97. Lirl!!!

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97.

Hanjé diede appuntamento a Núha.

Davanti a caffè e pasticcini, le raccontò di quando aveva consegnato a Lirl la lettera.

E anche quello che non aveva mai saputo.

Cos'era realmente stata la vita di Lirl. Il collegio, l'abbandono della famiglia, l'abbandono di Claude, la storia di John e dei suoi problemi. E la storia di Lirl e Brian.

Núha sentì un peso enorme sul cuore. Odiava quella donna, ma capiva la pena, la rabbia, la paura che l'avevano deformata. Una vita perduta nell'angoscia.

Era una povera creatura, dentro il vestito da strega. Sola, sperduta.

La piccola Núha che era ancora in lei, che disperatamente aveva aspettato che sua madre l'amasse, accarezzò con l'anima quella donna sconvolta che era. Le salirono le lacrime agli occhi.

"Non sapevo. La odio per quello che mi ha fatto. Ma era nel castello delle torture di un'infelice, che distrugge se stessa.
Se ha trovato la sua strada è una buona cosa.

Ma faccio fatica a credere che abbia chiesto il divorzio"

"Credici, la pratica corre veloce, ma Claude non aveva capito che era tutto finito.
Immagino la rabbia e il dolore. Ha perso la luce dei suoi occhi. Definitivamente"

"Non riesco a immaginarlo senza mia madre. Probabilmente avrà un tracollo. Ma non mi fa pena"

"E non sa ancora che Lord Merimor ha già preparato tutto. Ha già fissato la data di matrimonio. Ha aspettato lei per più di vent'anni. Ora ha fretta"

"Anch'io mi sposo, fra non molto. Ma sarà una cerimonia intima. Niente invitati. Fra poco lui mi viene a riprendere, te lo presenterò." disse Núha.

In quel momento, Nin accompagnò in casa Rúnhr. Zia Hanjé rimase fulminata.

Nin, dopo le presentazioni e due chiacchiere, lo portò a vedere le stampe di cavalli, antiche, in casa.

Hanjé disse, sottovoce a Núha "Ma è stupendo! Vorrei sposarlo io"

"Già, ho avuto tre uomini bellissimi, e adorabili. Sono stata fortunata
Tu non hai conosciuto James, il mio primo marito. Bello come un monumento anche lui"

"Perché hai divorziato? Non andavate d'accordo?"

"Ci adoravamo, ma ho dovuto lasciarlo andare, per non dirgli che stavo morendo."

Le raccontò sinteticamente la cosa.
"Si è appena risposato, laggiù, ma non si sa niente altro.

Non potrò mai dimenticarlo. Ho un diamante nel cuore, che ogni tanto mi fa soffrire. Ma ormai, è giusto così, non avevo scelta, allora."

Hanjé la guardò preoccupata "Núha non fare come tua madre"

"No zia. È parte di me, ma sono molto più felice con Rúnhr e ho i piedi ben piantati per terra. Poi so che James adesso è probabilmente felice, come me. Questa è la cosa che mi importa di più."

Rúnhr entrò ridendo con Nin. Disse "Nin dice che sa tutto sui cavalli, ma non sa distinguere fra coda e criniera".

"È lui che mi confonde" disse Nin molto divertita "Mi guarda con quegli occhi azzurrissimi! E poi mi fa ridere. Ma tu come fai a resistergli Núha?"

"Usa la sua tattica segreta" disse lui
"Cioè?"

"Scappa, ma non sa che non c'è polpettina più ghiotta di quella che scappa"

"Sì che lo so, è la mia tattica superiore. So che mi inseguirai, irrestibilmente. Così posso arrendermi. È molto piacevole arrendersi."

Claude, a casa cominciava a capire. Povero Claude. Aveva perso tutto.
"Lirl!!!!......... " Urlava. Lei non era tornata, ancora. Era già sera.

Questo faceva quella sera, quando sua moglie era fuggita a Londra, da Lord Brian Merimor.

'Istanza di Divorzio. Cos' è? Non riguarda, noi'. Pensò lui.
'Il nostro, amore è sopravvissuto, sempre.
Il nostro amore è la vita, l'ossigeno, il colore del mio universo.

