capitolo 30

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<<vi accompagnerò io, tranquilli>> disse Ed prendendo la sua bacchetta dalla tasca <<vi smaterializzerò non appena potete>> <<vado a prendere i cappotti>> disse pacato Sirius e se ne andò. Lo guardai andare via con un groppo alla gola: povero Felpato, come diavolo faceva a mostrarsi sempre cosi forte e strafottente, anche dopo tutto questo? <<Sirius mi sembrava davvero abbattutto>> mormorò Lily con non poca preoccupazione nella voce <<[t/n], tu sai qualcosa?>> chiese guardandomi. La guardai a mia volta <<si ma... se Sirius non ne vuole parlare, non vedo perché devo farlo io>> dissi semplicemente <<ne va della sua privacy>> <<ma adesso siamo curiosi!>> strillò Monica battendo i piedi a terra come una bambina viziata <<Monica, ve ne parlerà lui quando sarà ma... io non posso dirvi nulla, Felpato potrebbe offendersi>> dissi risoluta <<[t/n] ha ragione, ragazze>> disse all'improvviso Mangle vedendo che Monica voleva controbattere e così mise il broncio ed incrociò le braccia al petto.
Sirius ritornò, mi diede il cappotto e la sciarpa <<Ingrid, purtroppo devi restare qui>> dissi guardandola <<oh, uffa!>> strillò salendo sulla testa di Remus <<torneremo presto>> dissi <<vi aspettiamo>> disse Remus mentre Ingrid borbottava qualcosa sottovoce.
<<bene, siete pronti?>> chiese Ed guardandoci <<si>> dicemmo io e Sirius mentre il ragazzo mi prendeva per mano. Ed fece una smorfia, puntò la sua bacchetta in aria e ci smaterializzò davanti all'ingresso della casa dei Black.
Iniziai a tremare sia perché avevo freddo, sia perché quella casa aveva un aspetto lugubre: probabilmente rispecchiava l'animo dei suoi padroni. 
Ed ripose la sua bacchetta nella tasca, si trasformò in pipistrello e si appollaiò pigramente sulla mia spalla tremando un po' di freddo <<vengo con voi, è meglio essere prudenti... >> disse semplicemente. Sirius mi prese deciso la mano ed entrammo in casa spingendo la porta la quale si aprì con uno scricchiolio infernale.
L'ingresso era nella più totale penombra.
Riuscivo solo a scorgere il viso corrucciato e  serio di Sirius.
All'improvviso delle fioche luci si accesero e sentimmo dei passetti venire nella nostra direzione <<padroncino Sirius!>> gracchiò un elfo domestico avvicinandosi zoppicando << ...Kreacher... >> disse invece freddo Sirius. Guardai Sirius e poi l'elfo domestico ed alzai un sopracciglio: come mai Sir è così freddo con lui? Infondo è solo una creatura magica.
Quel Kreacher mi guardò e il suo sorriso si spense immediatamente <<che cosa ci fa una lurida mezzosangue insieme al padroncino Sirius!?>> strillò l'elfo domestico avvicinandosi a me con spavalderia. Indietreggia un po'<<VATTENE SUBITO, LURIDA MEZZOSANGUE, NON TI VOGLIAMO QUI!>> ringhiò. Sgranai gli occhi: perché quell'elfo era così crudele con me!? <<KREACHER, NON PARLARE COSÌ ALLA MIA [t/n]!>> urlò Sirius puntandogli la bacchetta contro e stringendomi al petto. Divenni rossa dall'imbarazzo mentre l'elfo domestico guardò mortificato Sirius ed indietreggiò <<S-Sir, dai, lascialo stare, è solo un povero elfo domestico>> mormorai ma Sirius non voleva sentire ragioni e continuava a puntargli la bacchetta contro, anche se sapeva che non poteva usare la magia al di fuori di Hogwarts <<VAI VIA, LURIDA SANGUEMARCIO!>> mi urlò ancora una volta Kreacher avvicinandosi <<KREACHER, OSA SOLO TOCCARE [t/n] E LA TUA TESTA FINIRÀ APPESA AL MURO CON LE ALTRE!>> abbaiò il ragazzo. Kreacher mi guardò sempre con il suo evidente odio stampato in viso, ma poi sgranò gli occhi e zampettò via impaurito <<c-cosa sarà successo? Sembra che abbia visto un mostro>> dissi preoccupata <<non me ne frega un emerito cazzo>> disse invece Sirius posando la bacchetta <<grazie mille, sorellina>> disse all'improvviso Ed sorridendo <<gli ho semplicemente fatto vedere come sono davvero>> disse scrollando le spalle <<nessuno se la prende con nostra sorella>> disse Ed guardando Sirius il quale sorrise soddisfatto <<sei d'accordo con me, Black?>> <<eccome!>> disse il ragazzo con enfasi.
Rimasi leggermente stupita e li guardai entrambi con un sopracciglio alzato <<ma adesso vieni con me prima che torni>> disse all'improvviso Sirius tirandomi verso le scale.
Un brivido mi percosse la schiena nel vedere tutte quelle teste di elfo appese al muro <<so a cosa stai pensando: mia madre ha gusti bizzarri>> disse Sirius con una risata <<più che altro pazzi, direi>> lo corresse Ed appollaiandosi di nuovo sulla mia spalla sottoforma di pipistrello.
Sirius apri la porta della sua camera con una vecchia chiave ed entrammo <<quest'estate cambierò tutto in questa camera>> disse entusiasta guardandosi intorno <<i miei devono capire che non m'importa se mi screditano o no, io sono Grifondoro e devono farsene una ragione!>> disse prendendo delle cose che erano state accuratamente messe in bella vista, probabilmente da sua madre <<cosi si parla!>> dissi con un enorme sorriso <<bene, adesso possiamo andare via, ringraziando Merlino, quella vipera di mia madre non c'è>> disse Sirius con aria disgustata ma poi guardò Ed <<Ed, potresti farle sparire?>> chiese e mio fratello non se lo fece dire due volte e fece sparire quelle cose <<andiamocene, non voglio stare qui un minuto di più, preferirei essere rinchiuso ad Azkaban!>> disse accigliandosi e prendendomi di nuovo per mano. Scendemmo velocemente le scale e andammo verso la porta: quella casa m'inquietava sempre più <<padrona, è quella la lurida mezzosangue che Kreacher voleva cacciare>> mugolò mortificato l'elfo domestico guardando una donna.
La madre di Sirius mi perforò lo sguardo con un occhiata e Sirius si accigliò ancora di più ricambiando quello sguardo malefico << ...immaginavo che fosse quella nullità di mio figlio... >> mormorò impassibile con sguardo di ghiaccio.
La guardai meglio: quella donna era la fotocopia di Sirius.
Un bambino sbucò dalle sue gambe, lo guardai e mi sorrise ma poi lo spense immediatamente poiché la madre gli aveva lanciato un'occhiataccia perfida <<c-ciao Sir... >> mormorò <<REGULUS!>> urlò la madre di Sirius con le mani intrecciate davanti <<FILA SUBITO IN CAMERA TUA E NON OSARE PARLARE CON TUO FRATELLO!>> tuonò la donna con il viso costantemente corrucciato.
Il bambino annuì, lasciò l'orlo della gonna e se ne andò con la testa china non degnandoci di una seconda occhiata.
La donna si avvicinò e mi guardò meglio abbassandosi un po' <<devo dire che hai ragione, Kreacher, questa è proprio una piccola Grifondoro mezzosangue>> disse con aria disgustata fissando la mia sciarpa giallo-oro e poi guardò Sirius come se fosse uno sconosciuto.
