Capitolo 64

222 9 0
                                    

P.O.V.'S MARCO
Sono passate 2 settimane da quando anche mia moglie è a conoscenza di tutto, l'aria in casa è tesa, viviamo con il fiato sospeso, in attesa che questo bastardo faccia qualche passo falso. 
Non riesco a dormire, è piena notte, una miriade di pensieri mi affollano la testa...la preoccupazione e l'ansia che sento addosso tutto il tempo, senza mai mollarmi un attimo. Non so quanto posso resistere a tutta questa situazione eppure è appena iniziato il tutto.
Mentre sono davanti la vetrata sento un rumore strano, metallico, forte provenire dalla camera da letto .... il panico si impossessa di me e corro immediatamente in camera da letto.
Entro e vedo la finestra aperta con la tenda che si muove e mia moglie e mia figlia dormire beatamente nel lettone, quando realizzo che è tutto ok sospiro buttando fuori l'aria per poi sdraiarmi vicino a loro.
Prendo il tablet e mi metto a guardare tutte le info che abbiamo raccolto finora, è solo un insieme di foto e pochi indizi validi per riuscire a capire chi sia questo folle che mira a me e alla mia famiglia.
Dopo un'abbondante ora passata a ragionare il sonno ha la meglio e mi addormento appoggiato alla spalliera del letto, mi sveglio di soprassalto e blocco immediatamente una mano stringendola forte ma appena metto a fuoco il volto impaurito di mia moglie mollo la presa sospirando.
"Volevo solo toglierti il tablet dalle mani" mi stropiccio gli occhi e vedo anche che Zoe è nel suo lettino 
"Scusami non volevo farti male" le massaggio il polso e la tiro sul mio petto
"Marco non puoi vivere così, scatti ad ogni minima cosa, non dormi più -"
"C'è un pazzo là fuori che è arrivato a te, a voi, e io non posso permetterlo. Se serve io sto di guardia anche anni interi ma voi siete la cosa più bella che mi sia capitata e che io abbia fatto nella mia vita e nessuno si deve azzardare a toccarvi" mi guarda con gli occhi lucidi per poi sistemarsi meglio a cavalcioni su di me mantenendo le nostre mani incrociate
"A te chi ci pensa però ? Io non sono niente senza di te Marco, no-" la attiro sul mio petto stringendola forte 
"Shh amore, io ci sono, sempre, sempre ad un passo da te ! Per me quel che conta è che tu e Zoe state bene e siete al sicuro" inspiro il suo profumo che riconoscerei tra tanti altri perchè è unico, è il profumo dolce della mia donna ed è incredibile come io mi senta in pace, sereno e tranquillo quando è tra le mie braccia.
La mattina seguente ci alziamo abbastanza tardi visto che è domenica e dopo aver parlato stanotte mi sono riaddormentato più tranquillo.
Mi sono alzato a preparare la colazione da gustarci nel lettone, torno in camera che le mie donne meravigliose sono già sveglie e la principessina di casa è già attaccata al seno.
"Buongiorno amore" mia moglie mi sorride e dopo aver posato tutto sul mio comodino mi butto sul letto per darle un bacio 
"Cucciolotta di papà" le lascio una carezza sul viso e mi guarda male facendoci scoppiare entrambi a ridere .. guai a cui osa disturbarla quando è attaccata al seno!
"Che vuoi fare oggi amore?" 
"Staccare un po' dalla tensione che hai addosso Marco, non posso vederti sempre così teso e guardingo" sospiro e mi appoggio con la guancia sulla sua spalla
"Amore lo so e credimi che non voglio proprio trasmettere il mio stato a te ma per me è inevitabile....però almeno per oggi lasciamoci tutto alle spalle e stiamo solo noi 3, ti va di andare a pranzo al mare?" mi sorride dolcemente annuendo e mi posa un bacio a fior di labbra 

P.O.V.'S ALICE 
Passeggiamo su lungo mare tranquilli e mano nella mano mentre la piccolina se ne sta buona buona nelle braccia del papà.
Da quando siamo arrivati che percepisco addosso a me una strana sensazione, come se avessi la continua sensazione di essere guardata o seguita, ma cerco di non pensarci e di mantenermi vicina a mio marito ... questa situazione sta facendo andare in panico anche me!
Cerco di non pensarci e per oggi voglio pensare solo a noi, solo alla nostra famiglia, scaccio via tutti i pensieri brutti che mi affollano la testa da giorni...
Continuiamo a passeggiare fino a che la piccolina non si inizia a lamentare e così decidiamo di fermarci in un bar a prendere il gelato in modo da darle a lei la frutta per la merenda.
Zoe è a dir poco deliziosa con le cosciotte di fuori, è una bambina molto grande per lo standard dei suoi mesi ma meglio così, l'unica cosa che conta è che sia in salute !
Appena ci sediamo la sistemo nel passeggino e come vede il vasetto della frutta inizia ad agitarsi, sgambetta e caccia degli urletti ridendo verso di me mentre Marco è andato dentro il bar ad ordinare
"Aspetta amore adesso mamma te la da" nemmeno il tempo di avvicinarle il cucchiaino che è tutto talmente veloce da non rendermene conto, qualcuno mi da una botta al braccio da farmi balzare via il cucchiaino non so dove
"Ma che cazz-" alzo lo sguardo e mi trovo davanti 2 uomini e una donna che guarda insistente mia figlia mentre mastica una gomma
"Ciao principessina, tu sei la moglie di quel poliziotto bastardo vero?" nego vigorosamente con la testa, mi prende per i capelli strattonandomi la testa, l'unica cosa che penso in questo momento è che Marco ritorni al tavolo al più presto mentre la bambina piange disperata
"BASTARDO FIGLIO DI PUTTANA TOGLILE LE MANI DI DOSSO" Marco...appena corre verso di me l'altro uomo lo blocca di corsa mentre la donna continua a rimanere vicino a Zoe
"Che vuoi eh? Che volete? Prendetevela con me ma lasciate fuori la mia famiglia" cerca di dimenarsi per raggiungermi ma quel che gli costa è un destro al fianco che lo fa imprecare e vedo chiaramente la sua faccia cambiare contrita dal dolore
"Stronzo poliziotto tu ci hai fregati, ti sei finto amico e invece sei una fottuta guardia del cazzo. Non te la faccio passare liscia!" continua a tirarmi i capelli e mi strattona per farmi alzare in piedi mantenendomi salda addosso a lui 
"Marco" la mia voce è un sussurro e tutto questo mi sembra solo che un incubo
"Lascia andare mia moglie, prenditela con me lei non centra niente" il suo ghigno mi fa passare i brividi per tutto il corpo, continua a farmi allontanare addosso a lui insieme alla donna e all'altro uomo che puntano delle armi verso di lui e un secondo dopo verso mia figlia
"No no no no mia figlia no vi prego!!" inizio a piangere e a dimenarmi quando mi rendo conto che puntano la pistola a Zoe che non ha smesso un attimo di piangere, ma più io mi lamento più l'energumeno che mi tiene aumenta la stretta del braccio intorno al mio collo fino a farmi ansimare da rimanere senza respiro.
Vengo spinta verso una macchina e siccome provo a fare resistenza con la pochissima forza che ho mi prendono di peso caricandomi sui sedili posteriori.
"Chi siete? Che volete?" mi agito allontanandomi dal pezzo di merda che prova ad allungarmi le mani alle gambe
"Quel bastardo di tuo marito poteva fare più attenzione se voleva fare il poliziotto infiltrato" il suo ghigno mi mette paura, ha uno sguardo di ghiaccio
"Vi prego lasciate fuori mia figlia" inizio a piangere sommessamente pensando che si possono anche solo minimamente avvicinare a lei, la mia bimba arcobaleno, ho già perso e sofferto per la perdita di una figlia non posso neanche lontanamente immaginare di perdere nuovamente l'essenza della mia esistenza
"Oh ma stai tranquilla ci divertiremo solo un po'...poi se il tuo maritino smette di giocare al poliziotto in incognito non succede niente sennò qualcuno si fa davvero molto male!" ridono tutti e 3 e la donna che è alla guida mi guarda leccandosi le labbra
"Bambola siamo quasi arrivati nel tuo paradiso dei sogni, dove farai tanti tanti bei sogni" arriviamo in una zona che non so nemmeno io dove sia, è buio, abbiamo viaggiato tantissimo, a vederlo sembra un vecchio casale abbandonato
Scendiamo e vengo presa dai 2 uomini, uno per lato mi tiene le braccia, ho le gambe doloranti, un moto di agitazione che non so spiegare, sento i seni pesanti pieni di latte, e poi penso a mio marito e a mia figlia, e al fatto che non so come stiano, cosa stiano facendo mentre io sono lontana da loro contro la mia volontà!
Entriamo in questo casale dismesso,  all'ingresso ci sono solo delle lanterne ad illuminare la prima stanza che conduce al salone illuminato da un grosso lampadario in vetro, è molto grande, c'è un enorme divano e delle poltroncine accanto al tavolo da pranzo altrettanto grande ma non faccio in tempo a vedere nient'altro perchè è questione di attimi, la testa mi prende a girare e un istante dopo vedo solo nero.


Buio totale,
e forse è meglio così,
meglio non vedere e non percepire il pericolo di cosa sono capaci questi pazzi!




Quello che mi dicono i tuoi occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora