornata volgeva al termine con l'arrivo del crepuscolo.
Anche se era a qualche metro di distanza riuscivo a sentire il suo respiro irregolare e il cuore che pulsava senza sosta. Sentivo il sangue delle ferite colare e probabilmente il mio pelo bianco era macchiato di chiazze rosse. Eduardo ci guardava in silenzio con le mani intrecciate dietro la schiena il viso talmente corrucciato e serio da fare paura. Un leggero vento gelido s'insinuava sotto la sua canotta nera senza scritte muovendola un po' ma non gli dava peso anche se i muscoli delle sue braccia erano così tesi da sembrare voler fuoriuscire dalla carne.
L'animale nero scattò all'improvviso. Stava per afferrarmi l'orecchio ma riuscii a schivarlo in tempo ed iniziai a correre nel sottobosco. Eduardo continuava a fissarci in assoluto silenzio mentre la bestia m'inseguiva e talvolta mugolava di dolore e di rabbia per colpa delle frasche che prontamente le facevo finire addosso ma all'improvviso mi tirò la coda facendomi finire sotto di essa. Stava per iniziare a mordermi ma le graffiai il muso. La bestia ululò di dolore, stille di sangue iniziavano ad uscire dal suo muso per scendere in bocca sporcando i canini e ne approfittai per braccarla: ora era lei quella sotto il mio dominio ma, invece di finirla, tornai normale. <<mi sa che ho vinto io>> dissi soddisfatta ancora con il fiatone per colpa della corsa, la camicia era sgualcita e ricoperta di sangue, stessa cosa per la gonna e le mie gambe. Sirius tornò anche lui normale, sulla guancia destra continuava a colargli sangue, i suoi capelli erano incollati di sudore e neve mentre un mio profondo taglio gli aveva squarciato la camicia e lasciai dei morsi <<uf ma vinci sempre tu?!>> urlò divertito <<si perché tu punti sulla rabbia anziché sull'astuzia>> dissi sorridendo <<uffaaa, da quando sei una Serpeverde!?>> urlò Sirius annoiato <<quasi tutti i [t/c] appartenevano alla casa di Salazar>> <<tranne?>> <<ma me e te, ovviamente>> dissi sorridendo. Sirius si ammutolì <<e comunque, nostra sorella ha ragione, Sir>> disse Eduardo avvicinandosi a noi <<vi ho osservato a lungo, ti arrabbi subito alle sue istigazioni e quindi attacchi alla cieca>> fece una pausa <<ma, a differenza, sai essere più veloce e quindi le crei difficoltà a scappare ma, ovviamente, lei è più furba>> concluse. Sirius sembrava deluso <<beh, fratellino, l'allenamento serve per questo>> dissi sorridendo <<e poi, sei mezzo licantropo da poco, devi ancora imparare ma vedrai che, prima o poi, mi batterai>> dissi sorridendo. Sirius sorrise di rimando <<scusa per tutti i graffi e i morsi>> dissi sinceramente preoccupata. Sirius fece una smorfia dolorosa <<s-scuse accettettate m-ma mi stai schiacciando il pancreas>> disse con una risatina <<oddio, scusa>> dissi sorridendo ed inginocchiandomi accanto a lui <<certo che... quando si tratta di lottare, n-non scherzi>> disse indicandosi il taglio <<scusami>> dissi sorridendo ma poi Ed fece apparire delle fasce e ci bendò entrambi <<mi dispiace ma per il sangue non posso fare nulla>> disse <<oh, non preoccuparti, avevo voglia di far venire un infarto a qualcuno>> disse Sirius stando nella neve con un sorriso maligno <<dai Sir, sei crudele>> dissi stupita <<e quante volte lo sono stati loro con noi, mh?>> chiese mettendosi a sedere sulla neve <<Sir, noi non dobbiamo essere come loro>> dissi corrugando la fronte <<ma perché cazzo devi avere sempre ragione!?>> urlò annoiato <<perché è quella con i geni buoni>> disse Eduardo sorridendo <<ah perché io no?