Capitolo 20

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Continua inesorabile a guardare la carrozzeria di quella sua dannata macchina super costosa, non saprei definire il suo comportamento visto che non ha aperto bocca se non per affermare quello che è già ovvio.
È un grosso guaio.
Infila le mani nelle tasche dei suoi pantaloni impeccabilmente eleganti e griffati, piano sposta lo sguardo su di noi che abbiamo le mani ripiegate sul collo per reggerne l'ansia e il fastidio. Decido di spezzare il silenzio con l'ammissione di colpa, ormai il danno è fatto.

"Mi scusi, non ho frenato in tempo. Ovviamente è mia la colpa, mi dica solo come ripagare il danno"

Seria e colpevole le mie parole si dissolvono nell'aria, quando sulle labbra dello scapolo più ricco di San Francisco, nonché proprietario del nuovissimo locale in centro e amico di Manuel, si forma un sorriso beffardo

"Ti assicuro che non è così semplice ripagarlo, dovresti venderti l'auto per farlo"

Rimango impietrita, deglutendo a fatica, non potevo immaginare fosse così stronzo, i soldi danno al cervello questa è una certezza.
Prima ancora che io possa aprir bocca, le labbra di Martina cominciano a muoversi emettendo una voce profonda e decisa

"Lei calcoli il danno, il resto non la riguarda"

Nei suoi occhi padroneggia la sicurezza che la contraddistingue, la sua aria fintamente contrita in cui aleggia un tono di sfida, di offesa che non la sfiora e non avrei potuto dirgli di meglio, scalfire il suo ego da milionario, come se i soldi ti rendano migliore, che le apparenze siano davvero la tua vera essenza.
Il ragazzo di cui non ricordo il nome, si avvicina con passo lento e calibrato

"Dammi il tuo numero e ti invierò il preventivo"

Soffia tra il viso di Martina ad una vicinanza quasi minacciosa.

Strane energie si mescolano, vento di scirocco e tramontana si scontrano in refoli taglienti, ognuno con l'intento di prevalere e non credo che adesso il problema sia più il tamponamento, quanto le opinioni che hanno l'uno sull' altro a divampare nello spazio attorno a noi.
Tutto cambia.
Non sono più protagonista di questo diverbio ma spettatrice dell'astio e provocazione dei due.
Intrecci di sguardi, gesti indisponenti, attrazioni di corpi che vorrebbero allontanarsi ma rimangono inchiodati sul posto a sfidarsi.
Sulle mie labbra compare quasi un sorriso nel vedere l'atteggiamento dispettoso e irriverente di Martina, con la chicca che mastica forma un palloncino che scoppia sonoramente in faccia del bell'uomo, se ne frega di chi sia, di che titolo possa avere, lo provoca e fa bene.
Con la coda dell'occhio noto la portiera lato passeggero della Porsche aprirsi e quando la mia attenzione si riversa nella figura che scende, un brivido percorre il mio corpo.

"Kevin devi perdere ancora altro tempo?!"

Con ancora il telefono all'orecchio e fogli tra le mani richiama l'amico intento nella disputa con Martina.
Sembra non essersi accorto di me, ma non appena rotea gli occhi in mia direzione, soffermandosi sul mio corpo, aleggia una smorfia sul viso, le sue labbra corrucciate e carnose mimano un "Non puoi scappare" che colpisce tutti i miei sensi che aguzzano in sua presenza.
Mi basta solo quello per scaldare il mio basso ventre in un fremito di eccitazione, sono scappata dal suo ufficio e il destino mi fa braccare di nuovo.
Non è possibile.

"No Manuel, risolveremo tutto a cena, le ragazze vengono con noi"

"Cosa?!"

Biascico incredula, non ho intenzione di andare a cena con loro, soprattutto con questo Kevin che mi pare l'egocentrismo in persona. Ho appena fatto non so quanti mila dollari di danno alla sua macchina e ci invita a cena?! Sto sognando.

"Se non fosse un comando potrei anche pensarci"

Irrompe Martina, svegliandomi dal mio torpore, decido di proferire parola perché potrei sembrare un'idiota se sto ancora a fissare tutta la scena sbigottita, ma appena cerco di far vibrare le corde vocali, sento delle grandi mani afferrarmi il braccio, arpionandomi.
Il tocco deciso e ruvido che riconoscerei tra mille, un alito caldo solletica il mio orecchio che si prepara a sentire le sue parole

Dissetami come pioggiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora