capitolo 38

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Reader's pov

Volammo per minuti interminabili ma all'improvviso atterrammo davanti un cartellone in mezzo alle persone ma sembrava che nessuno ci notasse e tantomeno notasse i draghi. 
Guardai Meridion con aria interrogativa e solo allora mi accorsi che era completamente intrisa di un incantesimo d'invisibilità.
Remus scese dalla groppa di Amantis  e feci anche io la stessa cosa per poi, una volta a terra, aggiustarmi la gonna e la catenina della borsetta sulla spalla <<ma Remus, dove siamo?>> chiesi preoccupata guardandomi intorno non riconoscendo nemmeno un angolo del posto in cui ci trovavamo. Mi guardai intorno un ultima volta ma le luci colorate mi catturarono gli occhi e una musichetta orecchiabile s'insinuò nella mia testa <<wow, che bello, ma mi dici dove siamo?>> gli chiesi ancora una volta <<leggi>> disse semplicemente Remus indicandomi la scritta. Feci come mi disse <<L-Luna Park?>> lo guardai con aria interrogativa <<E che cos'è?>> chiesi preoccupata. Remus sorrise <<un luogo molto divertente, vedrai>> disse. Sospirai rumorosamente <<voglio farmi perdonare>> disse semplicemente e con un sorriso imbarazzato << ...voglio proprio vedere se ci riuscirai... >> borbottai sottovoce <<voi non allontanatevi troppo, mi raccomando>> disse all'improvviso il ragazzo guardando i draghi i quali annuirono. <<allora, entriamo?>> chiese. Sospirai ed annuii: ero stata poche volte nel mondo babbano, anzi, per essere precisi, solo una, quando ho trascorso le vacanze estive con la famiglia di Lily e non eravamo mai andate a questo... Luna qualcosa.
Varcammo la soglia ma all'improvviso dei ragazzi mi spinsero quasi da farmi cadere a terra <<fai attenzione, principessa>> sputò acida una ragazza fissandomi con odio ma poi lanciò una strana occhiata a Remus e tornò da quelle galline delle sue amiche. Mi lasciai scappare un ringhio. <<[t/n] va tutto bene?>> chiese Remus con una risata <<ah si, si, tranquillo>> dissi con un sorriso innocente chiaramente falso.
Vidi delle cose colorate volare in cielo e alzai un sopracciglio <<ma che cosa sono?>> chiesi indicandole. Remus mi abbassò il dito <<piccola, non si indica>> disse con un immenso sorriso divertito. Arrossii: ma da quando mi chiamava "piccola"!?.
<<e poi si chiamano palloncini ad elio>> disse sorridendo <<wow>> dissi guardandoli: erano cosi belli e colorati. Remus sorrise <<allora, visto che sei un tipo molto spericolato, che ne diresti di fare per prima cosa un giro sulle montagne russe?>> lo fissai <<cosa sono?>> chiesi ancora una volta. Remus le indicò con gli occhi e mi trovai di fronte delle strutture come binari che salivano fin sul cielo per poi scendere in picchiata <<che bello, andiamo subito allora!>> dissi tirandolo per mano e andando verso l'ingresso ma Remus mi tirò subito via <<[t/n], dobbiamo rispettare la fila>> mormorò piano. Sbuffai alzando gli occhi al cielo <<va bene>> dissi con un sorriso e incrociando le braccia al petto. La fila sembrò durare un'eternità ma poi finalmente entrammo nei piccoli vagoni <<abbassa questo>> disse tirando verso di sé un tubo di metallo ma poi mi fissò<<ei, se hai paura, siamo ancora in tempo per scendere>> disse stringendomi la mano. La lasciai andare <<sono una Grifondoro- sussurrai le parole con un piccolo sorriso stampato in volto - è molto difficile che abbia paura di qualcosa>> dissi con aria altezzosa. Remus sembrò offeso e guardò dritto di fronte a sé.
