CAPITOLO 13

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"And is that love? The power to complete someone and break them to pieces, all at once?"

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Silvia's POV

Riagganciai prima ancora che Harry potesse rispondermi. Ero furiosa per quelle foto e per il fatto che, da quello che mostravano, erano tornati insieme a casa di Harry.

Avevo paura che fosse potuto succedere qualcosa, ed ero tentata di annullare il mio viaggio a LA.

Era strano che Harry mi avesse chiamato nel cuore della notte, sapendo perfettamente delle diverse ore di differenza. E pensare che fino a qualche ora fa era con lei, mi portò al punto di staccargli il telefono in faccia.

È possibile che tutto quello che ci siamo detti in questi mesi siano bugie?

È possibile che abbia già dimenticato di tutte le promesse che ci siamo fatti?

Non riuscì più ad addormentarmi e passai l'intera notte a girarmi e rigirarmi nel letto.

Quando arrivò la mattina decisi che forse era il caso di chiarire le cose con Harry. Non per forza potrebbe essere successo qualcosa, e credo in quello che c'è tra noi, quindi sicuramente mi spiegherà tutto.

Dopo qualche squillo finalmente rispose, avevo deciso di chiamarlo con FaceTime, così da poterlo "vedere" in faccia.

"Amore ciao" disse lui dolcemente. E mi sciolsi un pochetto, ma tornai ad essere seria, pensando che non dovevo lasciarmi distrarre da quello che è il mio obiettivo.

"Ciao Harry" dissi, forse anche con troppo distacco nella voce.

"Sis, dovrei parlarti di una cosa" disse seriamente. E sentì il cuore distruggersi in mille piccoli pezzi. Avevo paura che avesse potuto avere dei ripensamenti sulla nostra storia e che quindi volesse lasciarmi.

"Dimmi tutto, spero che sia la stessa cosa di cui voglio parlarti io" dissi sperando che non sia successo nulla con quella ragazza e che tutto ciò che mi girava in testa, fossero tutti finali sbagliati di un libro che non vorrei mai scrivere.

"Sicuramente sarai arrabbiata per le foto che ci sono in giro. So che da quelle foto sembra che siamo tornati insieme a casa e che sia successo qualcosa, e siamo tornati insieme a casa, ma giuro Sis, non è successo nulla, lei c'ha provato, ma io l'ho rifiutata" disse e mi sembrò sincero. Ma avevo comunque paura che fossero bugie.

"Come posso credere a quello dici? Come posso essere sicura che tu mi stia dicendo la verità?" dissi, dando voce ai mille quesiti che mi giravano in testa.

"Lei non è te -disse interrompendosi un attimo, come per testare la mia reazione- io amo te Sis e sono sicuro di quello che provo nei tuoi confronti. Ho sbagliato, cazzo, lo so. Se l'avessi fatto tu penso che sarei impazzito e sarei arrivato la in men che non si dica. Ma credimi, prometto che non succederà più. Perdonami Sis. È che mi mancavi, ci siamo sentiti poco in questi giorni e non so avevo paura che facendotelo notare avrebbe causato una lite. E so che non è una giustificazione sufficiente. E a questo punto era meglio litigare con te. Mi sento uno schifo e mi dispiace. Perdonami ti prego" disse, e avrei tanto voluto abbracciarlo e dirgli che era tutto apposto e che gli credevo, le sue parole erano così belle. Ma avevo paura. Ci sono già passata precedentemente e non voglio riprovare le stesse cose.

"Ti mancavo ed hai giustamente pensato di colmare il vuoto tornando a casa con un'altra ragazza, Harry? Ti rendi conto della figura che mi hai fatto fare di fronte al mondo intero? Non voglio dare maggiore importanza a quello che dicono tutti, rispetto a quello che c'è tra noi, ma abbiamo lottato tanto per far sì che loro non parlassero di noi e che non mi apostrofassero in una certa maniera e tu gli servi il tutto su un piatto d'argento. E fra una settimana io dovrei essere li da te e farmi vedere accanto a te, sotto la veste della tua ragazza, come se tutto questo non fosse successo?" dissi rendendomi conto che stavo urlando.

"Hai ragione Sis, hai perfettamente ragione e giuro che vorrei poter tornare indietro e sistemare tutto" replicò.

"Ma non si può! -tuonai- forse è meglio che io cancelli il viaggio della prossima settimana" conclusi.

"No Sis ti prego.
Amore ascoltami, non farlo. Ti prego vieni. Ho bisogno di te, di vederti, di averti tra le mie braccia. Per favore Sis, dimmi che verrai, dammi modo di farmi perdonare e dimostrarti quanto ti amo" mi chiese con il suo faccino da cucciolo.

E, di nuovo, dentro me qualcosa si sciolse.
Credevo a quello che diceva, credevo a tutto. Ma non potevo permettermi di perdonarlo così velocemente. Ha fatto una cosa sbagliata, a prescindere dal fatto che non sia successo nulla. E deve capire che il fatto che io lo ami incondizionatamente e che sarei disposta a tutto per lui, non include che lui debba tornare a casa con un'altra ragazza e far passare la nostra storia per quello che non è.

"Non so Harry, non penso sia una buona idea, ora come ora, forse è meglio che io resti qua" dissi cercando una reazione in lui.

"Se non verrai tu, vorrà dire che vengo io!" rispose lui, e so che è capace di farlo.

"Fammici pensare" risposi.

"Va bene Sis. Ma davvero credimi quando ti dico che ti amo e che ho bisogno di te, ti prego vieni" concluse.

"Ti credo, Harry -dissi sincera- ti amo anche io. Vai a dormire, buonanotte" replicai.

"Buonanotte amore mio" e concluse la chiamata.

Volevo tanto andare da lui. Ma avevo paura che si stesse già cominciando a complicare qualcosa tra noi.

Ma ci siamo promessi che ce la faremo, sarà così?

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