>> chiese divertito <<no, tu sei un imbecille>> dissi sorridendo <<ridillo se hai il coraggio>> disse invece Sirius <<tu... sei... un imbecille>> dissi e scappai sottoforma di lupo <<torna immediatamente qui>> urlò all'improvviso Sirius rincorrendomi. Cercavo di zizagare ma Sirius tornò umano e mi prese di peso <<oh, ma sono migliorato all'improvviso o sei tu che sei stanca?>> chiese divertito <<ma ovviamente è la seconda>> dissi sorridendo <<tu non riuscirai mai a battermi>> dissi sorridendo <<si ma intanto ti ho presa>> disse soddisfatto. << ...noioso... >> borbottai sottovoce. Sirius mi fece scendere <<che dici, torniamo ad Hogwarts?>> chiese <<si ma prima... >> feci cambiare il colore ai miei occhi e i canini si allungarono <<come hai detto tu, facciamo venire un infarto a qualcuno>> Sirius sorrise in modo sornione e anche lui cambiò il colore dei suoi occhi da grigi a rossi e i canini leggermente più lunghi dei miei <<facciamo abbastanza schifo>> dissi ma Sirius mi fece fare un giro su me stessa <<io invece credo che tu sia il più bello mezzo-licantropo che conosca>> disse con un sorriso. Arrossii di brutto <<grazie, fratellino, nessuno me l'ha mai detto, sai?>> chiesi invece <<beh, io sono stato il primo allora>> disse sorridendo <<dai, andiamo a far andare di matto a madame Chips>> disse prendendomi per mano. Eravamo abbastanza malconci ma, per fortuna, non incontrammo nessuno di sospetto.
Quando entrammo nell'infermeria, a Madame Chips per poco non venne un infarto <<o santi fondatori: signorini, che diavolo avete fatto?>> cinguettò tirando me e Sirius verso due lettini e facendoci sedere <<questa cosa delle lotte deve finire, assolutamente>> disse prendendomi con forza un cerotto contro la guancia <<ahi>> mugolai. Sirius rise ma madame Chips mise anche a lui un cerotto sulla guancia e mugolò da dolore <<voi due mi farete finire al San Mungo!>> cinguettò <<oh, andiamo, Madame Chips, sappiamo entrambi ci volete tanto bene>> disse Sirius con un sorriso da malandrino. La mag-infermiera alzò gli occhi al cielo <<si certo>> disse <<in ogni caso, quando fate... quelle cose da lupo, cercate di evitare tagli quasi emorragici>> ci ammonì <<e va bene>> dicemmo all'unisono. Madame Chips ci sorrise compiaciuta <<vi consiglio di andarvi a fare una doccia prima di andare in sala grande per cenare>> disse increspando le labbra e andando via.
Sirius si sedette accanto a me e iniziò a giocare con la mia guancia toccandola di continuo con l'indice <<Sir, dai>> dissi divertita <<ma che stai facendo?>> chiesi <<ti tocco la guancia, non si vede?>> chiese divertito <<perché?>> chiesi <<beh perché mi va>> disse semplicemente <<e anche perché non ho nulla da fare>> disse continuando a toccarmi la guancia <<e dai, basta>> dissi e mi alzai <<dai, vieni, iniziano a darmi fastidio le macchie di sangue>> dissi. Sirius mi affiancò ma all'improvviso una fata variopinta apparve dal nulla <<la nonna>> dicemmo io e Sirius all'unisono. <<reparifarge>> dissi e la fatina si trasformò in una lettera. Le lettere si muovevano nel foglio vorticosamente ma poi si fermarono non appena toccai il disegno alla fine del foglio <<cosa dice la nonna?>> non lo ascoltai e continuai a leggere <<[t/n], RISPONDIMIII>> urlò all'improvviso <<sai che odio essere ignorato!>> <<STAI ZITTO, STO CERCANDO DI LEGGERE!!>> urlai. Sirius mi abbracciò mettendomi le mani intorno la vita e appoggiò il mento sulla mia spalla <<sei comodo?>> chiesi seccata <<moltissimo>> disse invece. Alzai gli occhi al cielo e lessi:

