CAPITOLO 7

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Silvia's POV

Gli ultimi giorni in cui Harry rimase da me passarono velocissimi.

Uscimmo un paio di volte, cercando di non dare troppo nell'occhio e di bere una birra in tranquillità.

Girammo diverse città e ci dilettammo nel fare i turisti, anche se la maggior parte dei posti io li avevo già visti, ma trovavo divertente rispondere alle mille domande che Harry mi poneva. Vedevo che si innamorava della mia terra, che gli piaceva tutto ed ero felicissima di questo, perché abbiamo davvero tanto da far vedere.

Conobbe anche dei miei amici e ne fui contentissima. In pochi sapevano, ovviamente, della mia storia con lui, considerato che non si interessavano ai tabloid inglesi. Ma ne restarono comunque contenti e affascinati.

Una delle ultime sere in cui lui era da me, parlammo del mio imminente 21esimo compleanno.

Non avevo la benché minima idea di come l'avrei potuto passare, ma sicuramente sapevo che volevo passarlo accanto ad Harry.

E inconsciamente esaudì il mio desiderio.
Mi chiese di andare a Londra da lui.

Sarebbe stato impegnato nell'incisione di alcune canzoni per l'uscita dell'album, ma sarebbero stati in pausa dal tour per qualche giorno, quindi avrebbe trovato tempo per me.

Sono emozionata all'idea di tornare a Londra, nel posto in cui ho trovato la felicità. Nonostante non sia passato tantissimo tempo da quando sono tornata a casa, mi manca terribilmente tutto di quella città. Sarei potuta stare solo qualche giorno, perché a breve avevo diversi esami e volevo davvero riuscire a passarli tutti. E inoltre sarei dovuta andare a Los Angeles con mia sorella verso la fine di novembre, così come Harry aveva promesso ad entrambe.

Perciò quando mi ritrovai davanti il gate dell'imbarco, pronta a risalire su un aereo che mi portava a Londra, il mio cuore cominciò a battere all'impazzata.

Avevo combattuto tanto per riuscire a pagarmi i biglietti dell'aereo, considerato che Harry aveva proposto di regalarmeli, ma rifiutai categoricamente, conscia del fatto che comunque avrebbe organizzato qualcosa per festeggiare e non volevo approfittare della sua posizione.

Oltrepassai le porte dell'aereo e andai verso il mio posto prenotato nell'economica. Mi sedetti e cominciai a contare le ore che mi separavano da Harry.

Non ebbi il tempo di cominciare che caddi in un sonno profondo.

Quando riaprì gli occhi eravamo pronti per l'atterraggio. Nel giro di una quindicina di minuti toccammo il suolo inglese e riuscendo a prendere il mio trolley da sopra la mia sedia, cominciai a scendere la scala, notando giusto di fronte a me una macchina con i vetri oscurati. Notai un uomo uscire dal lato di guida della macchina e si avvicinò a me chiedendomi se fossi Miss Silvia.

Annuì semplicemente e mi liberò dal peso del mio trolley, facendomi cenno di entrare dietro. Lo osservai con lo sguardo e quando lo vidi aprire il baule della macchina per infilarci dentro il mio trolley, mi decisi a camminare e ad entrare nell'auto.

Aprì la portiera e prima di entrare gettai la mia borsa dentro. Quando finalmente entrai, sentì due possenti braccia prendermi dalla vita e stringermi.

Cominciai a ridere sentendo la miriade di baci che mi stava lasciando sulla spalla e sul collo.

"Finalmente" disse non fermando l'assalto.

Mi girai di scatto lanciandogli le braccia al collo e assalendolo a mia volta.

Sentì la macchina partire e mi accucciai tra le sue braccia.

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