P.O.V.'S MARCO
Domani mattina partiamo per le vacanze estive con le altre coppie di amici, e adesso siamo a cena insieme sotto al portico di casa nostra.
Una cosa molto semplice, abbiamo ordinato le pizze e siamo stati a casa sia perché domani mattina dobbiamo partire presto sia perché volevamo stare tranquilli e poi ci basta stare insieme per stare bene.
È una bella serata si sta bene, il giorno inizia a fare molto caldo mentre la sera si sta bene perché l'aria è più fresca. Staremo via 10 giorni, in costiera amalfitana e abbiamo preso una casa abbastanza grande da contenerci tutte le coppie che siamo (noi, mio fratello e la sua ragazza, Federico e Benedetta, Mirko e Federica, Andrea e Jacopo, i single del gruppo).
"Allora quindi domani mattina abbiamo il check in per la casa alle 12 quindi per che ora partiamo?" Chiede Jacopo, il più fiscale ed organizzato in queste situazioni
"Per me possiamo partire anche alle 9 di mattina ma conoscendoci so che passerebbe almeno un'ora prima di partire definitivamente, mettici poi che possiamo trovare traffico perché siamo comunque all'ultima settimana di luglio." Dice Andrea
Nel frattempo che noi ragazzi continuiamo a discutere sull'ora le ragazze si alzano e iniziano a portare in casa i cartoni della pizza e a portare in tavola altre cose, vedo Alice alzarsi goffamente dalla sedia e mi viene da sorridere.
"Raga noi penso che partiamo un po' prima, non può fare viaggi troppo lunghi e sicuramente da qui ad Amalfi non è un viaggio lungo ma credo che dovremmo fermarci più spesso, ormai manca poco e la vedo sempre più affaticata e stanca. Ha continuamente bisogno del bagno e non so quanto possa giovargli stare troppo seduta in macchina" dico ai ragazzi
"Ma stai scherzando? Che problema c'è partiamo tutti insieme, e se dobbiamo partire prima per queste esigenze lo facciamo, davvero non preoccuparti non c'è nessun problema" mi dice Mirko
"Si infatti che problema c'è, partiamo prima così essendo presto si viaggia anche meglio ed è più fresco" mi dice Andrea
"Davvero lo fareste? Noi veramente non vogliamo recare nessun disturbo" gli dico mentre li guardo e mi rendo conto di quanto sono fortunato ad avere degli amici così.
Nel frattempo riescono le ragazze, Benedetta porta una bottiglia di vino e vari dolcetti secchi, Federica porta un vassoio di pasticcini e dietro ci sono Alice e Ramona a braccetto che camminano tranquillamente. Stasera mi sembra di vedere la sua pancia più grande del solito, ormai siamo alla fine del settimo mese e manca veramente poco, solo che stasera la vedo diversa, indossa un vestitino a portafoglio nero con i fiori rossi e sotto un paio di sandali bassi.
"Ma certo che lo facciamo, veramente non ti devi preoccupare Marco, per il nipotino dello zio questo ed altro" mi dice Jacopo mentre si precipita su di Alice e la abbraccia.