All'improvviso il piccolo vagone partì lentamente salendo verso l'alto e, solo quando fummo in cima, rabbrividì un po'. Il vagoncino scese in picchiata mentre Remus e tutti gli altri passeggeri urlavano ma io ridevo. Facemmo altri giri simili, ad ogni curva sembrava che stessi per cadere fuori dai binari. Tornammo al punto di partenza <<che bello, rifacciamolo!>> urlai sorridendo e appiattendo i capelli con le mani <<ma ci sono altre cose che possiamo fare>> disse Remus  dandomi la mano <<ah davvero, ad esempio?>> chiesi preoccupata.
Remus mi tirò verso un tendone con degli specchi strani <<ma Remus, questi specchi non funzionano?>> chiesi guardando la figura storta restituitami dallo specchio <<ma no, sono fatti proprio cosi>> disse ridendo <<io non ci vedo niente di divertente>> dissi seria. Remus sembrava deluso <<scusami, adesso ho capito che è stata una pessima idea portarti qui>> disse Remus uscendo fuori. Lo fissai e abbassai lo sguardo << ...Lunastorta... >> dissi andando da lui. Lo trovai seduto davanti ad una enorme giostra con degli animali e che giravano e andavano su e giù. Mi sedei accanto a lui <<Moony, non è colpa tua>> mormorai <<sono io che sono una purosangue- mormorai le ultime parole- queste cose da... babbani, non le conosco e per me è tutto nuovo>> dissi poggiandogli una mano sul ginocchio ma, vedendo che non rispondeva, continuai <<il fatto che tu abbia pensato di fare quest'uscita solo per farmi fare qualcosa di nuovo, è già tanto>> dissi con un sorriso <<davvero?>> chiese fissandomi speranzoso <<davvero>> dissi sorridendo e alzandomi <<vieni, proviamo questa giostra>> dissi tirandolo.
Non appena si fermò salii su un cavallo mentre subito a fianco a me <<è molto più bello cavalcare un drago>> sussurrai le parole. Remus sorrise <<hai ragione>> disse.
Non appena finì il giro, scesi barcollando <<aiuto, caado>> dissi: tutti ci guardavano male ma Remus rise e mi mise un braccio in vita <<attenta>> disse con un sorriso. Arrossii vistosamente. << ...n-non sono abituata... >> dissi cercando di non far cadere la borsetta <<chissà come mai non me lo aspettavo>> disse sorridendo <<idiota>> borbottai con le guance rosse. <<ehm... adesso puoi lasciarmi andare, la testa non mi gira più>> dissi vedendo che il suo braccio dalla mia vita non si staccava. Remus arrossì vistosamente  e si staccò di malavoglia. All'improvviso sentii un odore di zucchero <<che buon odore>> dissi con gli occhi che luccicavano <<che cos'è?>> chiesi guardandolo. Remus sorrise <<aspettami qui>> disse e sparì nella folla. Lo guardai confusa ma poi iniziai a battere un piede in terra ma poi lo vidi avvicinarsi ad un carretto e tornare con una nuvola su uno stecchino <<Remus, che cos'è?>> chiesi guardando quella nuvola rosa confetto con aria interrogativa. Remus ridacchiò <<si chiama "zucchero filato">> disse <<e si mangia?>> chiesi <<si, prova>> disse passandomene un pezzetto <<io... >> <<dai, non succede nulla>> disse. Sospirai e ne mangiai un pezzetto <<ti piace?>> chiese speranzoso <<si, è un po' appiccicoso come una piuma di zucchero ma si, mi piace tanto>> dissi sorridendo <<se solo lo provasse Ingrid, non me ne lascerebbe nemmeno un po'>> dissi sorridendo <<già>> disse Remus sorridendo <<ma l'hai dato tutto a me, e tu?>>  <<tranquilla, amo i dolci ma solo la cioccolata>> disse <<dai, prendine un po'>> dissi <<e va bene, ma solo per farti contenta>> disse e ne strappò un pezzetto. Lo finimmo entrambi e gettando il conetto di carta  <<allora, cos'altro vuoi fare?>> chiese Remus guardandomi <<non lo so, sei tu l'esperto qui>> dissi sorridendo. All'improvviso Remus sorrise <<vieni con me>> disse tirandomi senza sosta <<Remus, mi tiri via le braccia così>> dissi con una risata argentea. Ci fermammo vicino un bancone <<vorremmo noleggiare due paia di pattini>> disse sorridendo <<che numero avete?>> chiese il ragazzo <<40>> disse Remus <<e la signorina?>> chiese fissandomi <<ma io non ho nessun numero>> dissi alquanto confusa <<[t/n], si riferisce a quello di scarpe>> mi sussurrò Remus in imbarazzo <<oh>> fissai il ragazzo che continuava a non capire <<i-io ho 39>> dissi diventando rossa. Il ragazzo ci passò delle scarpe con quattro ruote sotto le suole <<da quella parte per cambiarle>> disse indicando una panchina. Io e Remus ci sedemmo e togliemmo le scarpe <<Remus, ma cosa dobbiamo fare con queste scarpe strane?>> chiesi annodando i lacci <<vedrai>> disse alzandosi <<e poi si chiamano pattini a rotelle>> disse e mi prese entrambe le mani. Mi alzai: sembravo un cucciolo di unicorno appena nato <<e... cosa dobbiamo fare?>> chiesi stringendo saldamente la sua mano <<si balla>> disse sorridendo <<m-ma io non so camminare con questi cosi, sembro un cucciolo appena nato>> dissi mentre mi appoggiavo al muro che delimitava il perimetro della pista. Remus rise di gusto mentre le luci colorate mi stavano facendo impazzire e la musica mi rompeva i timpani e, per tutta la durata, cadei come minimo una ventina di volte <<scusami Remus, ti sto facendo fare tante figure di merda>> dissi sottovoce e abbassando lo sguardo <<sai quanto me ne frega>> disse invece prendendomi entrambe le mani e facendomi girare vorticosamente e cademmo entrambi. Tutti ci guardarono strani ma noi scoppiammo a ridere. Mi aiutò ad alzarmi e ci avvicinammo di nuovo alla panchina per mettere le scarpe e restituire quei cosi chiamati pattini <<davvero scusami, Remus, oggi ti sto facendo fare tantissime figure di merda>> dissi infilando di nuovo le ballerine <<ei>> mi accarezzò la guancia <<l'importante e che tu ti diverta>> disse <<e poi è normale, stai facendo una cosa nuova>> disse ma non ero molto convinta.
<<che ne dici, mangiamo qualcosa e... andiamo a casa?>> chiese sussurrando le ultime parole sottovoce <<va bene>> dissi abbassando lo sguardo. Remus sospirò e mi prese per mano.
Mangiammo qualcosa in una tavola calda e per tutto il tempo rimurginai su quello che avevamo fatto quella sera <<[t/n], che hai?>> mi chiese all'improvviso mentre ci avvicinavamo ai nostri draghi <<n-nulla, st-sto bene>> dissi salendo sulla groppa di Meridion <<tesoro, davvero, sei sicura di stare bene?>> chiese Meridion: anche lei si era accorta del mio comportamento. Annuii e strinsi le sue redini e così partimmo.
Forse Lucius aveva ragione, purosangue e mezzosangue non possono stare insieme: appartengono a mondi completamente diversi.
Io sono una purosangue che sa tutto sul mondo magico ma che oggi si è ritrovata a fare cose da babbani e sembrava una bimba davanti alle sue prime tracce di magia. Sapevo che Remus non me ne faceva una colpa, però io mi sentivo lo stesso a disagio.
Dopo un po' di tempo la figura illuminata di Hogwarts, si fece avanti. Sorrisi e atterrammo nel campo di Quidditch; credo che mancasse poco al coprifuoco.
Scesi dalla groppa di Meridion mentre Remus sorrideva e si avvicinò <<allora, mi hai perdonato?>> chiese speranzoso. Annuii in silenzio ma Remus se ne accorse <<[t/n], ei piccola, che hai?>> chiese preoccupato accarezzandomi la guancia <<nulla>> dissi sospirando <<non mentirmi, ti si legge chiaramente in faccia che hai qualcosa che ti turba>> disse corrugando la fronte. Abbassai lo sguardo mentre Meridion gorgogliava preoccupata <<dai, con me puoi parlare>>. Scoppiò un fragoroso temporale. Meridion e Amantis ci coprirono con le loro ali <<davvero [t/n], che succede?>> chiese ancora una volta <<ecco... ti ho fatto fare tantissime figure di merda oggi, ridevano tutti di noi>> dissi tenendo sempre lo sguardo basso <<Lucius ha ragione, purosangue e mezzosangue non posso stare insieme>> mormorai. Remus si accigliò <<ecco, ci mancava quel furetto del cazzo>> urlò all'improvviso. Alzai lo sguardo << ...Moony... >> mormorai sottovoce <<adesso ti ha inculcato nella testa questa stronzata? Davvero?!>> urlò iniziando a gesticolare <<ma Moony, ha ragione, io sono una purosangue e tu un mezzosangue... >> <<e allora?! >> urlò ancora una volta <<mio padre è un purosangue mentre mia madre una babbana e non mi sembra che abbiano riscontrato tanti problemi>> disse <<e poi sappiamo entrambi che quel figlio di puttana deve sempre mettere in mezzo qualcosa per farti allontanare da me>> disse girandosi di scatto. Lo guardai senza proferire parola: non era la prima volta che lo vedevo così furioso ma lo stesso mi stupiva ogni volta <<mette sempre in mezzo la fottuta solfa che i purosangue devono stare con  quelli  come loro e adesso mi sta stancando!>> urlò << ...ma oggi ti ho fatto fare tantissime figure di merda, tutti ridevano di noi!>> urlai di rimando gesticolando <<ma [t/n], a me non importa niente di ciò che dicono gli altri>> disse con un immenso sorriso innamorato <<ti sei divertita?>> << ...si... >> <<e allora, che importa se qualcuno parla un po' di più?>> chiese con un sorriso prendendomi il viso con entrambe le mani. Avvampai di rosso per l'imbarazzo <<[t/n], a me non importa se sei una purosangue, una mezzosangue, una nata babbana o una maganò, tu mi piaci così come sei>> disse scostandomi una ciocca di capelli.
Il fiato mi divenne sempre più corto e le guance se possibile, ancora più rosse <<avanti, fallo Lunastorta!>> urlò Amantis lasciandoci sotto la pioggia battente.  In pochi secondi eravamo già zuppi. Guardai il drago non capendo nulla ma Remus avvicinò lentamente il viso al mio e mi baciò: un bacio molto atteso, lento e lungo. Rabbrividì leggermente per colpa della pioggia che non smetteva di cadere su di noi.
Remus se ne accorse e mi strinse di più a sé mettendomi entrambe le mani sui fianchi.
Quando ci staccammo, io e Remus sorridemmo come ebeti mentre qualche ciocca di capelli fradicia gli cadeva sugl'occhi <<hai capito adesso?>> chiese con un sorriso. Gli alzai il cappuccio della felpa << ...una pazza innamorata di un lupo mannaro... chissà perché, questa non mi è nuova>> dissi con una risata che contagiò anche Remus <<ah davvero?>> chiese con voce roca mentre i draghi ci fissavano <<tu... sei davvero innamorata di un mostro?>> mi sussurrò all'orecchio <<si>> dissi sorridendo e fissandolo dritto negli occhi <<beh, anche voi avete fatto un grande sbaglio,  mia cara signorina>> disse con uno strano sorrisino mentre il cielo veniva illuminato dai lampi <<e come mai?>> chiesi stando al suo gioco <<perché anche questo mostro si è perdutamente innamorato si voi>> mi sussurrò all'orecchio per poi baciarmi di nuovo.

I love you but I am a monster {Conclusa} |Remus Lupin|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora