"So let's build the brigde
From your side to mine
I'll be the one to cross over
Just tell me it's not the end of the line"~
Harry's POV
Mi manca.
Ogni minima cosa di lei, anche quella più irritante ed insignificante, mi manca. Ma farle credere che lei fosse sbagliata e che questa storia ci avrebbe solo fatto perdere tempo, era l'unica cosa da fare.
Quando è partita da Los Angeles ho capito che nonostante tutto non avrei mai potuto difenderla abbastanza. Non avrei mai potuto darle quello che realmente merita e di cui ha bisogno.
Non posso chiederle in eterno di aspettarmi, non posso chiederle di stare costantemente con me su un aereo e di mettere da parte le sue ambizioni. Perché non vorrei mai che lei rinunciasse a qualsiasi cosa per me.
Ma se solo gli avessi fatto presente tutto questo, testarda com'è, non avrebbe mai accettato la cosa. Avrebbe lottato, come vorrei io, avrebbe smosso mari e monti per farmi cambiare idea.
Perciò far perdere le mie tracce è stata la cosa più efficiente da fare.
Non ho la forza di fare nulla, tutto quello che circola nella mia testa sono solo i mille momenti che abbiamo passato insieme.
Sono tutte le piccole cose che ci hanno resi quello che siamo.
O forse dovrei dire quello che eravamo.
"Ti amerò sempre.
Amerò ogni cosa di te, per tutti i giorni della mia vita.
E mi dispiace di averti fatto credere che la colpa sia tua, che tu non sia quella giusta. Mi dispiace averti convinto di ciò.
Ma soprattutto mi dispiace che tu possa credere che tutto quello detto precedentemente possa essere falso.
Vorrei poterti avere ancora tra le mie braccia, dirti quanto sei bella, che buon profumo che fai. Ma invece ho capito che, per il tuo bene, avrei dovuto semplicemente lasciarti andare. Perché meriti di più. Meriti di avere una vita normale e serena. Di poter progettare una famiglia e potertela godere in santa pace. Meriti una persona presente e che ti possa amare. Ma mai nessuno ti amerà come saprei amarti io. E vorrei strapparmi il cuore e darlo in pasto ai cani, e spero di scontare la mia pena all'inferno per tutto il dolore che so di averti arrecato. Ma, amore mio, un giorno forse, quando sarò un ricordo lontano, a cui penserai con un sorriso, mi ringrazierai. E ricorda che comunque andranno le cose, io sarò tuo per sempre.
Ti amo."Sono stato sul punto di spedire queste parole mille volte.
Sono andato davanti la buca della posta, me la sono rigirata tra le mani, ma poi sono ritornato dentro senza averla imbucata.
Avrei voluto che la ricevessi, ma avrebbe solo complicato le cose e avresti scoperto quanto meschino sono stato, nel non essere riuscito a dirti la verità. Avresti capito che, alla fine, quello ad avere paura sono stato io.
L'unico che ti ha sempre chiesto di affidarti completamente a me.Sono passati 3 mesi, 4 giorni, 10 ore e 47 minuti dall'ultima volta in cui ho sentito il tuo profumo.
Sono passati 3 mesi, 4 giorni, 10 ore e 48 minuti dall'ultima volta che ti ho sfiorato il viso mentre dormivi.
Sono passati 3 mesi, 4 giorni, 10 ore e 49 minuti dall'ultima volta che abbiamo fatto l'amore.
Sono passati 3 mesi, 4 giorni, 10 ore e 50 minuti.
Che darei per poterti tenere tra le braccia ancora una volta. Mi metterei in ginocchio, tenendo le tue mani tra le mie, implorando il tuo perdono.
"Amico, quando pensi che sia il momento, mi spieghi cosa diamine ti succede" dice Louis entrando in camera mia e sbattendosi la porta alle spalle.
"Non ho alcun problema" dico con tono di sufficienza.
"Harry, ti conosco da quasi 5 anni, abbiamo passato ore ed ore insieme, pensi seriamente che io mi beva le tue bugie?" risponde ovvio.
"Non mi va di parlarne comunque" replico seccato volendo tagliare il discorso.
"E invece -dice mettendosi esattamente di fronte a me e obbligandomi ad alzarmi- mi dici cosa succede, sputa il rospo" conclude dandomi una pacca sulla spalla per farmi coraggio.
"Sis, mi manca" dico, dando voce ai miei pensieri e continuando con la tiritera che sente ormai da 3 mesi, 4 giorni e 11 ore.
"Sai benissimo come la penso a riguardo. Sei un coglione. Un immenso, gigantesco coglione. Ti sei lasciato scappare una ragazza che ti ama e ti necessita più dell'aria che respira, impuntandoti su una sciocchezza che ha detto in un attimo di rabbia! Se ti manca così tanto non capisco cosa aspetti ad andartela a riprendere. Ha sbagliato, ha detto una cavolata, siamo umani Harry, capita a chiunque. Quante volte io e te e i ragazzi abbiamo litigato, dicendo cose che realmente non pensiamo? Ma resterete comunque i miei fratelli. Smettila di fare l'orgoglioso e vattela a riprendere finché sei in tempo" mi dice sinceramente.
"Anche volendo è ormai troppo tardi" dico, tristemente.
"Non è mai troppo tardi per fare la cosa giusta"
"Vorrei poterla pensare così" dico più a me stesso che a Louis.
"Davvero, hai preso una scelta affrettata basata su una questione infondata"
Forse è il caso che almeno a lui io dica la verità. Forse è il caso che io la smetta di nascondermi dietro a un dito e gli dica il vero motivo, ma so per certo che questo lo farà andare su tutte le furie, perché nessuno meglio di lui e Liam possono capirmi.
Ma ha ragione, sono un coglione.
"Quella litigata è stata solo un pretesto" dico tutto d'un fiato aspettando la sua prossima domanda.
"Che significa che è stato tutto un pretesto?" chiede con un espressione confusa in viso.
"Quello che hai sentito" cerco di temporeggiare.
"Potresti cortesemente spiegare?" dice palesando il suo nervosismo.
"La litigata è stata solo un pretesto. Voglio che lei viva una vita serena e io non posso garantirgliela. Voglio che segua i suoi sogni e le sue ambizioni e seguirmi ovunque non glielo permette e io non mi sento di vietarle questo, non voglio intralciare la sua strada. Per questo ho preso il pretesto della litigata, per allontanarmi da lei e sparire"
"Sei un coglione" dice alzandosi e smuovendo le mani come a dire "te l'avevo detto".
"Penso sia la decima volta che tu me lo dica, ma me lo merito, forse" dico onestamente.
"Forse? Lo sei davvero Harry. Cioè, tu, per non so quanto tempo, mi hai preso in giro dicendomi che il motivo era quella litigata?" chiede infervorandosi.
"3 mesi, 4 giorni, 11 ore e 10 minuti" dico sussurrando.
"Cosa?" chiede, non avendo sicuramente decifrato quello che ho detto.
"Niente niente, comunque si" dico abbassando lo sguardo.
"Io non so davvero che cosa ci fai ancora seduto su questo divano e non capisco perché tu non sia sul primo fottuto aereo per raggiungerla" comincia a muovere la mani e ad indicarmi nervosamente.
"Te l'ho già detto perché" dico esausto.
"Non la trovo una motivazione abbastanza valida per terminare una storia come la vostra" risponde fulminandomi con quei suoi occhi blu.
"Il fatto che tu sia nella stessa situazione ed a te sta andando bene, non significa che necessariamente debba andare bene anche a me. Non lo sarà per te, ma per me è una motivazione valida"
O forse lo era.
Perché adesso non so più cosa penso.
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Half A Heart
FanfictionSequel di Don't Let Me Go. Abbiamo lasciato i protagonisti con una promessa d'amore: quella di amarsi nonostante tutto. Sissi felice di vivere finalmente il sogno che per tante notti l'ha accompagnata, nonostante abbia paura di allontanarsi da Har...