Ci volle un po' di tempo prima di poterci stabilire definitivamente a Newcastle, ma quando tutto fu pronto, capii che ne valeva realmente la pena. Era tutto come doveva essere; l'inizio di una nuova vita organizzato nei minimi dettagli. E ancora una volta Luke come insegnante. Sembrava che la facesse apposta. Speravo con tutto il cuore che avesse preso sul serio la faccenda e avesse dimenticato il passato, difatti così sembrava, finché non mi parlò ancora dello psicologo che mi seguiva. «Abbiamo già parlato di questo, non tornerò più dallo psicologo. Non mi serve.» Dissi seria, intenta a prepararmi per il mio primo giorno di scuola. «Dio, Ariana!» bofonchiò Luke, prendendo un breve respiro «come sei testarda! il vecchio dottore che ti seguiva ti ha consigliato di continuare con le sedute qui, visto che adesso non hai nemmeno le tue amiche con cui sfogarti. Questo aiuto ti serve più che mai!» insistette, e fu così che mi convinse, come sempre. In realtà sapevo che aveva ragione e avrei dovuto continuare, ma il mio orgoglio mi tratteneva dall'ammetterlo. «Okay, lo farò, ma smettiamo di parlarne. È... strano.» Luke si voltò verso di me sfoggiando un sorriso enorme, «Okay» balbettò, trattenendo a stento l'entusiasmo. «Come mai sei così contento?», «Perché sento che per una volta nella mia vita tutto va bene, e adesso anche l'ultimo dettaglio che ci lega al passato sta per risolversi.» disse, per poi abbracciarmi «Andiamo, ti accompagno.»
Nei miei corsi conobbi un ragazzo, Jamie, disposto a farmi da guida in giro per la scuola, in quanto appunto frequentava i miei stessi corsi. L'edificio non era grande quanto il mio vecchio college, ma per me, che al momento avevo lo stesso ruolo di una matricola, era molto molto grande e complesso da ricordare. Jamie si era persino offerto di aiutarmi con il programma di studio per i primi giorni, il che stava a dire che sarebbe dovuto venire a casa mia. Era ora di pranzo quando uscimmo da scuola, io credevo che Luke non fosse in casa, così avrei pranzato insieme a Jamie. Eppure, mentre chiudevo la porta, vidi Luke intento ad apparecchiare la tavola. Lui guardò Jamie, poi riguardò me, e dopo alcuni secondi ci salutò. Mostrai al ragazzo il bagno, e non appena ci si chiuse dentro, Luke cominciò con le domande. «Chi è quello?» mormorò vicino a me, «fa parte dei miei corsi e mi sta aiutando ad organizzarmi lo studio durante questi primi giorni. Non ti da fastidio che sia qui vero?», «no -arricciò il naso- ma volevo pranzare con te!», «non sapevo che fossi in casa, scusa!», «va bene, non fa niente, pranzerà con noi.» Concluse, io sorrisi e lo ringraziai con un bacio. «È carino questo appartamento, è... luminoso», si complimentò Jamie, guardandosi attorno, dopo spostò lo sguardo verso Luke ed allungò la mano verso di lui. «Piacere di conoscerti, mi chiamo Jamie Smith, frequento i corsi di Ariana.» Non appena Jamie si presentò Luke cambiò espressione. Diventò pallido e degludì in fretta. «Luke è tutto apposto?», «Si, si, sto bene. Io sono Luke, il ragazzo di Ariana.» continuò il biondo, schiarendosi poi la voce, mentre gli riempivo un bicchiere d'acqua.
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«Allora io vado. Ci vediamo in caffetteria domani?» domandò Jamie, intento a riporre i suoi libri nel suo zaino. «Se non ti dispiace preferirei stare qui. In caffetteria c'è sempre così tanta confusione, ed io sono già abbastanza confusa..» ci pensò in silenzio per qualche istante e poi, anche se non sembrava tanto consenziente, accettò. «Sì, hai ragione. Va bene allora a domani.» Mi salutò baciandomi entrambe le guance ed andò via.
In realtà preferivo restare a casa in modo da far stare tranquillo Luke e non farlo ingelosire. Faceva stare tranquilla anche me.
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Unpredictable » [LH,AG]
Fanfic«Mi ha insegnato chi sono; lui è stato l'eccezione. La prova che due corpi possono fondersi in un'unica anima, che viaggiare in due rende la meta meno lontana e più raggiungibile, che non sempre la vittima è chi abbiamo la certezza che sia. E che n...