73. Avventuriera

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73.

I due sposi fecero una luna di miele divertente, energica e dolcissima. Núha cominciò a sentirsi bene.
Anche se James doveva partire, era cosí appagata dal suo comportamento, dalla sua attenzione, che si sentiva forte, la mente snebbiata dalla tetra aridità dei suoi cari che le assediava il cervello.

Era normale, libera, fiduciosa nel futuro, faceva progetti insieme a suo marito. E rideva regolarmente. Meno male, perché stava disimparando, prima di incontrare il suo amore.

Ma il loro tempo dorato stava per terminare. Pan Hye.

James aveva preparato una sorpresa per Núha.
Le disse che al lago li aspettavano i suoi genitori. Li aveva fatti venire dall'America per presentarglieli.

Lei si agitò.

'Caspita, così presto! Non sono pronta' pensò terrorizzata. Mm..
Raccontati la verità Núha! Hai paura di non piacergli. Com'è normale che sia, per una strana come te.
Povero James, auguriamoci che almeno non ci rimanga male.
Per loro, sarà un impatto non da poco.
Una nuora senza un soldo, straniera, che non sa l'inglese e con un carattere ermetico, che lascia sempre perplessi.

Cercherò di sciogliermi un poco, ma sarà dura.
In più sono miliardari, importanti, abituati a un'élite super.'

A James non aveva detto niente di quel che le aveva rivelato Kaèl. E così avrebbe continuato...D'altronde lui preferiva cosi...quindi non gli chiese mai niente, rispettò la sua scelta.

Si sentiva un po' a disagio, a volte, ma pensava che lui ci tenesse ad essere trattato come uno qualsiasi ad essere considerato per se stesso, non per il suo valore in dollari, per questo non l'aveva informata.
Bene, i miliardi, per lei, erano senza importanza.

Era il suo James, lei amava James. Non serviva altro. Le cattiverie di Kaél non avevano sortito frutti.

Tornarono al lago. Era pomeriggio inoltrato. La sera doveva incontrare i suoceri, James la accompagnò alla casa al lago di Claude e Lirl, che erano ancora in crociera. Sarebbe tornato dopo poco a riprenderla. Núha voleva alcune cose che le servivano, per partire per l'università.
Mise in una borsa l'indispensabile e si preparò per uscire.

Un vestito semplice ed elegante, come piaceva al suo amore. Sentí la macchina arrivare e aprirsi la porta.
Era al secondo piano, chiamò "James sono qui, arrivo."

Fece per scendere, ma vide sua madre e suo padre stavano salendo le scale.

"Dove credi di andare? Tu non esci senza il mio permesso" disse a muso duro suo padre.
"Chi è questo imbecille con cui stai uscendo?
La cameriera mi ha detto che sei stata sempre via. Come ti sei permessa!"

Claude era rosso di rabbia. Lirl aveva un'espressione da aquila.
Ed entrambi salivano minacciosi verso di lei. Fece per scendere, ma la spinsero in camera e chiusero a chiave.

"Se vuoi uscire buttati dal secondo piano, sentenziò Lirl."

Núha cominciò a urlare "Aprite, devo uscire, ho un impegno importante, non posso mancare. Non fate gli stupidi, sono maggiorenne, non potete sequestrarmi.
James! James! Aiuto!

"Il tuo James può buttarsi nel lago, non ti vedrà più.
D'ora in poi starai chiusa a chiave, decido io quel che devi fare." Disse Claude.

"Non farmi anche questo papà, devo andare, devo!"
"Eh giá..!" disse Claude con disprezzo, "..oh che amore..che 'grande' amore!"

"Buonasera" disse una voce alle sue spalle.

Non si erano accorti che James era entrato dalla porta spalancata, aveva silenziosamente salito le scale ed era dietro di loro.
Fecero un salto per aria.

Helòr - l'Oro di Hellok Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora