CAPITOLO 35

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"Sometimes home isn't four walls, it's two eyes and a heartbeat"

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Harry's POV

In questi giorni trovo pace e tranquillità solo mentre scrivo qualche canzone, sembra essere il mio momento catartico, quindi ne approfitto e passo forse più del dovuto chiuso in casa a buttare giù parole, che probabilmente nessuno sentirà mai.

Scarabocchio qualche altra parola sulla moleskine che mi ha regalato Sis e quando poggio la penna per rimettermi a suonare, vengo interrotto dal suono del campanello, che arriva come un fulmine a ciel sereno, distruggendo quella tranquillità e quella pace che mi ero creato. Poggio la chitarra sul letto e mi avvio cercando di immaginare chi possa essere. Quando apro la porta vedo entrare Zayn, tutto sorridente, con un nuovo taglio di capelli.

"Dove sono finiti i tuoi capelli amico?" chiedo scherzando.

"Volevo cambiare" dice avviandosi verso il divano e sedendosi, cominciando a non curarsi della mia presenza.

"C'è qualcosa in particolare che ti spinge da queste parti?" chiedo.

"Nulla in particolare, sono pronto per stasera e non avevo nulla da fare, così sono passato, disturbo?" replica.

Avevo quasi scordato dell'uscita di stasera.

"Certo che no, stavo solo scrivendo qualche canzone"

"Una delle mille canzoni strappa lacrime che hai scritto negli ultimi mesi?" mi beffeggia.

"Qualcosa del genere" rispondo portando la mano dietro la nuca e grattandola, in imbarazzo.

"Penso che ti faccia seriamente bene uscire stasera, sei chiuso qua dentro da così tanto tempo" dice e constato quanta verità ci sia nelle sue parole.

"Va bene, dammi il tempo di fare una doccia e mettere qualcosa di pulito" dico dirigendomi verso il bagno e pensando che l'unica cosa, o per meglio dire persona, che potrebbe farmi stare meglio è Sis.

Quando esco sono pulito e profumato ed indosso un paio di jeans con i miei stivaletti neri e una camicia color panna sbottonata fino a far vedere la farfalla sul petto, con una collana.

"Sono pronto" dico prendendo il mio giubbotto marrone appeso all'attaccapanni all'ingresso.

"Anche io" dice Zayn alzandosi dal divano e affiancandomi.

Usciamo da casa e ci dirigiamo verso la macchina di Zayn parcheggiata fuori.

"Sai dove siamo diretti?" chiedo curioso.

"Passiamo a prendere i ragazzi e poi ci dirigiamo da qualche parte, non so cosa abbia deciso Louis"

"Va bene, allora chiederò a lui, devo dire a mio cugino dove raggiungerci" dico seccato di così poca organizzazione.

Appena arriviamo davanti casa di Louis scendiamo dalla macchina e suoniamo.

"Eccovi, giusto voi, non ho la più pallida idea di cosa poter fare, ma non voglio restare a casa. So che le ragazze sarebbero andate all'O'Neils, magari potremmo fargli una sorpresa ed unirci a loro, a meno che non abbiate idee migliori" ci spiega Louis mentre usciamo da casa per rientrare in macchina.

"Per me va benissimo andare li" concordiamo tutti. Mando un messaggio a mio cugino e mi appoggio allo schienale della macchina, cominciando nuovamente a perdermi tra i miei pensieri.

Quando arriviamo scendiamo dalla macchina e i buttafuori ci fanno entrare senza fiatare, ormai abituati alle nostre visite, andiamo ad occupare il solito tavolo, cercando le ragazze, ma appurando che ancora non sono arrivate. Cerco di guardarmi intorno, nella speranza di trovare qualcuna su cui potermi concentrare per non pensare a Sis, ma nessuna di quelle che vedo, potrà mai essere alla sua altezza.

"Birretta?" propone Niall.

"Ci sto" rispondo dandogli il pugno.

"Andiamo fratello, stasera ci penso io a te" mi dice trascinandomi verso il bancone.

Voglio perdermi.
Voglio stordire i miei sensi con l'alcool.
Voglio dimenticare.
Voglio andare avanti.
Voglio poter essere felice delle mie scelte.
Voglio addormentarmi e svegliarmi quando tutto questo dolore sarà passato.

Voglio Sis, e la vorrò per sempre, non esiste nessun tipo alcolico, abbastanza forte da farmela dimenticare anche solo per un secondo.

Silvia's POV

Mi guardo allo specchio per controllare che tutto sia al posto giusto. Giro su me stessa, notando che il vestito comprato sotto consiglio di Eleanor, non è effettivamente così tanto male. Prendo la borsa ed esco dalla camera dove trovo Nicole impaziente ad aspettarmi.

"Finalmente ce l'hai fatta" dice.

"Scusami, lo sai che sono lenta quando si tratta di queste cose" cerco di giustificarmi.

"Tranquilla, però c'è Eleanor con Sophia che aspettano noi giù. Spero per te che loro siano pazienti almeno la metà di me" dice provocando la mia risata.

"Spero proprio di si" dico, scendendo le scale del nostro appartamento.

"Ma come siamo belle" dice Sophia appena raggiungiamo la macchina.

"Ciao ragazze, Sophia, lei è Nicole, Nicole lei è Sophia" muovo la mano tra le due completando le presentazioni.

"Piacere di conoscerti" dice Nicole.

"Piacere mio" risponde Sophia.

"Pronte?" chiede Eleanor.

"Si! Andiamo" diciamo all'unisono.

"Rita ed Ellie ci raggiungono direttamente al locale" dico.

"Anche Perrie ci raggiunge li" risponde El.

Quando entriamo dentro al locale un calore familiare mi avvolge e sbottono il cappotto mentre ci dirigiamo verso il tavolo che eravamo e che loro sono ancora soliti occupare durante queste serate. Ci facciamo largo nel locale, tra la folla di persone che stasera lo riempie e quando arriviamo davanti ai divanetti, ci rendiamo conto che sono già occupati.

"Chissà chi ci ha fregato il posto" dice Perrie che si è unita con noi all'esterno del locale.

"Non ne ho.." El non ha il tempo di finire la frase, che sentiamo delle voci familiari provenire dalle nostre spalle.

"Ragazze, siete arrivate finalmente" urla Louis abbracciando Eleanor.

"Che ci fate voi qua?" chiede lei allarmandosi subito.

"Non sapevamo dove andare e abbiamo pensato di unirci a voi" dice spostando lo sguardo su di me.

"Sis, sei tu?" chiede avvicinandosi e abbracciandomi.

Resto basita da questa dimostrazione, ma dopo i primi secondi di panico ricambio la stretta.

"Si Louis, sono io, come stai?" chiedo.

"Bene, non sapevo fossi a Londra, El non mi ha detto nulla" dice girandosi verso la fidanzata.

E in un attimo capisco, Eleanor non si aspettava di trovarlo qui e per essere così allarmata, è perché crede possa esserci Harry, o forse ne è sicura.

"Ho..ho chiesto io di non dire nulla" rispondo sperando di aver discolpato Eleanor.

"Sono contento comunque che tu sia qua" conclude Louis.

"Grazie, anche io"

O forse avrei dovuto dire lo ero anche io.

Perché nel momento in cui allontano gli occhi da Louis, vedo Harry, esattamente dietro di lui, venire verso di noi. Parla con Niall e ridono insieme, ma quel suo meraviglioso sorriso, sparisce per lasciar prendere posto ad un'espressione che è una via di mezzo tra lo shock e la paura, non appena i suoi occhi si posano su di me.

Mentre per quanto riguarda me, l'unica cosa che sento, è il mio cuore spaccarsi.

Di nuovo.

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