Capitolo 35

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Elide

Non è la prima volta che vado a Los Angeles, ma una mega villa come questa non l'avevo mai vista.
È mozzafiato.
Sono ancora davanti all'imponente cancello e già da qui rimango a bocca aperta da ciò che vedo.

Un'enorme piscina situata al centro di un giardino di un verde quasi irreale, ai lati si innalzano dei pini secolari altissimi come a troneggiare su tutto l'ambiente circostante, e poco più inoltrata si erge un vero capolavoro architettonico, classico e tradizionale, semplicemente divino.
Una volta varcato il cancello, un uomo in giacca e cravatta ci esorta a seguirlo in macchina per accompagnarci alla villa. Mettiamo le valigie nel cofano e ci accomodiamo all'interno dell'elegante veicolo, avrei preferito andare a piedi per poter ammirare tutto ciò che mi circonda, ma solo adesso mi rendo conto che il giardino è così ampio e la villa così inoltrata, che a piedi avremmo impiegato almeno abbondanti 10 minuti. Una volte arrivate all'ingresso principale, veniamo accolte da degli inservienti che si occupano delle nostre valige e ci fanno accomodare all'interno. Inspiegabile il lusso che arreda la villa, gli spazi sono armonici, ben illuminati curando la ricchezza dei materiali e i dettagli che la rendono unica, rimango incantata quando noto una parete enorme simulare una cascata d'acqua, mi sembra di sognare. Antichità e progettazione moderna sembrano intrecciarsi per darti tutti i confort in una villa d'altri tempi.
Martina sembra già abituata a questo tipo di visione, del resto non è la prima volta che sta qui dai suoi cugini.
Alle nostre spalle arriva una ragazza anch'essa dai capelli rossi e dalla carnagione chiara

"Marti, quanto tempo!"

Si abbracciano forte e quando i suoi occhi cadono su di me, tendo la mano presentandomi ad Annie ed ai suoi genitori che arrivano poco dopo.
Dopo aver scambiato quattro chiacchiere sul viaggio, Annie ci fa fare il tour di tutta la reggia, ci mostra le nostre camere con balcone vista piscina e bagno in camera, ci porta in cucina, nella spa personale, in giardino, impieghiamo più di un'ora solo per girare tutta la villa nella sua maestosità.
Sarà un trauma tornare nel mio microscopico appartamento.

"Ragazze non so se sarete stanche dal viaggio, se volete riposare fare pure altrimenti potete andare a farvi un giro, Lucas può accompagnarvi dove preferite, io devo organizzare la festa per stasera e sarò occupata per farvi compagnia"

Decidiamo di visitare i dintorni della grande città a patto che Annie dopo pranzo si faccia aiutare da noi nei preparativi.

La mattinata passa in fretta, tra qualche giro in centro e sul bagnasciuga della spiaggia meravigliosa dove mi ha portato Martina, che ovviamente, ha abbordato dei surfisti.
Dovevo immaginarlo quando mi ha obbligato a mettere il costume.
Devo ammettere che sono molto belli, fisico scolpito, alti, biondi e abbronzati naturalmente dal sole e dalla salsedine, hanno pressappoco la nostra età e grazie alla loquacità di Martina abbiamo scoperto che stasera saranno anche loro alla festa di Annie

"Ci conosciamo da tanti anni, eravamo agli stessi corsi all'università, poi abbiamo preso strade diverse, ma stasera ci saranno tantissime persone, non mi sorprende ci siano anche i suoi compagni delle elementari, quando decide di festeggiare invita mezza Los Angeles"

Ci racconta Mark. Lui e Jacob, il suo amico, devono laurearsi in interior designer hanno ormai gli ultimi esami e nel tempo libero si dilettano in qualche gara di surf che tra l'altro, è la loro passione da quando erano bambini

"Che ne dite di provarci?"

"Jacob non credo di riuscire a stare in piedi sulla tavola per più di due secondi"

Sono convinta di fare figuracce di prima categoria, Marti invece accetta subito l'invito di Mark, così mi faccio coraggio e porgo la mano a Jacob che mi trascina verso la tavola.
***

Dissetami come pioggiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora