CAPITOLO 41

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"There are people in this world who you can just love and love and love; no matter what"

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Harry's POV

"...only half a blue sky
Kinda there- but not quite
I'm walking 'round with just one shoe
I'm half a heart without you
I'm half a man- at best
With half an arrow in my chest
I miss everything we do
I'm half a heart without you
Without you
Without you
Half a heart without you
Without you
Without you

I'm half a heart without you"

Vedo Niall oltre il vetro dello studio di incisione dirmi che ha smesso di registrare, così poggio la chitarra accanto a me e levo la cuffia dalle orecchie.

"Com'è andata?" dico al microfono, riavvicinando una delle cuffie per sentire cosa risponde.

"Questa era perfetta -risponde sorridendo- questa canzone è bellissima. Come ti è venuta fuori?" conclude ponendomi una domanda.

"Sis" ammetto uscendo dalla sala e raggiungendo lui oltre il vetro.

"Dovresti fargliela sentire" mi consiglia.

"Prima dovrei riuscire a parlarle, non risponde ai messaggi" rispondo sospirando.

"Magari è soltanto impegnata e appena si libera ti scrive" dice Niall per rassicurarmi.

"Spero sia così"

"Adesso vattene che devo completare il lavoro su questa traccia" dice Niall mandandomi fuori dalla sala.

Appena arrivo fuori prendo il telefono dalla tasca con l'intenzione di chiamare Sis, ma quando mi rendo conto di aver fatto una cavolata, sento già il telefono squillare.

Chiudo velocemente la chiamata, tirando un respiro di sollievo, ma conscio del fatto che comunque troverà la chiamata senza risposta.

Mi dirigo velocemente verso la mia macchina parcheggiata dall'altro lato della strada e quando sono in procinto di accederla sento il telefono squillare. Mi fermo e prendo il telefono dalla tasca interna del mio giubbotto.

Sorrido stupidamente quando vedo che la chiamata in entrata è da parte di Sis.

"Pronto" rispondo velocemente.

"Avevi il telefono in mano?" chiede ridacchiando e me la immagino mentre si porta una mano alla bocca come per volersi nascondere.

"Più o meno" rispondo volendo omettere il fatto che aspetto costantemente una sua chiamata o un suo messaggio.

"Ho visto la tua chiamata, è successo qualcosa? Non ho risposto perché ero a lavoro" dice.

"Volevo solo...solo sapere come stavi e cosa stavi facendo?" dico dandomi una botta in testa constatando la stupidità della domanda e non conoscendo la reale ragione per cui l'ho chiamata.

Forse ne sentivo solo il bisogno.

"Oh be, oggi è stato parecchio frenetico a lavoro, ma per il resto tutto bene, stavo giusto andando a prendere la metro per tornare a casa" dice e sento in sottofondo il rumore delle macchine che sfrecciano attorno a lei, su qualche affollata strada londinese.

"Ti...andrebbe un caffè?" chiedo tenendo un tono di voce basso, aspettandomi il suo ennesimo rifiuto.

"Un caffè sarebbe giusto quello di cui avrei bisogno" dice.

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