CAPITOLO 31

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"This time I'm ready to run
wherever you are is the place I belong
cause I wanna be free
and I wanna be yours"

~

Harry's POV

Da quando i ragazzi hanno lasciato casa mia non faccio altro che pensare alle parole di Eleanor. So che ha ragione. Ma ho troppa paura per prendere una decisione adesso, però dall'altra parte ho troppo bisogno di sentirla ancora una volta, di sentire la sua voce.

Cosa ho di sbagliato?

A maggior ragione adesso che ho capito che lei c'è ancora dovrei allontanarmi e continuare a rimanere nell'oscurità e invece che voglio fare?
La voglio chiamare?

Purtroppo però i miei pensieri non sono collegati al mio corpo e prima che io possa rendermene conto sento il telefono dall'altra parte cominciare a squillare. Quando finalmente torno cosciente delle mie azioni mi accingo a chiudere la chiamata prima che lei possa rispondere, ma mi batte sul tempo, accettando la chiamata.

"Pronto" dice in italiano.

Sento il mio cuore battere velocemente, sento di nuovo il sangue tornare a circolare nelle vene, come se fosse stato stagnante fino a questo momento. Non so cosa diamine sto facendo e non so perché io lo stia facendo.

"Pronto" dice di nuovo non sentendo nessuna risposta da parte mia.

"Sis" dico finalmente.

"Harry?" chiede riconoscendo la mia voce.

"Si, sono io" dico con un filo di voce.

"Hai cambiato numero. Per questo non riuscivo a contattarti" conferma l'ovvio.

"Si, qualche mese fa -rispondo in imbarazzo- comunque ho chiamato perché mi sembrava giusto ringraziarti per il regalo che mi hai spedito. È stato un gesto gentile da parte tua" dico tenendo a bada quello che realmente vorrei dire.

Ovvero che mi è mancata.
Che la sua voce, anche se dal telefono, sta ricucendo la mia anima che era ridotta in brandelli.

"Non c'è di che. Ho pensato che sarebbe stato un gesto carino ed era anche l'unico modo per farti capire che ci sono ancora, che non ti ho scordato, Harry" dice abbassando la voce come se avesse paura di rivelare i suoi sentimenti.

"L'ho trovato davvero dolce da parte tua" dico semplicemente.

"È tutto qua Harry? Mi hai chiamata solo per ringraziarmi quindi?" chiede, con più voce adesso.

"Si, solo per questo" confermo cercando di essere indifferente.

"Perché sei scomparso? Perché non mi hai dato modo di spiegare e di parlare?"

"Perché non c'era nulla in più da dire"

"Sei scappato al primo problema"

"Non riguarda la litigata e lo sai" dico.

"E allora qual è il problema Harry? Lo sai benissimo che non ho mai pensato realmente che tu fossi uno stupido materialista, ero nervosa e mentre litigavamo ho detto cose che non penso davvero. E pensare che tu possa crederci mi ferisce" dice con la voce spezzata.

"Non piangere" l'avviso, avendo paura che questo possa causare una qualche sorta di cedimento da parte mia.

Non posso sopportare di sentirla così e pensare che sta così male a causa mia.
Non riesco ad accettare che sia io a far stare male la persona che amo e vorrei difendere da chiunque.
Sono io che gli arreco dolore.

"Come faccio a non piangere Harry? Sono passati 3 mesi e 15 giorni dall'ultima volta che sono riuscita a parlarti. E dopo tutto questo tempo mi chiami, dicendomi che hai cambiato apposta il numero per non farti rintracciare, che volontariamente mi hai ignorata per tutto questo tempo. Penso di meritarmi una spiegazione. Penso davvero di averne bisogno" nella sua voce sento un tono implorante e vorrei essere li ad asciugarle le lacrime e dirle che è tutto apposto.

Vorrei dirle che il suo ragazzo è solo uno stupidissimo fifone e che adesso però sono qui per lei.

Perché la amo.
Dio se la amo.

Amo ogni cosa di lei, del suo carattere. La amo dalla punta dei capelli a quella dei piedi.

Non c'è una cosa di lei che non amo.

"Non possiamo stare insieme. Non siamo fatti per stare insieme" dico invece.

"Tutto qua?"

"Non penso ci sia altro da aggiungere" concludo.

"Va bene Harry -e posso sentirla piangere adesso- ancora auguri. Appena concludiamo la chiamata cancellerò il tuo numero così non dovrai cambiarlo un'altra volta"

"Non c'è bisogno che lo cancelli, altrimenti ti avrei chiamata con lo sconosciuto" dico, omettendo che voglio che lo conservi e che mi chiami tutte le volte che ne ha bisogno.

"Comunque spero tu possa essere felice della decisione che hai preso" dice concludendo la chiamata senza darmi la possibilità di rispondere.

Felice?

Sono lontano un miglio dall'essere felice. Senza te non riesco più a vedere la luce del giorno.

Silvia's POV

Chiudo la chiamata scoppiando in lacrime. Perché deve farmi questo? Non poteva semplicemente continuare ad ignorarmi come ha fatto fino ad ora? Invece di chiamarmi e darmi false speranze? Prima ancora di collegare il cervello alle azioni cancello il numero con il quale ha chiamato dalle chiamate in entrata sul mio iphone e lo lancio dall'altra parte del mio letto. Entro sotto il piumone lasciando che mi copra la faccia e comincio a piangere senza freni. Finalmente riesco a liberare tutto quello che ho dentro. Finalmente riesco a far uscire tutto il dolore che mi ero obbligata a tenere dentro e a celare a chiunque.

Finalmente riesco a piangere.

Ed è piangendo che mi addormento, abbracciata ad un cuscino, che vorrei potesse essere Harry.

Half A HeartDove le storie prendono vita. Scoprilo ora