70.
James si svegliò, la osservò mentre dormiva. Era pallidissima, tirata. Le vide addosso il peso della fatica psicologica passata. Il suo fisico ne aveva risentito.
Lei aprì gli occhi. Fece un sorriso radioso. "Sei qui!!" Lo abbracciò.
"Non mi piaci, hai un'aria sofferente, piccola"
"Ho bisogno delle mie pupette, mi guariranno""Allora vai di là da loro, dopo mangiamo."
Lei si alzò. James ordinò i pasti in camera. In quei pochi giorni era dimagrita.
Probabilmente non mangiava proprio.Dopo poco portarono la cena. Andò a chiamarla.
Era sul tappeto, fra i suoi cani, si era cambiata, indossava una tunica lunga fino ai piedi, leggerissima.
Dormiva.La luce della lampada la colpiva, rendendo il tessuto un po' trasparente. Era straordinariamente bella, non aveva ancora visto il suo corpo nudo.
Rimase a guardarla per un poco. Era un richiamo fortissimo, sembrava Diana, assopita, con i suoi cani nel bosco.
Si avvicinò, le si accostò. Delicatamente le accarezzò la schiena, il seno. Lei si mosse in modo sinuoso, tenero, con un sospiro.
La svegliò delicatamente."Devi mangiare"
"No, domani vado a casa" parlava in modo strano, impastava le parole, ad occhi chiusi.'Come mai?' Le sfiorò la fronte. 'No, niente febbre. E allora?'..
Certo! Non era sveglia. Parlava nel sonno. Sorrise divertito. Fece un esperimento.
"Mi ami?" Lei sorrise lievemente.."Siiii..tanto"..."Vuoi fare l'amore con me?"..."Siii..l'amore"
"Mi sposerai?".."No..bambini..papà via.."'Caspita! Resiste, risponde, ma non si sveglia proprio. Strano'.
Gli venne un dubbio. Controllò nella sua borsa. Aveva preso un rilassante.
Ecco perché parlava nel sonno.Era divertito, ci riprovò.. "Sposami"
"No..Pan Hye..bambini..papà..via..""Ci sposiamo dopo il Pan Hye?"
"Siii..bambiniiii""Stasera facciamo l'amore?"
Lei fece un risolino e un sospiro.."No..subito."Era troppo divertente. Si infilò fra le pupette, la baciò piano piano e lei fece, di nuovo, uno di quei sospiri da cucciolo, strappabaci.
La svegliò con cautela. "Vieni, devi mangiare."
Fece salire le pupette sul divano e mangiarono tutti insieme, guardando la televisione.
Lei fu molto contenta. Gli scoccò un bacio sulla guancia. Guardava Shrill e Bangòr con gli occhi luminosi.Andarono sulla terrazza, poi lui andò a prendere il caffè. Tornò, ma si bloccò.
Lei non lo vedeva. Stava guardando il punto in cui l'aveva baciata la prima volta.
Ebbe un piccolo soprassalto e le pupette le furono subito addosso.
La conoscevano, piangeva in silenzio, mise il viso fra i loro due musi.
Lui aspettò un poco, poi arrivò col caffè.Le due piccole gli fecero un sacco di complimenti. Núha le guardava ridendo. Quei due sacchi di pelo erano miracolosi, pensò lui. Era un'altra persona, persino più bella e luminosa.
"Domani vado a casa e ti lascio in pace"
"No, tu stai qui, con me""Dove dovrai andare a combattere in Pan Hye?"
"Non devo combattere, solo raramente, se vengo aggredito. Non sono un militare.
Il mio compito è di controllare, mediare, trattare, convincere, organizzare, assistere.
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Helòr - l'Oro di Hellok
RomanceNúha bambina e poi donna, attraversa le spire della sua elegante famiglia, perfettamente perfetta, violenta, anaffettiva. Fugge. Due mariti meravigliosi stuzzicano il suo strano carattere, in un rodeo di dispetti, liti, fughe, drammi, con grande pas...