Alice mi guarda e ridacchia e poi decidiamo che forse è il momento di dirglielo
"Per la nipotina dello zio casomai" dice Alice a Jacopo mentre lo guarda, la sua reazione è immediata tanto che salta e batte le mani
"È FEMMINAAA" urla e mi guarda "cazzo amico hai fatto centro, sei fottuto ora lo sai si?" Mi dice mentre ridacchio e mi passo una mano sul viso
"Nooo dai, si è fatta finalmente vedere, ma quando l'avete scoperto?" Ci chiede Benedetta
"Oggi pomeriggio. Non era una visita programmata, ma stavo poco bene e sono andata in ambulatorio e durante l'ecografia si è finalmente fatta vedere" mentre lo dice le brillano gli occhi e nel frattempo si viene a sedere sulle mie gambe
I ragazzi ci guardano contenti e si congratulano con noi
"Ora però tutto bene si? Cioè ti senti meglio?" Le chiede Federica mentre tutti si fanno seri e ascoltano attenti
"Si si ora sto bene, mi sento più leggera diciamo, solo che nel pomeriggio presto ho iniziato ad avvertire dei doloretti sotto al ventre, nulla di che pensavo poi invece sono diventate delle vere e proprie fitte che mi piegavano in due, e quando sono andata al bagno ho notato delle perdite bianche. Così ho chiamato subito la dottoressa quando ho visto che le fitte aumentavano e mi ha detto che mi avrebbe visitata subito. Siamo andati a studio ma non era niente di cui preoccuparsi, semplicemente si stava muovendo e muovendosi mi ha provocato qualche fastidio, invece le fitte erano dovute al fatto che essendo molto grande e muovendosi mi spingeva sull'utero. Ma niente di grave insomma, mi ha detto di stare tranquilla e di godermi questi giorni di vacanza. Tutto qui. E abbiamo scoperto che è una femminuccia, una piccola peste perché non sta ferma un attimo, cioè adesso sta facendo il panico" e ridacchia mentre io continuo a toccarle la pancia
"Davvero?" Le chiede Benedetta
"Si, quando siamo sole solette io e lei sta tranquilla, si muove ma è tranquilla come sente Marco si scatena, come adesso, finché stavo seduta li per tutta la sera è stata tranquilla, non so forse riconosce la mano la voce di sicuro perché la sentono, se quando la tocca fa il panico non vi dico quando gli parla quello che può fare. Eccola, tipo adesso." Si ferma e si guarda la pancia e nell'esatto punto in cui tengo la mano, la pancia si sposta, ridacchio e guardo i miei amici, mi ha appena tirato un calcio sotto il palmo e non c'è niente di più bello che sentirla ogni volta.
"Avete visto? Questi due si sono già coalizzati!" Dice Alice mentre ride
"Oddio ma non ti fa male?" Chiede Federica con un'espressione sofferente
"No anzi, è la sensazione più bella che abbia mai provato, quando si muove ti rendi conto che c'è, che esiste davvero, ed è una cosa bellissima, ogni volta è un'emozione ed è sicuramente la più bella che io abbia mai provato fino ad oggi" le risponde Alice che nel mentre si massaggia la pancia nel punto in cui si è spostata la piccolina, solo che quando la guardo mi rendo conto che le scende una lacrima e... oddio no ci risiamo
"Ancora?? Basta su!" La prendo in giro e la stringo a me e lei ride
"Scusatemi sono gli ormoni" dice ai ragazzi
"Ormai piange per qualsiasi cosa" la prendo in giro parlando con i ragazzi
"Stronzo" e mi tira una gomitata senza farmi male
"Bella panzerona cicciottella mia" le dico scherzando e stringendomela al petto mentre cerco di riempirli il viso di baci
"Cioè vi rendete conto come mi chiama? Cicciottella. Mi stai dando della grassa" mi dice mentre i ragazzi ridono
"Beh amore non sei più tanto leggera" le dico mentre ridacchio e le sposto una ciocca di capelli dietro l'orecchio lei mi guarda e con l'espressione finta offesa mi dice
"Basta, me ne torno al posto mio" e nel mentre si alza, solo che appena si ritrova in piedi si aggrappa al tavolo con una mano, con l'altra si aggrappa alla spalla di Andrea che è seduto vicino a me, si piega in due e caccia un urlo strozzato. Mi alzo immediatamente e cerco di sorreggerla dalla vita mentre continua a lamentarsi e a tenere gli occhi chiusi
"Ali che succede?" Mi guarda ma è spaesata, ha gli occhi lucidi
"Non lo so, non lo so, ma ho sentito un dolore allucinante, come se mi avesse spaccato in due" piagnucola mentre cerca di regolarizzare il respiro
"Allora aspetta siediti, vieni" le dico mentre la aiuto a mettersi seduta, appena si siede si lascia andare contro la sedia facendo respiri profondi
"Ali che ti senti? Che hai?" La tocco sul viso mentre continua a respirare piano
"Niente, si è mossa. Sono stata in una posizione per troppo tempo e le è diventata scomoda. Solo che era un po' più forte di quella che ho sentito stamattina ma sto bene." Mi guarda e mi sorride mentre si tasta la pancia concentrata "eccola, si è spostata da tutt'altra parte"
"Ma è normale che ogni volta ti faccia così?" gli chiede mio fratello
"Si, me l'ha spiegato stamattina la ginecologa, ogni volta che lei si muove tanto tipo adesso che si sposta da una parte all'altra poggia sul mio utero spingendo e quando si mette sul mio utero, l'utero si contrae ed ecco che avverto una contrazione. Ma adesso me l'ha fatto anche perché ho assunto una posizione a lei scomoda per diversi minuti quindi lei probabilmente era tutta contratta e come mi sono alzata ha preso tutto lo spazio che le serviva per girarsi ed ecco qua. Ma niente di grave insomma, passato quel momento di picco assoluto poi dopo sto bene." spiega con calma a mio fratello, anche se in realtà sta rassicurando tutti i ragazzi.
