CAPITOLO 25

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"Can someone tell if it's wrong to be so mad about you?"

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Silvia's POV

Entrammo in macchina tutti insieme e io mi sedetti accanto ad Harry, che afferrò immediatamente la mia mano, accarezzandomi il dorso dolcemente.

Cominciai a guardarmi intorno mentre sfrecciavamo per le strade di Los Angeles e tutto questo mi sembra come se fosse un sogno o come se stessi vivendo la vita di qualcun altro.

"Tutto questo non può essere reale" mi ripetevo in continuazione tra me e me.

"Quanto tempo ci vuole per arrivare?" chiesi ad Harry, muovendomi sul sedile dell'auto nervosamente.

"Una ventina di minuti. Ce la fai a stare ferma?" mi chiese lui sorridendo.

"Scusa, sono agitata" risposi, abbassando lo sguardo sulle nostre mani intrecciate, che erano poggiate sulle mie gambe.

"Non ne hai motivo" mi disse lui dolcemente.

"Lo so, sono felicissima di essere qua, ma ho paura di non essere all'altezza della situazione" replicai tutto d'un fiato.

"Sis, guardami -disse prendendo il mio viso tra le sue mani- smettila di dire queste cose, sei bellissima, sei perfetta, tutti ti ameranno, proprio come ti amo io, quindi smettila di farti mille domande senza senso. Sii orgogliosa e fiera di chi sei, perché sei esattamente quello che molti vorrebbero essere" disse, non staccando un attimo i suoi occhi dai miei.

"Siamo giunti a destinazione" ci avvisò l'autista.

Avvicinai le mie mani alle sue, che erano ancora ferme sul mio viso e avvicinai anche le mie labbra alle sue, lasciando un dolce bacio su di esse.

"Grazie, sai sempre cosa è giusto dire e come tirarmi su di morale e darmi la carica giusta. Accanto a te potrei sfidare chiunque" dissi sorridendogli e baciandolo di nuovo.

"Non sto dicendo la cosa giusta, sto dicendo la verità" rispose, come se stesse confermando l'ovvio.

Scendemmo dalla macchina e con mia grande sorpresa non ci trovammo all'ingresso di un red carpet, ma in un parcheggio. Harry notò la mia confusione e corse subito in mio aiuto.

"Stiamo aspettando gli altri, così prendiamo la limousine ed andiamo tutti insieme, mentre le nostre sorelle saranno accompagnate direttamente dentro e fatte accomodare al nostro tavolo riservato" disse Harry spiegandomi dettagliatamente tutta la situazione.

Nello stesso momento, in lontananza, vidi arrivare le altre macchina che immaginai portassero gli altri ragazzi con le rispettive ragazze, eccetto per Niall che era solo.

"Eccoli" dissi indicando i veicoli in lontananza.

Scesero tutti dalle macchina e si avvicinarono a noi che eravamo fermi vicino la limousine. I miei occhi saettarono da uno all'altro notando quanto fossero stupendi, e domandandomi se anche io avevo quell'aspetto tra il dionisiaco e l'etereo.

Una volta entrati nella limousine ebbi modo di salutare tutti ed intrattenere una piacevole conversazione con le ragazze, mentre sorseggiavamo del costosissimo Champagne.

Erano tutte emozionate quanto me, all'idea di accompagnare ad un evento così importante e di portata mondiale i propri fidanzati, quindi ci dilettammo nello scambiarci consigli utili e anti panico.

Dopo diversi minuti a scambiarci nozioni e ad annotare tutto nel mio cervello, mi resi conto che la limousine si era fermata all'ingresso del red carpet e che quindi questo sarebbe significato scendere.

Il mio cuore cominciò a battere all'impazzata e la paura di cadere, inciampare o qualsiasi altra cosa poco consona, si impossessò di me.

Le ragazze mi guardarono con uno sguardo che sembrava dire "capiamo come ti senti, ma andiamo fuori e diamo il meglio di noi", così appena Harry uscì e mi porse la mano la strinsi con tutta la forza che avevo in corpo.

Misi un piede fuori, presi un respiro profondo e uscì definitivamente da dentro e nello stesso esatto momento, scatti di mille macchine fotografiche cominciarono ad annebbiarmi la vista.

"Non guardare i flash" mi disse Harry cingendomi la vita e sussurrandomi all'orecchio.

"Sei bellissima -continuò rassicurandomi- vieni, da questa parte" concluse, facendomi strada, ma senza separare mai le nostre mani saldamente intrecciate.

Cominciammo a camminare, ci trovavamo nel mezzo. Davanti a noi c'erano Zayn e Perrie, che sembravano fatti apposta per queste cose. Sorridevano tranquilli e rilassati a tutti gli obiettivi, girandosi di tanto in tanto per permettere ai fotografi di scattare le foto da diverse angolazioni. Lo stesso valeva per Liam e Sophia, seguiti da un simpatico Niall, che concedeva sorrisi e risate a chiunque. E così arrivò anche il nostro turno e quello di Louis ed Eleanor.

Harry mi cinse la vita con il suo braccio, lasciando che la sua mano sinistra si appoggiasse dolcemente sopra la curva dei miei glutei, mentre l'altra era dentro la tasca del suo vestito, che lo rendeva meraviglioso. Istintivamente, appoggiai la mia mano destra dietro la sua schiena e la sinistra la poggiai dolcemente sul suo torace, all'altezza del cuore e non riuscì a non perdermi nel suo sorriso, guardandolo come si guarderebbe un barattolo di nutella. Mi persi per quelle che sembravano ore nei suoi occhi e nei mille sorrisi che concedeva a chiunque, pensando egoisticamente che, nonostante fossero dei sorrisi magnifici, quelli che riservava a me, non avevano niente a che vedere con questi e che erano mille volte meglio.

Si voltò verso di me guardandomi dolcemente e avvicinando le sue labbra all'angolo della mia bocca.

"Sorridi anche a loro amore" chiese.

Così voltai finalmente il mio viso verso i fotografi, concedendogli i miei sorrisi migliori, ma senza levare la mano dal cuore di Harry, che sentivo fremere sotto il mio tocco.

Sta volta fu lui ad osservarmi e a stringermi a se gelosamente come a voler sottolineare e marcare il suo territorio. Come a voler dire "è solo mia".

Lasciò una scia di baci vicino al mio orecchio e dopo aver concesso qualche altra foto ed aver assistito a qualche mini intervista finalmente entrammo dentro. Pronti a goderci lo spettacolo.

Il peggio forse sarebbe arrivato domani, quando avrei letto i mille commenti sulla serata. Ma quel giorno avevo intenzione di fregarmene. Non volevo pensare a quello che forse mi avrebbe aspettato l'indomani, domani è un altro giorno e in fondo può essere che io abbia fatto una buona impressione, non è detto che io debba essere sempre così pessimista.

Tutto ciò che conta è avere Harry accanto e avere la mia mano intrecciata alla sua.

What else?

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