Il nostro amore è eterno'.

Era sicuro, bastava parlarle, baciarla e tutto si aggiustava.
Ma lei non arrivava.

'Di sicuro è da Hanjé, blindata nel suo rancore. Vuole farmela pagare.

È stata dolce al mattino, dopotutto.
È un puntiglio, perché l'ho tenuta all'oscuro di un po' di cose.
Non voglio correrle dietro subito. Meglio lasciarla cuocere nel suo brodo.

La mia distanza la stressa. Quando mi rivedrà correrà fra le mie braccia e ritirerà tutto'.

Dopo pranzo, era salito in macchina, il cuore pulsava all'impazzata, non ne voleva sapere del suo ottimismo.

La sua coscienza aveva battuto alla porta del suo cuore e quello stupido muscolo si era agitato, non credeva di avere fatto del bene, si ribellava, per essere stato preso in giro, anche lui.

E si vendicava, accorciandogli il fiato.

Arrivato da Hanjé, Nin lo accompagnò da lei.
Non si vedevano e sentivano da molto tempo. Da quando lei gli aveva dato una gran strigliata, per aver schiaffeggiato e minacciato Núha.

Entrò con un'aria rilassata "Buongiorno Hanjé. Può chiamare Lirl? La riporto a casa"
Lei si mise a ridere "Se la cerca qui deve averla fatta grossa."

Entrò in salotto Nin.
"Nin, mi scusi. Per cortesia dica a Lirl di venire, la porto a casa, dobbiamo parlare.

"Non è qui"
"Impossibile."

Nin si preoccupò. Lui di colpo sembrò sul punto di crollare. Scambiò un'occhiata con Hanjé, che aveva la stessa impressione.

"Si sieda Claude. Nin portaci uno sherry.

Cosa ha combinato Claude? Di nuovo?"
"Sono cose personali"

"Come aver strozzato sua figlia, aver creato la Secret Detectives, aver ridotto sua figlia a una puttana, agli occhi di Lirl, aver nascosto che invece fa la giornalista. Devo continuare?"
"Come fa a...Noo..Non s'impicci!"

"Non ce n'è bisogno, ci ha pensato Lirl a metterla in riga.
Non ritornerà più, è all'estero, sta benissimo senza di lei. Mi ha appena avvertito di cosa è successo.
Ha chiesto il divorzio. La dimentichi"

"La denuncerò per abbandono del tetto coniugale. La costringerò a tornare"

"Lei finirà in galera, Claude, se lo farà. Lirl ha un sacco di buoni motivi, legali, per lasciarla. Gravi.
Mi dia ascolto. La dimentichi. Non può più ricostruire niente."
Oh..Claude..ormai è troppo tardi. Ha usato il piccone con tutti. Chissà perché.

Aveva tutto per creare una famiglia felice. Ne ha fatto dei poveri infelici. Ingannando e umiliando.
Avevano solo bisogno del suo affetto e adesso sarebbe una persona felice, invece ha umiliato la cosa più preziosa per lei..il suo grande amore. E così l'ha perso.

Cerchi di imparare dagli errori e si rifaccia un'esistenza. Può ricominciare e riprendersi, se si comporto come si deve.

Non pensi più a Lirl. Ormai per lei è un miraggio, come Núha.
Ma si può sapere perché ha fatto delle porcherie così grandi? I suoi due ragazzi sono dei santi a suo confronto."

"Dov'è?"

"Non lo chieda a me. Non lo so. E poi ormai Lirl ha chiesto il divorzio e noi due non siamo più nemmeno parenti.
L'ho aiutata in tutti i modi. Ora basta. Non posso nemmeno più darle informazioni. Mi spiace"

"Se la sente, le dica che voglio almeno parlarle"

"Io non farò nemmeno un passo in più per lei. Ha manipolato e offeso mia sorella, i miei nipoti. Ha cercato di distruggere psicologicamente e fisicamente mia nipote. Si arrangi. Finalmente starò in pace".

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