"Maybe it's not about the happy ending, maybe it's all about the story"
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Harry's POV
Senza rendermene conto mi ritrovo a correre verso l'esterno dell'edificio.
So che mi ha visto, ne sono certo, ma non posso rischiare di cedere. Ho preso una decisione parecchio tempo fa e nel bene o nel male devo portarla avanti, senza ripensamenti.
Perciò, quando raggiungo finalmente l'esterno, tiro un sospiro di sollievo per essere riuscito a svignarmela senza farle rendere conto, che fossi realmente la dentro per lei.
Non sarei mai potuto mancare ad un evento così importante per lei, per la sua vita e per la sua carriera. A prescindere da come stanno le cose tra di noi, era importante che ci fossi e non me la sarei persa per nulla al mondo.
L'emozione che ho provato nel vederla così felice è stata enorme, ma soprattutto è riuscita a laurearsi e a rispettare i tempi che si era posta per tornare da me, a Londra, il prima possibile. E io invece sto correndo lontano da lei, sto uscendo da questo palazzo per allontanarmi. Mentre lei, ha sempre fatto il possibile per restarmi accanto e venirmi incontro.
Quando sono diventato così?
Da quando ho paura di un sentimento puro e bello come l'amore?
L'ho sempre cercato e bramato tanto, perché adesso ne sono così spaventato?Sistemo gli occhiali da sole e il cappellino sulla testa e mi dirigo a passo spedito verso la macchina, che avevo lasciato parcheggiata da qualche parte, di fronte la struttura universitaria. Entro dentro e mi siedo, dando modo ai miei pensieri di tornare ognuno al proprio posto. Sapevo che questa era una decisione azzardata e che sarei potuto andare incontro a qualche intoppo del genere, ma dopo tutti questi mesi, poterla finalmente rivedere, anche se da lontano, ha fatto si che ne valesse la pena.
Era bellissima come sempre, con quel vestito semplice nero che la fasciava perfettamente, le scarpe con il tacco e i capelli legati in una lunga treccia bionda. È parecchio più magra rispetto all'ultima volta che l'ho vista e inconsciamente non posso far altro che maledirmi, consapevole che possa esserne io la colpa. Ma non ha comunque perso la sua naturale bellezza, quella che mi ha stregato la prima volta, in quella caffetteria a Carnaby Street e quella di cui mi innamoro tuttora ogni giorno.
Quando i suoi occhi si sono incrociati e scontrati con i miei, in quella millesima frazione di secondo, ho sentito il sangue dentro le vene bollire. Mi sono sentito avvampare, come se fossi stato nudo di fronte a tutte quelle persone, che di me non se ne stavano nemmeno curando.
Ma lei con quel semplice posare i suoi occhi su di me, mi ha curato.
Ha curato tutte le ferite del mio cuore, che io stesso mi sono provocato.
Ha curato tutto il dolore che ho accumulato in questi lunghi ed infiniti mesi lontano da lei, mesi che sono sembrati secoli.
Ha fatto sparire le nottate insonni, perse a scrivere canzoni su quanto fosse bella, su quanto la amo, su quanto mi manca.
Nottate perse a far uscire tutto quello che non mi permette di pensare coerentemente a nulla. Tutto ciò che blocca il flusso dei miei pensieri razionali e non mi permette di fare altro se non pensare a lei.
Tutto ciò che ho sempre desiderato dirle, urlare al mondo, ma che per vigliaccheria, non sono mai riuscito a fare.
"Wishing you were here tonight.
Saying that you love that I got hazel eyes and honestly I won't catch up on sleep tonight I've been looking at London lights and missing you"
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Half A Heart
FanfictionSequel di Don't Let Me Go. Abbiamo lasciato i protagonisti con una promessa d'amore: quella di amarsi nonostante tutto. Sissi felice di vivere finalmente il sogno che per tante notti l'ha accompagnata, nonostante abbia paura di allontanarsi da Har...