Guardai Sirius e il suo volto era gelido e corrucciato come quello della madre <<[t/n], NON È UNA MEZZOSANGUE, ED ESIGO CHE LE PORTIATE RISPETTOSAMENTE, MADRE!>> tuonò all'improvviso stringendo la forte mia mano << ...Sir, davvero, non ne vale la pena, non serve che litighiate per colpa mia... >> mormorai preoccupata ma Sirius per poco non si metteva a ringhiare << ...povera e stupida ragazzina... >> mormorò la donna negando con la testa <<MADRE!>> urlò ancora una volta Sirius ma la madre non gli diede peso. La donna fece una smorfia beffarda << ...ti sei scelta davvero un pessimo fidanzato, peggio per te>> disse incrociando le braccia al petto <<ma io e Sirius non siamo fidanzati, Signora Black>> dissi semplicemente cercando di mostrarmi a mia volta indifferente <<sono solo la sua migliore amica>> ma la signora Black fece una smorfia disgustata <<L'AMICIZIA TRA UOMO E DONNA NON ESISTE>> tuonò la donna corrugando di nuovo la fronte <<SI CHE ESISTE, INVECE!>> tuonò invece Sirius diventando rosso di collera ed imbarazzo: lui e sua madre sono molto simili nei comportamenti <<io e [t/n] siamo una prova, madre>> disse il ragazzo  stringendo con insistenza la mia mano <<come può una ragazza... accettabile... come lei... stare con uno come te?>> chiese la donna alquanto stupita.
Corrugai la fronte ma ero lo stesso stupita: quello poteva essere il complimento più positivo che potesse formulare << ...se posso permettermi, signora Black... voi non conoscete proprio Sirius, eppure siete sua madre>> dissi con un ghigno malefico stampato in volto <<COME OSI DIRE CIÒ, PICCOLA MOCCIOSA?!>> urlò indignata facendo una smorfia disgustata.
Sirius mi guardò e cercava di capire cosa volessi dire <<Sirius è un ragazzo molto dolce ed educato, mi ha sempre aiutato in tutto ed è riuscito a farmi stare bene dopo il mio incidente semplicemente ballando con me>> dissi guardandolo con un sorriso. Sirius si rilassò un po' e divenne leggermente rosso dall'imbarazzo <<è l'unica cosa buona che mi avete insegnato, madre>> disse con un sorriso malefico ma la donna era sempre fredda ed irremovibile << ...è una testa calda, è vero e... per colpa sua perdiamo sempre punti ma... per me è un vero amico>> dissi ma, vedendo che la donna non replicava, continuai <<quando ballammo, anche quadri dei miei antenati erano entusiasti e gli hanno fatto anche tanti complimenti>> <<soprattutto il quadro del colonnello ha detto che ero un vero galantuomo ma... credo che non v'importi, madre>> disse Sirius con un ghigno in faccia.
Mi lasciai scappare una risatina ma non sapevo perché l'aveva detto, forse per coglierla di sorpresa o semplicemente per vantarsi al posto mio. La donna Indurì lo sguardo <<non ci credo, questa piccola mezzosangue non può avere antenati così importanti>> disse corrugando la fronte imbiancata di trucco <<invece si>> dissi invece Sirius corrugando la fronte restituendole lo sguardo <<non vedo perché dovrei mentirle, signora Black>> dissi invece <<una mocciosa con un padre con un... puerile lavoro come giocatore di Quidditch e una madre come infermiera non può avere discendenze nobili>> disse con voce asciutta <<beh... se proprio volete saperlo, madre... la madre di [t/n] è una contessa>> disse Sirius con un ghigno stampato in viso. La signora Black si rilassò un po' <<davvero?>> mi chiese estremamente e stranamente pacata <<si>> dissi timidamente <<mio zio è il conte Hernan de Fonollosa, lo conoscete, signora Black?>> chiese sorridendo.
La signora Black era stupita ma non lo diede tanto a vedere: eccome se lo conosceva, mi dissi << ...non sei completamente inutile, figliolo... >> mormorò con un guizzo negli occhi <<finalmente hai capito che devi frequentare persone come si devono>> disse alzando il capo in modo altezzoso e spavaldo <<non correte, madre, io e [t/n] non siamo fidanzati, non ci fidanzeremo mai>> disse invece Sirius con un velo di delusione nella voce << ...hai distrutto quel minimo di buono che avevi... >> mormorò la donna seccata <<scusatemi ma non mi dispiace>> disse Sirius con un ghigno malefico. Mi guardò <<e... adesso andiamo sorellina, ci aspettano a casa>> disse aggiustandomi la sciarpa di Grifondoro al collo.
La madre di Sirius sbiancò paurosamente mentre uscivamo.


I love you but I am a monster {Conclusa} |Remus Lupin|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora