Corrugai la fronte e cercai di avvicinarmi. Che senso aveva azzuffarsi ad una festa?
Mi feci spazio e riuscì a notare il sopracciglio di Ashton sanguinare. Billy si stava allotanando da lui, così come alcune persone.«Fa’ qualcosa, idiota!»
Gridai al migliore amico di Billy, ma evidentemente era troppo ubriaco per capirmi. Stava ridendo da quando eravamo arrivati. Riportai Billy accanto a me tirandolo da un braccio.
«Siete impazziti?»
Non rispose. Si guardarono fino a che non furono troppo lontani per farlo.
«Chi ha cominciato?»
Dissi più calma, eravamo rimasti solo io ed Ashton. Lui continuava a stare zitto.
«Chi ha cominciato?»
Ripetei a voce più alta, Ashton si girò, stava per andarsene. Afferrai la manica della sua giacca, sbuffò alzando gli occhi al cielo.
«Lui, davvero.»
Per un attimo credetti che stesse mentendo, ma pensandoci c’era della logica. Billy era ubriaco, Ashton no infatti era per fatti suoi con il suo gruppo. Sinceramente non me la sarei aspettata, o almeno non da Billy.
«E perché?»
«Tu.»
«Che ho fatto?»
«Non gli piace che te la faccia con me.»
«Vuoi vedere che adesso è colpa mia?»
«Oh tranquilla, da domani saremo tre sconosciuti.»
Intervenne, sarcastico. Si stava creando confusione, le voci si sovrapponevano, non mi lasciava parlare, dovevo farlo stare zitto.
«Okay, me ne vado.»
Alzai le mani in segno di resa e gli voltai le spalle cominciando a pestare i tacchi rumorosi sull'asfalto. Restò a guardare, ma non disse niente. Ero già a metà strada quando mi sentì chiamare dalla voce stridula del ragazzo riccio.
Mi corse dietro fino a raggiungermi.«Come dovresti andartene?» ridacchiò
«Be’ io.. a piedi, come se no?»
Dissi ovvia, ma speravo che qualcuno venisse a salvarmi da quell’assurda situazione.
I ragazzi sobri erano andati tutti via ad un certo orario lasciando lì solo gli ubriachi che non potevano spostarsi, logicamente. Perciò non avevo scelta.Certo che l’altruismo proprio.
«Comunque la cosa non ti riguarda dato che hai detto che-»
«Sta’ zitta» mi interruppe mentre si sfilava la giacca, sembrava convinto di quello che faceva «andiamo» me la poggiò sulle spalle. Era davvero enorme, non esagero.
«Andiamo?»
«Sì, andiamo a casa» sentenziò
«Hai presente cosa succede se torno a casa alle quattro di mattina? Mia madre mi aspetta quasi sempre sul divano, ed anche se si addormenta fidati che rom-»
«Stai da me.»
Lo guardai, valutando se accettare o meno.
«Tornerai a casa intatta, promesso. Sono uno innoquo io.»
«Ti credo poco, scusami. Comunque, ti ringrazio. Mi risparmierai non so nemmeno cosa, sono in debito.»
«Figurati.»
---Forse dovrei inviare un messaggio a mia sorella, non credo che quando lei alla mia età diceva "dormo da Francie" intendesse davvero la sua amica..
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Unpredictable » [LH,AG]
Фанфик«Mi ha insegnato chi sono; lui è stato l'eccezione. La prova che due corpi possono fondersi in un'unica anima, che viaggiare in due rende la meta meno lontana e più raggiungibile, che non sempre la vittima è chi abbiamo la certezza che sia. E che n...