Capitolo 61

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P.O.V.'S MARCO
Si torna a casa, finalmente, e con una settimana d'anticipo, inutile dire che è stata tosta ma è stata anche una bellissima esperienza.
Ma per quanto io possa esser stato bene e mi sia divertito come non succedeva da tanti anni, perchè oltre al lavoro c'era lo svago, sento il bisogno assoluto di tornare a casa dalle mie donne!
Non ho avvisato nessuno del mio arrivo, ho spedito le mie valige qualche giorno fa a casa nostra in portineria, e ho con me solo un bagaglio che mi servirà per questi giorni che li passerò al mare con la mia famiglia. So per certo che rientreranno tutti, compresa mia moglie visto che è ancora in maternità, la prima settimana di settembre, mi è stato confermato qualche giorno fa proprio durante una telefonata avendo così modo di passare 2 settimane di vacanze con loro.
Sono appena atterrato in Sardegna e mi metto in attesa che arrivi il servizio navetta che ho prenotato, la tratta dalla casa dei miei non è distante, più o meno un'ora di viaggio.
Quando arrivo è ormai sera, sono circa le 19 e spero vivamente che siano tutti in casa perchè so che sarebbe una sorpresa per tutti!
Come apro la toppa sento casino, il solito casino che si crea quando stiamo tutti insieme con i bambini
"Insomma che si fa stasera?" urlo per farmi sentire e si ammutoliscono tutti, la prima a fare capolino con l'espressione basita è mia moglie, indossa un paio di shorts in jeans e una canotta corta a fiorellini
"Sorpresa!" sento il mio sorriso arrivare fino alle orecchie e quando le allargo le braccia posando a terra lo zaino mi si fionda in braccio circondandomi collo e fianchi con braccia e gambe
"Amore mio grande, quanto mi sei mancata" la tempesto di baci sul collo e sulla guancia mentre continua a stringermi
"Anche tu stronzetto" la stringo ancora di più a me e non posso non notare che ha perso le morbidezze che aveva quando ci siamo lasciati
"Ma quanto sei dimagrita" mi guarda negli occhi e scuote a testa
"Non importa! Adesso sei qui e mi hai fatto una sorpresa bellissima arrivando prima del previsto" la azzitto con un bacio super ricambiato e ritrovo in questo gesto l'ossigeno e le energie che mi sono mancate in queste tre lunghe settimane lontano dalla mia donna.
Ci separiamo e nell'esatto momento in cui ci dirigiamo verso la saletta fa capolino Zoe, gattona...non posso crederci che mia figlia gattona e io me lo sono perso!
"Amore ma gattona!" sconvolto mi rivolgo a mia moglie che mi sorride e annuisce
"Amore mio vieni da papà" mi inginocchio alla sua altezza e appena mi è vicina mi si lancia addosso ridendo, scoppio a piangere senza vergogna di essere visto o sentito
"Ehi che succede" mia moglie si inginocchia accanto a me e quasi con possessione me la stringo addosso a me insieme alla nostra polpetta
"Mi sie..te man..c..ate" non riesco nemmeno a parlare dall'emozione che sto provando in questo momento
"Anche tu, non immagini quanto" mi posa un bacio sulla guancia e si accoccola a me guardandomi dritto negli occhi
"Siete la cosa più importante della mia vita!" vedo un lampo passare nei suoi occhi come se si fosse in parte emozionata e stupita dalle mie parole
"Solo con voi sto bene e mi sento completo"
"Ti amo. Mi sei mancato come l'aria, non ne hai idea"
"Anche io ti amo, lo sai che darei la vita per te!" le poso un bacio che non possiamo approfondire visto che Zoe gelosa richiede attenzione lamentandosi e tirandomi per la visiera del berretto che indosso.
Quando ci alziamo da terra vediamo la nostra famiglia che è rimasta in rigoroso silenzio a guardarsi la scena e i loro occhi sono emozionati tanto quanto i mei che non smettono di lacrimare e con mia moglie affianco che non fa altro che asciugarmeli.
Dopo esserci ripresi dal mio rientro a casa mangiamo qualcosa e noi 3 ce ne andiamo subito a letto, sono stanco, sono praticamente due giorni che viaggio e sono stremato.
Mentre sono sul letto a coccolarmi con Zoe, per fortuna assonnata, non riesco a staccare gli occhi di dosso a mia moglie mentre si muove in giro per la stanza. Quando rimane in intimo per mettere il pigiama non posso non notare quanto sia magra, ha il ventre impressionantemente piatto a soli 5 mesi dal parto, le gambe magre come non sono mai state e sui fianchi le si vedono le anche sporgenti
"Perchè ti sei ridotta così?" la guardo dal letto appoggiato su un gomito
"Così come" si toglie il reggiseno e si infila la canotta del pigiama
"Sei dimagrita troppo. Ti ho lasciata sola 3 settimane e ti si vedono le ossa"
"Marco allatto Zoe, sto tutto il giorno dietro a lei, oltre che consumarmi energie mi fa fare esercizio fisico" sorride e posa un bacio alla piccolina che si è quasi addormentata
"Sei strana però...che hai?" sospira e abbassa lo sguardo
"Ho visto delle foto...e anche dei video. Mi hanno fatto male, tu non immagini quanto, ed è ritornata ad impossessarsi di me quella paura costante di perdere tutto" non mi guarda negli occhi, è rimasta a testa china e la vedo fragile
