Capitolo 39

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Kevin

Anni di vita passata insieme.
Condivisione di crescita, altalenando momenti di paura nel diventare responsabili e momenti felici nel non essere più adolescenti.
Periodi bui, in cui ci siamo sorretti e le nostre spalle si sono fatte più ampie per accogliere il dolore, per farlo entrare nelle ossa, per imprimerlo sulla pelle, non scordandolo mai.
Ti ho visto sofferente, perso, incazzato, ma ciò che mi ha spaventato di più è quando, guardandoti negli occhi, ti ho visto vuoto.
Si dice che il tempo cura tutte le ferite, in realtà ne modifica solo la guarigione.
Non puoi rimarginare mai la mancanza di una madre, la puoi solo attutire con il lento ed inesorabile trascorrere dei giorni, degli anni, della vita.
Ed è questo quello che hai cercato di fare, di affievolire il vuoto con il lavoro, con il pericolo, con le donne, con il sesso ma non ci è sei mai riuscito, era solo un' apparenza per sembrare aver superato quell'abbandono.
Amico mio, ti conosco da vent'anni e so benissimo quando fingi di stare bene, di essere appagato dalla vita che conduci, di falsificare le tue emozioni.
  Mi basta chiudere gli occhi e immaginare quel bambino che eri, con quel sorriso vero che trasmetteva davvero l'allegria che ormai non vedo più sul tuo viso da troppo tempo.
Ti direi che sei un coglione, perché pensi cose che non sono vere, sei sempre stato troppo autoritario con te stesso, ti privi di essere felice solo perché hai paura di perdere nuovamente la felicità.
Ma presto lo capirai a tue spese, perché ciò che ho visto io, sono certo che l'hai capito anche tu ed hai fottutamente paura, lo so bene, perché è la stessa cosa che provo anche io.

Mi sono già arreso, perché nel momento stesso in cui i suoi occhi si sono scontrati con i miei, ne sono rimasto stregato.
Smeraldi di una tale intensità che sembravano verdi boschi rigogliosi, la pelle del viso diafana se non fosse stato per quelle piccole splendide chiazze di efelidi che le coloravano le guance, il volto incorniciato da una chioma color rame che le accarezzava la schiena, le labbra pronunciate ed invitanti mi ipnotizzavano ad ogni parola. Labbra che ancora non sono riuscito ad assaporare.
È stato un attimo, un maledettissimo attimo per diventarne dipendente e non riuscire a distogliere la mente da lei, da quel corpo da divinizzare, in cui inceppano tutti i miei pensieri peccaminosi.
L'incarnazione dell'erotismo in un viso pudico.

Martina mi ha rapito il cuore non appena la vidi scendere da quella macchina, ringrazio il cielo di aver avuto quel tamponamento quella sera, perché è grazie a questo che ho potuto incontrare la donna della mia vita.

Stronza, spregiudicata, sexy, fuori dagli schemi.
Una vera bomba, che prima o poi sarà mia.
Per sempre.
Non serve a niente combattere contro quel sentimento che ti scuote l'anima, una pulsione involontaria alla quale non puoi opporti.
L'ho capito subito e non me ne nascondo, nè tantomeno vergogno, mi sono innamorato come un adolescente, ho perso la testa per una mezza sconosciuta ma, mi sono bastate poche ore con lei per capire quanto la sua diversità sia per me una boccata di ossigeno, aria fresca e pura di cui voglio godere sempre.
È sarà solo questione di tempo affinchè anche Manuel capirà che arrendersi è la via più semplice, perché è da stupidi poter pensare di reprime una forza così impetuosa che nasce dentro il nostro petto per poi prendere vita propria, senza la nostra volontà, senza azionare la parte razionale del nostro io, solo la meravigliosa forza della spontaneità che abbatte tutti i limiti, anche quelli più radicati.

Avelyn non potrà mai riaverti, in realtà non ti ha mai avuto perché tu anche in quel caso eri vuoto, un uomo senz'anima.
Ma il tuo cuore ha ripreso a battere, che tu lo voglia o no, so che questo ti succede solo quando le tue pupille si fermano sull'unica donna che riesce a scombussolarti, a farti abbattere quelle stupide grate che non ti fanno sentire libero di lasciarti cadere, di provarci, di perdonarti perché non è colpa tua se tua madre è stata uccisa e trattarti con disprezzo non la riporterà in vita, ma ti impedirà di ricevere quella felicità che ti meriti.

Dissetami come pioggiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora