31. Baer Flix

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31.

Durante la guerra, la storia d'amore di Claude e Lirl era stata subito tenera, appassionata, concreta.

Era passato un bel po' di tempo da allora. Da quando un'ombra li osservava: Baer Flix, un ufficiale, invaghito di Lirl.

La corteggiò con insistenza. Lei lo rifiutava costantemente.
E un giorno, a ballare, vide Claude e Lirl, innamorati, felici di essere nel turbine della musica, roteanti d'amore.

Impazzì di gelosia.

Giovane, un po' scapestrato, sempre allegro e simpatico, perse il buonumore.
Li osservò torvo. Belli, felici..loro..
Da tempo stava dietro a Lirl e si era illuso di essere quasi riuscito a conquistarla.
Invece eccola lì, in estasi, fra le braccia di un altro. La rabbia lo pizzicava maledettamente, accidenti.
"Ah..". pensò, ".. la piccola inarrivabile fata! Fa tanto la difficile con me, ma è bastato poco tempo ed è lì che fa le fusa a quel Claude.
Ma tutto può cambiare. Tutto cambia, se Baer Flix lo vuole...Piccioncini.."

Mister Flix, il giorno dopo avvicinò Claude in caserma.

"Salve Maver, ho saputo che a giorni deve tornare al fronte" disse a Claude, salutandolo cordialmente. Si conoscevano da tempo e si stimavano.

"Sí purtroppo, maledetta sfortuna, proprio adesso che fila tutto bene"
"In guerra niente fila bene. A meno che abbia ricevuto il congedo"

"No, magari, ci vorrebbe, ho una nuova ragazza, meravigliosa e mi tocca ripartire proprio adesso, che l'ho appena conquistata"

"Ah, la bionda col vestito rosso! Ci ha messo un po', ma congratulazioni, è una difficile, ci hanno provato tutti"

"No, no. Un'altra, molto più bella, con il portamento di una dea, si chiama Lirl"

"Lirl?.. Ma..è sicuro?"
"Sicurissimo"

"Intende la ragazza con cui ballava ieri sera?"
"Proprio lei, non è stupenda?"

"Anche troppo. La conosceva già prima della guerra?"
"No. Ci siamo appena conosciuti. È una persona con un carattere particolare e.."

"Già, particolare, accidenti! Ma soprattutto capricciosa e instabile..molto volubile"

"Come?"
"E con una borsetta pericolosa, vero?"

"A volte si fa rispettare così. Ma..La conosce?"

"Sì..! Mi sta facendo assaggiare i suoi capricci. Lirl sta cercando di farmi impazzire.."

"Impazzire? Di cosa diavolo sta parlando?"

"Della ragazza con cui era ieri sera. La stupenda tigre, di nome Lirl, che sto per sposare e che per uno stupido litigio, cerca di farmi ingelosire.
Per farmi dispetto, esce un po' con questo e un po' con quello.

Non che sia una novità, Lirl è molto volubile, è il suo difetto principale, ma è talmente bella, che sopporto. È tremenda, ma la adoro. Comunque adesso la finirà....ormai sta.."

"Ma..ma stiamo parlando della stessa persona?"

"Perbacco.. sì! Quella bellezza che danzava con lei, ieri.
Le faceva le fusa, e intanto mi sventolava un ciao ciao con la mano, dietro le sue spalle, per farmi arrabbiare.

Ti brucia il cervello e ti ammalia come una sirena..mentre sta già cantando la sua melodia ad un altro. È come un'ape, che si fa attrarre da ogni nuovo profumo..d'uomo, ovviamente.

Ma non è una cattiva persona. Lei e così, è Lirl, leggera, farfalletta, affascinante e molto furba.
Tenerla sotto controllo non è uno scherzo, tenta sempre una nuova avventura, anche perché le piace farmi disperare, per poi far pace. Gioca con tutti, ma fa sul serio solo con me"

"Non è possibile..Lirl non è così"

"Eh..beh..non sembra..È molto abile a recitare. È impossibile non credere a quegli occhi di gatta.

Si metta l'animo in pace Maver, ci sposeremo alla prossima licenza. Non sapevo che vi frequentaste, l'avrei avvertita prima"

"Ma se è fatta così, perché mai la sposa?"

"Vuole solo sentirsi una donna irresistibile, in fondo è solo tanto giovane, piena di capricci, vuole sempre fare la protagonista.
Ma ormai aspettiamo un bambino, sono sicuro che maturerà con il suo piccolo fra le braccia.
Solo che adesso si diverte a farmi disperare, perché è dispettosa. Un giorno l'ho presa in giro e l'ho fatta arrabbiare, e così ora si gode la sua ripicca, ma non vuole altro che io cerchi di far pace, la sposi e arrivi il bambino"

"Un bambino..capisco..Congratulazioni allora.. Adesso la saluto, parto domattina per il fronte..Auguri a entrambi."

La stima e fiducia reciproca non gli fece sospettare nulla. Del resto conosceva Lirl da poco, non sapeva granché di lei.

Claude scappò via, troppo provato. Il mattino partì per il fronte, con la morte nel cuore.

Grazie a Baer Flix, ormai sapeva che con Lirl non c'era futuro.

Era stato convincente, la carogna.

Lirl era effettivamente incinta da una settimana, ma di Claude. Però non lo sapeva ancora, quando lui partì.
Dopo due mesi, tornò in licenza e lei gli fece sapere, felice, di aspettare un piccolino.

Lui non si fece più vivo, convinto che fra lei e Baer Flix qualcosa stesse andando storto e lei cercasse un altro uomo da abbindolare, per sistemarsi. O che volesse far ingelosire Flix.
Ovviamente non si preoccupò, pensò che avrebbero fatto pace.

Invece Lirl fu scioccata. Era nei guai..!!Sola!!

Terrorizzata, troppo persa nel nuovo mondo, che aveva appena assaggiato.
Senza ancora un lavoro, senza sapere come orientarsi, cosa fare del suo avvenire, come provvedere al suo bambino.

Era arrabbiata con se stessa. Si sentiva in colpa. Era troppo candida.
In tempi in cui il sesso era tabù, oscurato dalla religione, nessuno le aveva spiegato come nascono i bambini. Cosa fare con gli uomini e cosa no. Non ne aveva idea. Aveva seguito la dolcezza dell'istinto, l'amore e l'energia che stava ricevendo dal suo Claude. Non pensava ci fosse qualcosa di male. Tantomeno pericolo di una gravidanza. Ed era del tutto ignara di come avviene un parto.
A causa dei tabù e l'oscurantismo sessuale di quei tempi, le successe ciò che era avvenuto a molte giovani.

Seppe di essere incinta, solo quando disse, per caso, a un'amica, che aveva saltato le mestruazioni. Lei le spiegò tutto.

"Adesso sai come funziona fra uomo e donna. Almeno per il futuro, ti potrai difendere dagli uomini.
Ma adesso ci vuole una visita dal dottore, per sapere se sei incinta".
La portò da un ginecologo. Ormai il guaio era fatto.

Ingenua, inesperta, prima si bloccò in un segreto assurdo, sperando che negare la realtà, cambiasse le cose.
Poi, capì che non c'era fuga, il bimbo c'era proprio, in lei. Allora pensò che non avrebbe assolutamente abortito, mai.

Ma temeva che gli uomini di casa l'avrebbero costretta a farlo.
Voleva a tutti i costi il suo bambino, cercò di trovare una soluzione pratica. Un lavoro.

Conosceva poche persone, tutte giovani, in pochi avevano un lavoro, per via della guerra. Ci provò, ma non trovò.

Poi Hanjé se ne accorse, le fece confessare che il padre era Claude.

Lo contattarono, ma lui negò anche di aver avuto rapporti sessuali con lei, non voleva certo accollarsi le responsabilità di un altro.
La mise in una situazione difficile con la famiglia, che eccetto Hanjé, la prese per una poco di buono.
I contatti con lui si interruppero totalmente.
Il bimbo nacque, crebbe.
Aveva ormai due anni e mezzo.

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