"Di cosa stai parlando" fa un sorriso amaro e sgancia la bomba che mi lascia basito
"Mi hai tradita? Se lo hai fatto dimmelo in faccia ti prego" ha gli occhi spenti e impauriti da quella che potrebbe essere la mia risposta
"Stai scherzando spero!" evito di alzare la voce e di agitarmi visto che mia figlia dorme beata appoggiata al mio petto
"Ho visto foto e video che ti baciavi con quella donna. Le infilavi praticamente la lingua in gola, la stringevi possessivamente e sembrava piacerti" inizio a pensare a cosa si riferisce e come un lampo mi viene in mente quell'esatta scena che, purtroppo per me, era lavoro e quindi dovevo limitarmi a recitare
"Ero davanti a delle persone fuori di testa, dovevo scegliere se mettere in scena qualcosa che non esiste oppure salvarmi il culo e salvarlo a tutta quella gente che c'era lì con me. Se mi rifiutavo molto probabilmente ritornavo a casa dentro una bara e con una medaglia al valore civico di cui non te ne saresti fatta niente perchè ti avevano ucciso il marito e il padre di tua figlia. Avevo davanti la peggior organizzazione di gente poco affidabile capace di spararti in fronte senza il minimo sforzo" evito di dirle tante altre cose che so potrebbero farle male, abbiamo rischiato di essere scoperti e mi hanno puntato una pistola alla tempia, in quel momento mi sono passati davanti tutti i momenti belli passati insieme e con il magone di doverle lasciare entrambe troppo presto. Vedo i suoi occhi impauriti e dispiaciuti ma posso benissimo capire come si sia sentita in quel momento, quando vedi la tua metà limonarsi qualcun'altra fa male e non voglio nemmeno pensarla al contrario perchè so che uscirei di testa se nei miei panni ci fosse stata lei.
"Scusami. Sono stata una stupida" si mette di schiena sul letto coprendosi gli occhi con il braccio, mi allungo a spostarglielo attento a non svegliare la bambina
"Ei, non sei stata una stupida. Ma devi metterti in testa che esisti solo tu. Nessun altra potrà mai sostituirti. Quello è lavoro e lo sai, se posso evitare certe cose le evito volentieri perchè dopo mi sento in colpa e "sporco" ma non sono minimamente coinvolto, e qui non ne va solo della mia carriera ma della mia vita e di quella di un'intera troupe" le asciugo le lacrime che cadono silenziose e vorrei tanto abbracciarla così delicatamente sposto Zoe nella sua culletta e c come mi sdraio vicino a lei mi circonda a se
"È per questo che ti sei ridotta così? Che sei dimagrita così tanto?" quel che vedo non è un corpo sano come quello che aveva sia prima della gravidanza sia prima della mia partenza. Mi guarda dritto negli occhi con una mano sulla mia guancia ma senza darmi una risposta
"Lo sai che devo partire alcune volte, non posso tornare e trovarti in queste condizioni mi fai morire" le poso un bacio in testa e la stringo a me più che posso
"Mi prometti che da domani ricominci a mangiare un pasto completo? Che integri tutto il necessario? Anche perchè amori ancora allatti Zoe e devi cercare di trasmetterle quanto più possibile, se ingerisci il necessario per lei per te che rimane?" sospira e mi posa un bacio sul collo
"Tutta la tua accortezza e il tuo preoccuparti mi fa sentire amata"
"Amore mio" la stringo a me più che posso lasciandole ripetuti baci sulla guancia scatenando una leggera risata che cerca di trattenere
"Sshh piano, basta ti prego, che se si sveglia non ho le forze per camminare 2 ore per riaddormentarla che ultimamente non dorme più la notte" le accarezzo il viso e le poso un bacio sul naso
"Ci sono io adesso. Mi sento in colpa ad averti lasciata sola con una polpetta piccolina. E se serve tu te ne stai a letto e ci sto io con lei finché non si riaddormenta. Da quanto non ti fai un sonno completo?" ho quasi paura della sua risposta mentre i sensi di colpa mi ammontano dentro sempre di più
"Non lo so amore ho perso il conto, mi faccio bastare quel poco che mi tocca" sorride lo stesso nonostante la stanchezza
"Scusami, mi dispiace tantissimo e mi sto sentendo in colpa-" mi tronca sul nascere tappandomi la bocca con un bacio a stampo
"Smettila, non devi. Sei un papà eccezionale e noi siamo tanto fortunate! Adesso però dormiamo perchè non riesco più a tenere gli occhi aperti" sorride e mi posa un bacio a stampo che mi prendo la briga di approfondire
Non so spiegarvi quanto mi sia mancato sentirmela spalmata addosso così, è qualcosa di nostro, un momento intimo tra di noi e basta, non riesco a smettere di stringerla, vorrei averla così per sempre.
So che non è possibile e quindi mi godo questa prima notte insieme dopo tanto tempo separati, e non è una notte fatta di gemiti e sospiri dettata dalla passione dell'esserci ritrovati.
Semplicemente é una notte bellissima, intrecciati l'uno nell'altra, con i vestiti addosso e la felicità di essere di nuovo insieme, ancora qui, ancora noi due, insieme e affiatati!

Semplicemente é una notte bellissima, intrecciati l'uno nell'altra, con i vestiti addosso e la felicità di essere di nuovo insieme, ancora qui, ancora noi due, insieme e affiatati!

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