capitolo 44

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Time-skip ~~~~~~~>  vacanze estive tra il sesto e il settimo anno.

Remus' pov

Finii di abbottonare la camicia e mi guardai allo specchio: non avevo nessuna voglia di andare a quel matrimonio, vederla... con quel suo dolce sorriso stampato in volto che però non era più per me ma per quel bastardo di Lucius Malfoy, vederla stare sotto braccio con lui e baciarlo quando glielo chiede... no, è troppo da sopportare.
Il lupo che è in me non ha smesso di urlare dall'istante che mi lasciò.
Non sarebbe successo assolutamente nulla se quella... quell'arpia di Marlene non si fosse messa in mezzo baciandomi davanti a lei dopo che avevamo vinto la partita di Quidditch sostenendo che eravate fidanzati da una vita e che lei, per me, era stato solo un passatempo.
In quell'istante potei sentire chiaramente il suo cuore e la sua anima spezzarsi in due... vedere Marlene che ghignava soddisfatta attaccata a me come una viscida serpe... vedere l'odio negli occhi di Sirius per aver fatto del male alla sua amata sorella, lo sdegno nello sguardo di Lily e Monica per aver fatto del male alla loro migliore amica e... le schifose facce soddisfatte di Adrien e Lucius... era stato un colpo ancora più pesante da incassare: avevo tradito tutti ma soprattutto la mia dolce [t/n].
Senza accorgermene, stavo piangendo. Diedi un pugno allo specchio, il quale andò immediatamente in frantumi.
Urlai, finalmente, dopo mesi, stavo sfogando tutta la mia frustrazione mentre il lupo che era in me urlava di continuo di voler di nuovo [t/n] ma lei non era più mia e non lo sarebbe stato mai più.
Mia madre sentì il rumore del vetro che cadeva ed entrò allarmata nella mia camera <<tesoro... >> mormorò  e la sentii avvicinarsi velocemente
<<ei- mi prese il viso con entrambe le mani e la guardai dritta negli occhi- che succede, piccolo mio?>> chiese dolcemente <<i-io non credo di farcela, mamma>> dissi con un filo di voce <<già... so... che oggi n-non riuscirò a guardarla negli occhi>>.
La mamma si mise in punta di piedi poiché ero diventato il doppio di lei <<tesoro mio... >> sussurrò accarezzandomi la schiena conuna mano unghiata <<i-io... la amo ancora da morire, mamma>> dissi fra un singhiozzo e l'altro cercando di non farle del male con il mio abbraccio <<è-è... stata l'unica... ad amare sia il mio lato buono che brutto, è stata l'unica che ha amato il mostro che ho in me e... mi ha aiutato sempre... anche quando le urlavo di andarsene>> sussurrai ripensando a tutti quei momenti felici ma che adesso sembravano un lontano miraggio <<lo so tesoro mio>> disse la mamma sorridendo <<e sono certa che nel profondo, anche lei ti ama ancora>> <<n-no mamma, mi... merito tutto il suo odio>> dissi recuperando la giacca dal letto e cercando di asciugarmi le lacrime <<sappiamo entrambi che quella mocciosetta l'ha fatto solo perché non sopporta [t/n] e la sua amicizia con quel Sirius Black>> disse invece mia madre iniziando a fumare nervosamente <<mamma, Sirius e [t/n], sono fratelli>> dissi stando di spalle e indossando la giacca <<come?>> chiese allibita. Sospirai <<[t/n] e lo sposo: Eduardo, gli hanno salvato la vita al quarto anno iniettando il loro sangue nel cuore di Sirius e da quel giorno è biologicamente un [t/c]>> spiegai. Mia madre non riusciva a replicare <<Ma hai ragione, Marlene ha sempre creduto che avessero una relazione e quindi ha fatto di tutto per farle del male e... >> abbassai lo sguardo << ...ci è riuscita strappandomela via>> <<ma potete sempre ricominciare>> disse la mamma con enfasi e alzandosi dal mio letto <<cosa ve lo impedisce?>> <<l'orgoglio di entrambi>> dissi guardandola con la coda dell'occhio <<[t/n] è più testarda di un ippogrifo, mamma>> <<beh... non so cosa sia un ippogrifo ma... ho afferrato il concetto>> disse. Abbozzai un sorriso <<beh, ma oggi... potresti provare a parlarle... >> la buttò lì all'improvviso. <<parlarle? Ma se quasi sicuramente, Lucius non la lascerà nemmeno una volta!>> dissi disgustato al pensiero di vedere quel verme per tutta la notte <<lui non la merita, le ha spento quella sua tipica esuberanza da bambina, le ha tolto la passione che aveva per gli animali fantastici, l'ha trasformata... in un fantasma-umano, l'ha fatta diventare... una perfetta Serpeverde>> dissi sentendo nuove lacrime scendere sulle mie guance <<q-quella non è più la mia [t/n], mamma, qu-quella... non è più quella ragazzina pazza di cui mi sono subito innamorato al primo anno>> dissi trattenendo le lacrime <<è-è... il fantasma di quello che era>>. La mamma sospirò <<lo so, tesoro mio, l'ho constatato con i miei occhi>> disse <<a quella ragazza le hanno strappato la voglia di vivere>> <<E LA COLPA È TUTTA DI QUEL BASTARDO!>> urlai ma la mamma mi trattenne per le braccia prima che potessi distruggere la mia camera <<tesoro, calmati, so che sei arrabbiato e preoccupato per la tua [t/n] ma c'è la luna piena, cerca di calmarti>> disse dolcemente.
Annuii per poi porle il braccio e smaterializzandoci al Manor [t/c]. Ci guardammo intorno, il cancello si aprì con uno stridore insopportabile e dei fuochi fatui azzurri svolazzarono accanto a noi fino all'entrata. Mia madre si strinse di più al mio braccio <<perché tuo padre non c'è mai quando serve?!>> borbottò. Sorrisi compiaciuto e continuammo il tragitto su quel selciato che sembrava non aver fine.
Xim e Cobly ci vennero incontro mano nella mano <<signorino Lupin, da quanto tempo>> gracchiarono all'improvviso entusiasti.
Abbozzai un sorriso finto mentre mia madre guardava il lugubre torrione decadente tremando sempre più <<siete arrivati giusto in tempo>> disse all'improvviso la madre della ragazza <<[m/n](nome di tua mamma), da quando tempo!>> disse mia mamma e abbracciò la sua migliore amica <<anche tu mi sei mancata, Hope>> disse la signora [t/c] con un piccolo sorriso che poi mi rivolse <<venite, la cerimonia sta per iniziare>> disse sbrigativa <<seguite gli elfi domestici, io devo andare da mia figlia e mio marito>> disse e sparì. Mia madre mi prese di nuovo il braccio <<è la prima volta che assisto ad un matrimonio di vampiri>> disse rabbrividendo un po' poiché le persone nei ritratti ci seguirono con lo sguardo.
Xim e Cobly ci fecero entrare in una serie infinita di corridoi ma poi, finalmente, entrammo in un immensa cappella, ma che dico cappella, quella era una vera e propria chiesa

I love you but I am a monster {Conclusa} |Remus Lupin|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora