17 marzo
P.O.V.'S MARCO
Siamo a cena e da oggi vedo mia moglie strana, è diversa, la pancia è molto scesa, ormai siamo agli sgoccioli, Grace può arrivare da un momento all'altro.
"Aspetta amore, ci penso io a sparecchiare tu stenditi" mi sorride e caccia indietro la testa sospirando
"Che succede?" poso i piatti e mi inginocchio vicino a lei
"Contrazione" respira piano cercando di rilassare i muscoli ed entro in uno stato di panico, non so che cosa devo fare
"Tranquillo Marco, non è niente"
"Ma..allora ci siamo, vuoi andare in ospedale?" deglutisco e una strana emozione mi prende nel petto
"Credo di si ma non ancora, se non si rompono le acque mi rimanderebbero a casa e voglio passare il meno tempo possibile li dentro" questa donna è una forza della natura, l'ho sempre detto
"Allora facciamo così...tu ti stendi sul divano e io dopo aver sistemato qui ti raggiungo. Hai bisogno di aiuto?" mi guarda negli occhi con aria dolce ed è stupenda, ha una strana luce negli occhi che mi abbaglia particolarmente da questa mattina. La aiuto ad alzarsi circondandola e come fa qualche passo soffoca un respiro sulla mia spalla strizzando gli occhi. Mi sento impotente, dannatamente inutile in questo momento, non vorrei vederla così
"Stai bene?" le massaggio la zona lombare con la mano sinistra e con la destra la guancia e i capelli
"Amore è normale tranquillo, sono alcune leggeri alcune al picco" ridacchia di fronte alla mia ansia e mi sento quasi un cretino ma non riesco a capire quello che sta provando in questo momento.
Finisco di sistemare la cucina e la raggiungo sul divano sdraiandomi e prendendola tra le braccia, appoggia la testa sul mio petto, prendo a toccarle i capelli e la pancia e poco dopo crolla.
I miei pensieri iniziano ad andare e anche le paure iniziano a prendere il sopravvento, cerco di distrarmi e prendo il telefono incominciando a riguardare tutte le foto che abbiamo scattato durante questi mesi.Questa è sicuramente la mia preferita in assoluto, sono stati 9 lunghi e intensi mesi, tra gioia e paura però sono passati in un batter d'occhio e io ancora non riesco a realizzare che tra poco conosceremo il nostro arcobaleno.
Senza rendermene conto mi addormento anche io e non so dopo quanto sento mia moglie muoversi e aggrapparsi al mio polso per alzarsi
"Ei non volevo svegliarti" mi accenna un sorriso sul viso e stanco e sospira
"Tranquilla amore. Che succede?" mi avvicino annusando il suo profumo che mi manda ogni volta fuori di testa, mi appoggio al suo petto e mi accarezza i capelli con dolcezza
"Ho paura Marco, l'ho desiderato talmente tanto questo momento che ora fatico a respirare dalla paura che qualcosa possa andare storto, se prima volevo metterla al mondo per paura che dentro di me le potesse succedere qualcosa che non funzionasse ora al pensiero che tra non so quanto, che sia un giorno o un'ora, dovrò farla nascere io...io mi sento male" le circondo il viso incastrando i nostri sguardi dove vedo riflesse le mie stesse paure
"Ali ascoltami...anche io ho una paura fottuta che qualcosa possa non funzionare, ma sia te che la piccola state benissimo e non vedo motivo di pensare negativo. Io sarò lì con te, a sostenerti sempre e cosa. Tu stessa hai detto che si è aggrappata a te sin dall'inizio, sono più che certo che affronterai la sua nascita con la tua forza immensa mia piccola donna" le poso un bacio sul naso cercando un suo sorriso che però non nasce
"Stai tranquilla amore, andrà tutto bene come deve andare" si stringe a me posandomi un bacio a stampo.
Poco dopo si alza per sgranchirsi le gambe ed è un attimo, il tempo di alzarmi anche io che lo sguardo mi cade esattamente dove è il suo...a terra
"Mi si sono rotte le acque" deglutisce e mi guarda spaesata e un sorriso spontaneo mi nasce sul viso contrariamente da lei che sembra essere nel panico così decido di avvicinarmi e prendere in mano la situazione
"Amore è tutto ok, adesso ci cambiamo e andiamo in ospedale va bene?" mi guarda con gli occhi colmi di lacrime e rivolge uno sguardo ai suoi piedi per poi annuirmi, in questo momento ha l'aria di un cucciolo in difeso e vorrei poter fare di più
Alle 22,30 precise dopo una visita veloce mia moglie viene ricoverata e messa sotto monitoraggio, appena finisco di compilare i documenti per il suo ricovero la raggiungo nella stanzetta e la trovo già sdraiata con la fascia alla pancia
"Eccomi amore, come ti senti?" è piuttosto silenziosa come se non realizzasse a pieno quello che sta succedendo
"Sono dilatata di 2cm" un secondo dopo strizza gli occhi stringendomi forte la mano, butto un occhio al macchinario e viene registrato un picco mentre cerco di calmarla massaggiandole la pancia
"Passata" rilascia fiato riaprendo gli occhi e quando mi guarda intensamente così non so spiegarvi bene cosa provo ma ogni volta mi scoppia il cuore
"Sono forti?"
"No, si alternano, alcune sono leggere che ormai nemmeno sento più e alcune sembrano spezzarmi a metà" sospira mettendosi semiseduta, ha l'aria stanca è vero, negli ultimi giorni è gonfia è vero ma io non l'ho mai vista così bella come adesso, indossa un pigiama lungo bianco con i cuoricini rossi ed è completamente struccata
"Non fissarmi in quel modo, sono orrenda" dopo 3 ore passate a chiacchierare e a coccolarci a vicenda viene la dottoressa a controllare la situazione a al momento è ferma quindi da domani mattina inizieranno a stimolarla in qualche modo
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Quello che mi dicono i tuoi occhi
RomanceSiamo una coppia di ragazzi di 23 e 28 anni, viviamo insieme, ci amiamo come non mai. L'ho sempre saputo, sin dal primo istante, che lui sarebbe stato l'uomo della mia vita. Siamo felici e spensierati ma una notizia inaspettata, più grande di noi...