"Come state nipotini miei?

Noi qui tutto bene, nonostante vostro nonno sia quasi finito al San Mungo per colpa di un calcio di uno degli ippogrifi ma tranquilli, sta benissimo.
Siccome so che tra poco ad Hogwarts si terrà il Ballo del Ceppo, io e la vostra mamma, abbiamo deciso di mandarvi gli abiti da gala"

<<oh santa Tosca>> mormorai <<sorella, siamo nella merda più totale>> disse Sirius <<non facciamoci la testa prima di rompercela>> dissi <<beh, quella ce la siamo rotta un paio di volte>> disse con un sorriso << ...idiota... >> mormorai a denti stretti e continuai a leggere.

Li abbiamo scelti io e vostra madre, ma per lo più vostra madre perché i vostri genitori dicono che non ho gusto e, se ce li ho, sono bizzarri, parole di vostro padre eh.
Quando leggerete questa lettera, i vestiti dovrebbero essere già arrivati.
Mi raccomando, quando li indosserete, voglio che ci mandiate una foto.
Vi voglio un mondo di bene (so che lo sapete ma è meglio ricordarlo)
Nonna Grisma"

<<te l'ho detto>> dissi con aria saccente <<sarà ma io continuo ad avere paura>> disse Sirius stringendomi ancora di più la vita <<ma dai Felpato>> dissi sorridendo mentre salivamo in sala comune <<io mi fido dei gusti della mamma>> <<beh e allora anche io>> disse sorridendo. Non appena entrammo in sala comune, avemmo gli occhi di tutti addosso <<Felpato eccoti, è ar- ci guardò- COSA DIAVOLO VI È SUCCESSO!?>> strillò. Ci guardammo <<ah nulla>> <<ma siete ricoperti di sangue vecchio!>> urlò ancora una volta. Guardai Sirius il quale sorrise in imbarazzo <<i-il nostro allenamento è stato... molto più intenso del solito>> disse <<quindi... questo sangue non... >> <<si è nostro>> disse. James si ammutolì ancora una volta <<in ogni caso, è arrivato un pacco e il biglietto diceva che era per te>> disse << ...la calligrafia era molto strana... >> disse quasi parlando a sé stesso. Sirius si morse il labbro inferiore <<la nonna?>> <<la nonna>> sospirai <<ehm, tutto ok?>> chiese James <<Ramoso, hai aperto la scatola?>> chiese all'improvviso Sirius <<no, perché avrei dovuto farlo?>> Sirius tirò un sospiro di sollievo <<Grazie a Morgana>> mormorò <<posso sapere cosa c'è dentro?>> chiese <<NO!>> urlò. James sobbalzò <<s-scusa Ramoso ma è meglio che veda prima io>> disse andando verso la loro camera.
Entrai nella mia camera e vidi un'enorme scatola, sorrisi ed entrai in bagno.
Dopo una veloce doccia calda, tornai in camera, presi il bigliettino e lessi:

"Con questo indosso sarai sicuramente la più bella della serata, tesoro mio.
Spero vivamente che tu riesca a conquistare Moony

La mamma"

Sospirai con un sorriso in volto << ...se solo sapesse... >> mormorai con un sorriso <<allora sorella?>> chiese all'improvviso Sirius sbucando dalla porta <<hai già aperto il pacco?>> chiese <<no ma non vedo l'ora>> dissi prendendo il coperchio <<tu invece?>> chiesi <<si, è uno splendido smoking, degno di un [t/c]>> disse pavoneggiandosi <<ma stai zitto>> dissi spintonandolo un po' <<dai dai, adesso voglio vedere il tuo>> disse all'improvviso. Presi un respiro e tolsi la carta velina dal vestito <<per le mutande di Merlino!>> strillò Sirius con la bocca semiaperta <<t-tu dovresti indossarlo domani sera?>> chiese allibito <<bene, allora terrò d'occhio tutti>> disse indurendo lo sguardo <<perché?>> chiesi divertita <<per sicurezza>> disse semplicemente.

Non voglio mettere ansia, ma tra poco questa storia finirà 🙂 chissà se bene o male.

I love you but I am a monster {Conclusa} |Remus Lupin|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora