13.
Era quasi il suo compleanno, 12 anni. Núha era diventata più grande, ma non troppo.
"Mamma, posso fare la mia festa di complenno?" Chiese dalla stanza accanto."Devo ricambiare l'invito di Silvia e Madeleine, e anche Louis e Karl, che hanno fatto una bella festa, ci siamo proprio divertiti. Pensa come sarà bello anche qui!"
"Ahh..NO, non voglio ragazzini in casa..sporcano."
La sentenza di sua madre era inappellabile. Anche quando era il suo compleanno, come sempre.
Ci aveva provato, tentò di insistere. Ne uscì una gran sgridata. Archiviato.Poteva frequentare liberamente i ragazzini solo un'oretta ogni tanto, in strada, dove con gran chiasso giocavano. Era un luogo insidioso, dove bisognava sapersi difendere. E lei ne era capace, ma ciò che voleva non era esercitarsi in sopraffazione, ma avere amici personali. Scambiare pensieri, confidenze, amicizie.
'Va bè,' pensò 'niente da fare, al solito'.
"Posso andare giù a giocare?"
"Sì, ma arriva subito, quando ti chiamo. Stai con i tuoi fratelli, mi raccomando."Indossò camicia e pantaloni larghi. Non sembrava la ragazzina compunta di sempre.
La massa di capelli ricci, diventati castano dorato, misto a spruzzatine quasi rosse, le copriva anche gli occhi. Non fosse stato per quello, poteva sembrare un ragazzino. Ma ormai le forme da femmina, molto precoci, si intuivano, cammuffate nell'abbigliamento ampio.
Lei non si rendeva conto che i ragazzi la osservavano già.
Era atletica, snella, non alta, anzi pseudo piccola, come aveva detto suo fratello John, molto tempo prima.
"Dubito che tu cresca ancora un granché. Speriamo che tu non rimanga un metro e un cavolo, come adesso. Comunque sarai una mezza alta, o una mezza bassa, niente di speciale""Però sono fortissima e agile. Fare a botte, insieme ai ragazzini, non è un problema.
"Mm..te la cavi, sei d'aiuto nella banda, ma sii sempre prudente."Nel frattempo era cresciuta ancora un po'.
Scese i gradini due a due e corse in strada.Saltando canticchiava "E chi li trova i miei fratelli..belli? Se lo sa li ammazza..pazza.. Non ci sono mai..guai."
Cercò immediatamente i suoi fratelloni. Due ragazzi, o meglio due fusti.
Ben fatti, giovani, belli alti, molto ben formati. Molto sexi.
Nonostante l'età sembravano già giovanotti. Erano una gioia per la vista.John, il più grande, aveva 17 anni, gli occhi verdi, come lei. Tom 15 anni, occhi nocciola. Entrambi capelli castani e già conquistatori, alla grande.
Núha corse verso un gruppo di ragazzini. Con un gran salto a piè pari, piombò in mezzo al gruppo.
"Sono un guerriero in lotta con i giganti. Chi si fa avanti per primo?""E chi sei, stronzetta nana?"
Il ragazzo che aveva parlato era un po' 'fuori taglia' per lei, ma le aveva già fatto arruffare le piume.
Kaèl, il miglior amico di Núha, 17 anni, gli diede una pacca sulla nuca. "Zitto tu!""Hai già fatto prigionieri Kaèl?" chiese lei tutta allegra.
"Stai zitta stronzetta" fece 'fuori taglia'.
"Mi chiamo pulce nana, prego. Ma pungo e ti succhio il sangue, sai?..
Kaèl! Hai importato spazzatura fresca?" disse guardando l'estraneo di sbieco."Lasciaci in pace Núha, dobbiamo parlare" disse Kaèl. "Dietro l'angolo ci sono le ragazze, hanno bisogno di una in più, per giocare a palla avvelenata, vai da loro per favore."
Era molto serio. Loro due si rispettavano.
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Helòr - l'Oro di Hellok
Lãng mạnNúha bambina e poi donna, attraversa le spire della sua elegante famiglia, perfettamente perfetta, violenta, anaffettiva. Fugge. Due mariti meravigliosi stuzzicano il suo strano carattere, in un rodeo di dispetti, liti, fughe, drammi, con grande pas...