Con Luke la situazione era certamente peggiorata. Lunedì, il giorno dopo la mostra, litigammo ancora, così lui decise di tornarsene subito a casa. Così, su due piedi. Allora io decisi di prolungare la permanenza a Miami, in modo da non essere costretta a vederlo almeno per qualche altra ora. Michael, nonché migliore amico di entrambi, però, decise di farci riappacificare, ottenendo un'ennesima lite.
«Sai a cosa ho pensato?»
Mi rivolsi a Mike, quando uscì dalla doccia e mi raggiunse in camera.
«Che potresti invitare i tuoi amici qui, quelli che vivono con te dico. Dato che Penny resta con me a farmi compagnia perché non invitare anche loro?»
«E aspetta, perché eri nella mia doccia?»«Mi sentivo molto sudato allora ho pensato "hey, perché non ti fai una bella doccia nel bagno della tua cara amica Ariana?" e così mentre mi raccontavi del tuo week-end romantico col mio migliore amico mi sono fatto una doccia.»
«Mike, non mi hai risposto.»
«Già.»
«E quindi qual'è il tuo parere in merito alla mia idea..?»
«Credo fermamente che sia una totale assurdità. Sì» disse convinto, alzando il capo per guardarmi
«Sincero da parte tua, ma perché non vuoi? ti prego, mi piacerebbe conoscerli!»
«Intanto io non vivo ancora con loro, mi trasferirò tra non molto, e poi sono dei pettegoli. Non voglio che si immischino-»
Il labruccio funzionava sempre, con Mike come con Luke.
«Okay, va bene. Ma non dire che non sei stata avvisata.»
--«Che ci fai qua?»
Quasi spalancai la bocca quando trovai Luke dietro la porta di casa insieme ad altri due ragazzi
«Sono venuto solo ad accompagnare loro due e parlare un momento con Michael, stai tranquilla.»
Strinsi la mano ai due ragazzi prensentandomi mentre lui e Michael si appartarono cominciando a bisbigliare qualcosa.
Circa dieci minuti dopo io, Penny e i ragazzi decidemmo di ordinare le pizze. Mike era riuscito a convincere Luke a rimanere a cena, sebbene quest'ultimo non fosse troppo d'accordo.
Mi raccontarono di loro fin dopo cena. Mi piaceva ascoltare, mi è sempre piaciuto e stavo prendendo interesse a quello che stava raccontando Ashton sulle loro vite, sulla loro amicizia. Li guardavo quasi affascinata da quanto li univa. In più di cinque anni di amicizia con Mike non ero mai riuscita a conoscere quei ragazzi, eppure mi sembrava che fossero amici da molto. È che io avevo il mio gruppo di amiche, lui aveva il suo gruppo di amici. Noi ci frequentavamo moltissimo, ma senza interferire o quant'altro nelle amicizie dell'altro. Era così e basta.
«Adesso però parla tu. Dove sei nata di preciso?» aggiunse Calum al suo piccolo discorso
«Oh, certo, ma non dovete ridere. Sono nata a Melbourne, durante il viaggio di nozze dei miei.»
Stavo per cominciare a ridere, lo facevo ogni volta che lo raccontavo a qualcuno. Mi faceva strana, soprattutto perché mi sarei dovuta sentire in colpa per aver rovinato il viaggio, e non mi sentivo affatto in colpa.
«Wow, un'altra australiana!» scherzò Ashton, intento a portare via i cartoni delle pizze
«Sì, ma non in un ospedale. Si sono rotte le acque di mia madre nella all dell'hotel e ha dovuto partorire nell'infermeria. C'era troppo poco tempo per trasferirsi in ospedale.»
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Unpredictable » [LH,AG]
Фанфик«Mi ha insegnato chi sono; lui è stato l'eccezione. La prova che due corpi possono fondersi in un'unica anima, che viaggiare in due rende la meta meno lontana e più raggiungibile, che non sempre la vittima è chi abbiamo la certezza che sia. E che n...