CAPITOLO 3

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Harry's POV

Casa di Silvia era davvero bella, accogliente e calda. Sua madre era una donna bellissima con degli occhi tra il verde e l'azzurro. La sorella era alta e magra, come Sissi del resto e sono sicuro che anche lei faccia danza.

Finalmente eravamo al piano di sopra e devo dire che anche questa parte della casa è molto accogliente. È una mansarda, open space con un grandissimo letto al centro e il bagno in camera. In giro per la camera c'erano tantissime cose che ricordavano i suoi mesi a Londra e i mesi passati con me. Ma la cosa più bella era una gigantografia di una foto scattata dai paparazzi in cui ci abbracciamo e ci sorridiamo.

E si vede che siamo davvero felici.

Ero incantato da quella foto, è davvero bellissima. Finito di concentrarmi su di essa, decido che è arrivato il momento di dedicarmi alla mia bellissima ragazza che non vedo da più di un mese, così mi avvicino a lei che era intenta a sistemare le cose dentro la mia borsa e l'abbraccio da dietro, poggiando il mio viso tra i suoi capelli, per sentire il suo odore di vaniglia e mandorla che mi è mancato tanto.

"Ciao amore" le dico sussurrandole all'orecchio.

Sento il suo cuore accelerare tra le mie braccia e, dentro me, si estende una sensazione di pace e serenità.

"Ehi, ciao" dice lei girandosi e mettendomi le braccia intorno al collo.

"Mi sei mancata, lo sai?" dico baciandole delicatamente le labbra.

"Anche tu Harry, tantissimo, non posso ancora credere che tu sia qui"

Non potevo crederci nemmeno io. Non ero mai venuto in Italia per fare una vacanza e soprattutto per incontrare una ragazza, la mia ragazza. Restammo ancora qualche minuto a sbaciucchiarci e scambiarci effusioni amorose. Sembrava essere passata un'eternità dall'ultima volta che l'ho tenuta semplicemente tra le mie braccia.

"Forse è meglio che tu vada a fare una doccia, ho come la sensazione che non ci alzeremo più da questo letto se non ci diamo una mossa" mi dice accucciandosi sempre di più a me, tradendo quello che ha appena detto.

"Ancora 5 minuti" dico stringendola sempre più forte.

"Ma solo 5, non uno di più"

"Ma neanche uno di meno" rispondo facendo finta di cronometrare per non perdere nemmeno un secondo con lei.

Passati quei 5 minuti decisi che era davvero ora di alzarmi e andare a fare una doccia rinfrescante.

"Ok, vado a lavarmi davvero" dico baciandole per l'ultima volta le labbra e il naso.

"Ti aspetto" mi dice girandosi di lato e mettendo una mano sotto la testa per tenerla e osservandomi mentre mi avvio al bagno.

Eravamo appena usciti di casa e ci stavamo dirigendo nella casa al mare.

La madre di Sissi ci ha promesso di venire stasera, così ceniamo tutti insieme e posso conoscere suo padre.

Devo ammettere che sono spaventato. Vedo Sis ansiosa e questo mette ansia anche a me. Anche se sono abbastanza certo che andrà tutto bene.

Appena arrivati non posso far altro che incantarmi a guardare il mare aperto di fronte a noi. È uno spettacolo stupendo.

Ho visto tanti posti bellissimi, come quando eravamo in Australia o in posti simili. Ma qua c'è una pace e una tranquillità fuori dal normale.

"Ok, eccoci qua -dice Sis interrompendo i miei pensieri- posiamo le cose dentro e scendiamo in spiaggia, è quasi il tramonto e c'è una giornata bellissima"

Finiamo di sistemare le cose dentro e cominciamo a scendere verso la spiaggia.

Appena arriviamo istintivamente prendo la mano di Sis e la intreccio alla mia.

E finalmente mi sento completo.

Lei si avvicina a me e appoggia la sua testa sulla mia spalla.

Avete presente la sensazione che provi quando sai di essere esattamente nel posto giusto?

Ecco mi sentivo così.

Mi sentivo pieno, completo.

Ho tra le braccia la donna che amo e che mi fa sentire un ragazzo normale, davanti a me uno dei tramonti più belli che la natura possa offrire e in lontananza il mare aperto, che ti fa capire, in fondo, quanto piccoli siamo paragonati alla sua immensità.

Mi fermo in riva al mare e decido di levare le scarpe, e vedo che lei fa esattamente la stessa cosa. Poggio le nostre scarpe a terra e l'avvicino alla riva in modo che l'acqua che si infrange sulla costa solletichi i nostri piedi. La metto davanti a me e l'abbraccio. C'è una leggera brezza che le smuove i capelli, la faccio accoccolare tra le mie braccia e ci godiamo quello spettacolo guardando dritto davanti a noi quel tramonto mozza fiato.

Una volta Sissi mentre parlavamo delle città in cui vivevamo precedentemente mi disse "La campagna inglese è bellissima senza ombra di dubbio, ma un tramonto sul mare aperto è qualcosa che non ha eguali e che non si può spiegare, è li la chiave di tutto" ed aveva maledettamente ragione.

Tutto era perfetto.

"Non vorrei essere da nessun'altra parte" dice quasi in un sussurro.

"Nemmeno io" le dico in risposta. Si gira verso di me e mi guarda negli occhi, con quei suoi immensi occhi castano-verdi.

"Ti amo, Harry" dice appoggiando la sua testa nel mio petto dal lato del mio cuore.

"Ti amo" le dico sicuro.

Sono due parole e 5 lettere.

Ma sento di non aver mai detto una cosa più vera in tutta la ma vita.

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