Capitolo 42

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Con "sparklers" intendo le lucine nella foto↑
le amo. Non sapevo come altro chiamarle.😂
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11:45PM.
La mia famiglia era relativamente al completo in occasione del nuovo anno;
i miei genitori, mia sorella, persino i miei nonni, e i genitori di Luke insieme ai suoi nonni.
Quattro generazioni della medesima famiglia sedevano attorno allo stesso tavolo in attesa della mezzanotte, con l'assoluta convinzione di aver chiarito anche l'ultima determinante piccolezza.
Mancavano solamente mio fratello ed Ashley. Fosse stato per lei avrebbero cenato con noi, ma Frankie scartò categoricamente l'idea di trascorrere la serata circondato da Hemmings di ogni età, sebbene non avesse alcun problema con loro salvo che con Luke. La madre di Luke continuava a farmi domande riguardo la scuola e la facoltà che avevo scelto, ne faceva sia a me che a suo figlio ed entrambi rispondevamo tranquillamente. Interrompendo sua madre, Ben rivolse a me e a suo fratello la domanda meno ovvia e più indiscreta che qualcuno potesse fare nell'arco di tutta la serata. «Questa mattina, sul comodino di Luke, ho visto una cosa. Voi due sapete a cosa mi riferisco, Luke ce l'ha proprio adesso appesa al collo. Vorreste dirci qualcosa, ora che siamo riuniti?»
Il suo sorrisetto dava a credere che fosse contento, eppure percepivo quel qualcosa che rendeva le sue parole sarcastiche e prevenute. Di scatto guardai Luke scettica, che portò una mano sul suo petto e toccò la fede attraverso la camicia. Balbettò qualcosa che potesse smentire ciò che aveva detto suo fratello maggiore, ma sua madre che occupava il posto alla sua destra, curiosa spostò il colletto della camicia e guardò per qualche secondo. Portò una mano davanti alla bocca e tirò la catenina, prima completamente nascosta dal colletto, fuori dalla camicia, provocando la medesima sua reazione a catena. Darla, seduta alla mia sinistra, prese la mia mano che fino a quel momento era stata nascosta e sorrise. Mi voltai verso Luke e lo guardai per tutto il tempo che potetti, come se, metaforicamente, guardandolo riuscissi a scappare dalla situazione imbarazzante nel quale mi trovavo. Come se trovassi protezione in un unico semplice sguardo. Quando se ne accorse si tolse la catenina dal collo e indossò l'anello. Prese l'altra mia mano e la strinse, si alzò, di conseguenza lo feci anch'io. Si avvicinò più a me, cingendo con un braccio il mio fianco e dopo aver sospirato alzò la testa e guardò i miei genitori. «Non me la sento di scusarmi per aver nascosto alla mia famiglia tutto questo perché è stato necessario farlo, vorrei solo ringraziare i miei suoceri per aver messo al mondo quella che adesso è la mia donna. Così testarda, infinitamente sarcastica e leggermente fuori di testa, ma sapete cosa? Lei è come il sole in pieno inverno, la luna in piena notte e il battito per un cuore come il mio. Tanto necessaria e tanto bella.»[...]

Un minuto prima di mezzanotte uscimmo fuori in giardino con delle sparklers. Le adoravo. Aveva nevicato; le strade e i vialetti erano totalmente innevate, ma nel cielo ogni stella era perfettamente visibile, nessuna nuvola copriva più la loro luce.
A mezzanotte precisa i fuochi d'artificio coprivano a malapena le urla provenienti dai giardini di quasi tutto il quartiere.

«Cominciamo questo 2014 insieme?», «Questo e i prossimi.»

Unpredictable » [LH,AG]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora