Harry's POV
Quando aprì gli occhi mi aspettavo di ritrovare Sis avvinghiata a me come solita fare. Ma, con mia grande sorpresa, trovai vuota la sua parte di letto. Decisi di restare ancora un po' in mezzo alle coperte prima di alzarmi. Avvicinai il naso al suo cuscino e con immenso piacere, constatai che ancora profumava della crema che Sis mette dopo la doccia.
E anche se il letto era vuoto e lei non c'era, sapendo che è stata qua, che ha passato la notte con me e che tutto questo non è un sogno, sento il mio corpo invaso da una piacevolissima gioia e serenità, che automaticamente fa partire bene la mia giornata.
Dopo qualche minuto a contemplare il soffitto, con il profumo di Sis nelle narici, decisi che era ora di alzarmi e di raggiungere la mia bellissima ragazza.
Passai prima dal bagno, dandomi una lavata veloce alla faccia e ai denti, e successivamente mi avviai verso la cucina, dove trovai mia madre e mia sorella intente a fare colazione.
"Avete visto Sis?" chiesi alle due donne.
"Si, ha fatto colazione ed è andata fuori in giardino, penso sia su qualche sdraio a leggere" rispose mia mamma.
"Grazie mamma" dissi.
"Hai deciso cosa regalarle alla fine?" chiese Gemma.
"Penso proprio di si" dissi sorridendo al pensiero del regalo che avrei dovuto ritirare, prima di portarla a cena fuori.
"Ovviamente poi voglio sapere la sua reazione" disse mia sorella, anche lei emozionata.
"Ovviamente, ma sono certo che le piacerà -risposi sempre più felice- adesso scusate ma la raggiungo fuori" conclusi, addentando un pezzo di cornetto e dirigendomi all'esterno.
"Va bene Hersh, noi nel frattempo cominciamo a cucinare qualcosa per pranzo, ci sarete vero? Volevamo anche darle i nostri regali!" chiese mia madre.
"Si si mamma, saremo qua a pranzo" risposi ormai da fuori.
Quando chiusi la porta finestra, notai che Sis aveva poggiato il libro che stava leggendo sulle gambe e che si era voltata per guardarmi.
"Ehi, buongiorno" disse sorridente.
"Buongiorno anche a te amore e ancora auguri" dissi accarezzandola e baciandole una guancia.
"Grazie Harry" rispose chiudendo gli occhi e godendosi le mie carezze.
"Come mai non mi hai svegliato?" chiesi.
"Non volevo disturbarti. E poi ho da finire di leggere questo libro per l'università, domani devo mandare la relazione tramite email al mio prof e quindi ho approfittato di questa bella giornata e di te che dormivi per dedicarmici" rispose.
"Stai dicendo che ho una cattiva influenza su di te?" chiesi, ridacchiando.
"No Harry, sto dicendo che mi distraggo facilmente e volentieri quando sei attorno" rispose ridendo anche lei.
"Cosa stai leggendo?" chiesi curioso.
"Ho da leggere Cime Tempestose e Orgoglio e Pregiudizio" rispose.
"Wow, letteratura inglese quindi" dissi.
"Si, per fortuna. Amo questi libri e li avevo già letti entrambi. Ma devo fare una relazione dettagliata e quindi avevo bisogno di dargli una lettura veloce per rinfrescare il contenuto" disse professionalmente.
"Qual è il tuo preferito?"
"Non saprei dirti con esattezza quale amo di più. Probabilmente Cime Tempestose. Ma nonostante il loro amore sia così forte e travolgente, non so se vorrei viverlo. Perché ha la forza di distruggerti e ridurti in pezzetti così piccoli che è impossibile che possano essere rimessi insieme" rispose malinconica.
"Ehi, non pensarci, non è il nostro caso!" dissi cercando di tirarla su di morale.
"Lo so -disse guardandomi negli occhi- lo so, ma è inevitabile che io abbia paura ogni tanto"
"Non ne avere, non ne hai motivo" dissi abbracciandola e baciandole le tempie.
"C'è una giornata bellissima" disse constatando il meteo.
"Oggi è nato il mio sole, ovvio che ci sia questo tempo bellissimo" dissi in maniera smielata.
"Oh, siamo in vena di dolcezza oggi" disse arrossendo.
"Andiamo dentro ad aiutare Gem e la mamma, sennò la situazione potrebbe degenerare" dissi sorridendo ed afferrandole la mano per condurla dentro.
Silvia's POV
Cominciammo a pranzare, ero seduta alla sinistra di Harry e di fronte avevo Gemma, Anne e Robin. Avevano cucinato tantissima roba e Gemma aveva anche preparato una torta. Qualche minuto prima di sederci a tavola avevo ricevuto una telefonata da parte dei miei genitori e di mia sorella. Mi hanno fatto gli auguri e chiesto come stesse procedendo a Londra. Parlammo diversi minuti e poi scusandomi staccai dicendo che era pronto.
Il pranzo continuò nel migliore dei modi e tutto quello che avevamo cucinato per l'occasione era buonissimo e delizioso.
"Siete delle cuoche eccellenti -dissi rivolgendomi ad Anne e Gemma- ora capisco da chi ha preso le sue doti culinarie Harry" dissi, con ancora la bocca piena del tacchino.
"Grazie tesoro" rispose Anne educatamente.
"È l'ora della torta e dei regali" ci interruppe Gemma.
"Regali? Ma non ce n'era bisogno" risposi in imbarazzo.
"Non fiatare" mi minacciò Gemma con il coltello per tagliare la torta.
Spensero le luci, lasciando che l'unica fonte fosse la candelina con accanto il numero 21, e cominciarono ad intonare uno stonato "Happy Birthday".
Cominciai a ridacchiare e quando finirono presi parola.
"Harry, non mi aspettavo che tu potessi stonare" dissi provocando una risata generale.
"Ehi, non ho stonato" ribatté facendo il finto offeso.
"Esprimi un desiderio" mi incitarono Anne e Gemma insieme.
Cominciai ad osservare la candela accesa che aspettava solo di essere spenta.
Iniziai a pensare a cosa potessi desiderare e in quella frazione di secondo, quando alzai lo sguardo ed incrociai i meravigliosi occhi di Harry, capì.
Capì che non avevo nulla da desiderare.
Capì che avevo tutto quello che volevo era esattamente davanti ai miei occhi.
Capì che, nonostante tutto, sono fortunata.
Capì che avevo tutto quello che mi serviva per essere felice.Perché Harry è la mia felicità.
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Half A Heart
FanfictionSequel di Don't Let Me Go. Abbiamo lasciato i protagonisti con una promessa d'amore: quella di amarsi nonostante tutto. Sissi felice di vivere finalmente il sogno che per tante notti l'ha accompagnata, nonostante abbia paura di allontanarsi da Har...