Manuel
La guardo mentre dorme beatamente sul divano, le palpebre chiuse in un espressione rilassata e beata, il braccio avvinghiato alla mia spalla per non lasciarmi andare, il respiro regolare e caldo mi sfiora il viso con un refolo dolce. Nuda, senza barriere ai mie occhi che le accarezzano le forme adagiate sopra la stoffa del divano. Mi alzo decidendo di portarla nel suo letto, prima però dovrei capire dove si trova la camera da letto. Lentamente cerco di divincolarmi da lei, non facendola svegliare. Faccio un giro dell'appartamento apro la prima porta.
È il bagno, la vasca è ancora piena di acqua e sul bordo noto una bottiglia di vino dalla quale, manca metà del contenuto. Ora mi è chiaro del perché avesse una voce un po' troppo stridula e lo sguardo offuscato.
Chissà se la decisione di spogliarsi davanti a me così disinibita, sia dovuto all'alcool.
Volevo andarmene, dileguarmi prima possibile da lei che con la sua naturalezza e con una stupida domanda mi ha fatto vacillare, aprendomi a raccontarle uno stralcio dei miei ricordi che fanno ancora male.
Non so perché le ho detto quelle cose, non ho sentito la necessità di nasconderle come spesso succede e non sono riuscito nemmeno ad andarmene lasciandola lì nuda davanti a me.
Sarebbe stato come rifiutare del cibo dopo giorni di digiuno. Finalmente trovo la sua camera, e non potrebbe essere di nessun altro perché profuma di lei ed è impregnata di lei.
È bianca e tortora molto semplice. Sui muri vedo delle foto incorniciate, alcune sono con delle sue amiche ad un concerto, al mare, in discoteca, altre la ritraggono con la sua famiglia in tutte le fasi della sua vita, da quando è nata fino ad adesso. La cosa che accomuna tutte le immagini, è il suo sorriso.
La sua splendida espressione di felicità dalla quale sono dipendente. Sulla scrivania e sulle mensole ci sono alcuni souvenir, cartoline, peluche, perfino una scarpetta da ballo, suppongo di quando era piccolina.
Per un attimo la immagino, spensierata e vivace con quel viso dolce che ha mantenuto tutt'ora.
Tutto attorno a me racconta qualche avvenimento della sua vita. Poi la mia attenzione si rivolge ad una scritta sul muro sopra la testata del letto
"Non essere amati è solo sfortuna: la vera disgrazia è non saper amare"Quella frase mi sbatte in faccia la
verità come uno schiaffo. Racchiude tutto quello che sono, tutto quello che non sono mai riuscito ad essere. Ma mi sorprende leggere queste parole nella stanza di Elide, non mi sembra una ragazza incapace di donare amore. Anche la voglia che ha di conoscermi mi fa capire che non riesce a non farsi trasportare dai sentimenti, me lo ha appena confermato stasera e anche se questa cosa mi preoccupa da un lato, dall'altro mi fa stare bene.
Mi rende stranamente felice.
Se non le avessi imposto una relazione improntata solo sul sesso chissà come si sarebbe comportata, cosa avrebbe voluto da me. Mi ronza in testa questa domanda da quando, quella notte me ne sono andato da casa sua. E' stato difficile alzarsi dal quel letto in piena notte quando accanto a me, la sua schiena nuda mi implorava silenziosa di restare, la sua pelle profumata era come un veleno che mi immobilizzava, ho dovuto combattere con me stesso per trovare quel briciolo di forza per scappare da lei che mi stava imprigionando in un qualcosa che davvero non so più come interpretare, a cui non sono pronto. Non voglio esserlo. Comunque sono certo che lei abbia amato e sappia amare, solo io non riesco a farlo perché davvero non ne sono capace e per questo ci sarà sicuramente un girone dell'inferno ad attendermi.
Vado in cucina, prendo Elide tra le braccia come se fosse una bambina e l'adagio sul suo letto candido.Improvvisamente si sveglia
"Resta qui con me, non scappare"Un flebile sussurro assonnato con la voce impastata, come se stesse parlando nel sonno, le do un bacio sulla fronte
"Perché hai scelto questa frase come capezzale?"
Mi sorride, sicuramente il vino è ancora in circolo e lo so che è in dormiveglia ma la mia curiosità e troppo forte
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Dissetami come pioggia
RomanceSpesso l'amore non è così facile da riconoscere. Alle volte è difficile da accettare, sopratutto in un cuore convinto di non sapere amare. Ma quando pensi sia più facile donare solo il tuo corpo per appagare gli istinti, qualcosa dentro di te si far...