CAPITOLO 17

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"And I'm thinking 'bout how people fall in love in mysterious ways maybe just the touch of a hand. Oh me I fall in love with you every single day and I just wanna tell you I am.
So honey now take me into your loving arms, kiss me under the light of a thousand stars, place your head on my beating heart.
I'm thinking out loud.
Maybe we found love right where we are"

~

Silvia's POV

Quando apro gli occhi, non riesco a capire da quante ore stia dormendo. Mi rendo conto che è notte fonda dall'assenza di luce che proviene dalle tende aperte, e dal fatto che ho Harry letteralmente avvinghiato a me dormiente.

Mi giro per guardarlo e mi perdo in quella celestiale visione.

Tutto ricci e labbra.

Non ha i suoi occhi e le sue fossette in vista, ma poco importa, è comunque bellissimo.

È sudato ed è a petto nudo.

So che avevo detto di fargliela pagare e il mio obiettivo era proprio giocare sporco, riguardo tutti questi pensieri strani che mi stanno passando per la testa.

Ma non resisto. Sento la necessità, il bisogno impellente di unirmi a lui, di diventare un tutt'uno.
Ho bisogno che ne nostre anime si tocchino e si fondano insieme.
Ho bisogno di sentire che si fanno la guerra solo per poi diventare una cosa sola.

Così comincio a lasciare dei baci umidi sul suo viso, assicurandomi di non arrivare mai alle sue labbra. Lo sento lamentarsi nel sonno, ma non demordo. So che ha il sonno pesante, ma io non posso più aspettare, mi è mancato troppo.

"Sis, tu hai dormito 12 ore di fila, io le ho passate tutte a guardarti e adesso ho sonno" dice però ridendo.

"Non farti desiderare" dico continuando la mia tortura ed immaginando lui mentre mi guarda dormire.

"Certo che no" dice lui in risposta. E in un batti baleno ha ribaltato la situazione. Adesso sono schiacciata dal peso che esercita su di me e comincia a baciarmi freneticamente dal collo in giù e risalendo.
Mi bacia senza fermarsi.
Mi tortura come prima l'ho torturato io. Mi ripaga con la stessa moneta.

"Harry" sussurro volendo riprendere il controllo della situazione, ma non essendone pienamente convinta.

"Si?" dice per sapere cosa ho da dire e cominciando a liberarmi dai vestiti che presumo mi abbia messo lui mentre dormivo.

"Non così velocemente" dico spingendolo e ribaltando a mia volta la situazione.

Mi metto a cavalcioni su di lui e gli blocco le mani. So perfettamente che potrebbe liberarsi quando vuole, considerato la differenza di forza che abbiamo, ma penso che anche a lui piaccia questo rovesciamento di situazioni. È bizzarra come cosa, ma mi piace provocarlo, specialmente perché sono fermamente convinta di vendicarmi.
Voglio farlo penare un po'.

Libero le sue mani e porto le mie sulla camicetta da notte che ho ancora addosso, sbottonando lentamente i bottoni che coprono il mio corpo nudo.

Vedo lui leccarsi le labbra e sento la sua eccitazione aumentare sempre di più. È voglioso, tanto quanto me. Vuole fare l'amore con me. Vuole appartenermi, proprio come lo desidero io.

Quando sto per arrivare all'ultimo bottone mi fermo.

"Penso che per oggi sia sufficiente amore -dico lasciandogli un bacio sulle labbra ed alzandomi dal letto- vado a mangiare qualcosa, tu torna pure a dormire, mi dispiace averti disturbato" concludo ridendo e vedendo lui con la bocca spalancata, ancora fermo sul letto.

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