Rimaniamo un'altra oretta forse a ridere e scherzare tutti insieme, anche se non perdo mai di vista Alice ma sta decisamente bene ora dopo lo spavento che ci ha fatto prendere, prima di andare via tutti collaborano a dare una sistemata anche se noi due insistiamo per lasciar perdere ma non ci sentono. Una volta sistemato tutto e dopo esserci messi d'accordo sull'ora, con appuntamento al nostro solito bar alle 6.30 i ragazzi vanno via mentre mio fratello e Ramona rimangono un altro po'.
Mentre Alice e Ramona sono di sopra a finire di chiudere le ultime cose, Luca mi aiuta a caricare la macchina, mettiamo prima le loro valigie visto che senza prendere troppe macchine viaggeremo tutti e 4 insieme, poi saliamo al piano di sopra dove le ragazze hanno definitivamente chiuso tutto e preparato le varie borse. Quando entriamo in camera, Alice e Ramona sono sedute sul divanetto che abbiamo in fondo al letto e stanno cercando di captare i movimenti della piccolina, Ramona è attenta con entrambe le mani sul pancione scoperto in attesa che si faccia sentire.
"Donne avete finito di fare festa senza noi maschietti?" Chiede Luca
"Preparati cognato che siamo in maggioranza noi adesso." Gli risponde Alice ridendo
"Comunque avete caricato tutto giù?" Chiede Alice
"Si si tutto pronto, mancano da mettere le nostre ultime cose che le mettiamo subito senza che ci svegliamo ancora prima domani mattina. Te hai tutto quello che ti serve? Intendo pasticche varie per nausea, acidità, l'integratore." Le chiedo, perché quelle sono cose veramente fondamentali
"Si si ho già tutto pronto nel beauty, però me lo tengo fuori per domani perché non si sa mai." Mi risponde mentre si alza insieme a Ramona e scendiamo tutti e quattro al piano di sotto.
Con mio fratello finiamo di mettere in macchina le ultime cose
"Certo che comunque è bella grande eh!" Mi dice Luca riguardo la mia nuova bimba, la macchina
"Si ci serviva una macchina più spaziosa con l'arrivo della piccolina, stiamo più comodi, è una macchina da famiglia ecco!" Gli rispondo e nel frattempo la ammiro, l'abbiamo presa all'incirca due settimane fa ed è bellissima più la guardo e più mi piace, è una Range Rover Evoque bianca con il tettino nero.
Chiudiamo il portellone dietro e per fortuna c'è entrato tutto ed avanza anche spazio e con mio fratello ci battiamo il 5 contenti di essere riusciti in questa impresa.
Poco dopo vanno via, rimetto l'auto sotto il suo posto macchina che abbiamo di fuori per tenerle al coperto, e poi prendo Alice per le spalle e risaliamo in casa.
"Amo mi aiuti a togliere i sandali?" Si siede sul letto stanca
"Certo" le tolgo le scarpe e l'aiuto a togliersi il vestitino sfilandoglielo da sopra
Si alza, mi da un bacio e va in bagno, in mutande e reggiseno, a prendere l'olio da mettersi. La seguo e mi appoggio allo stipite della porta e mi incanto a guardarla nei suoi movimenti lenti e ormai sempre più goffi.
"Oddio. Sono enorme." si guarda allo specchio e poi mi guarda
"Amore ma che dici. Sei perfetta, sei sempre bella" la raggiungo e mi metto dietro a lei, la circondo dalla vita e appoggio il mento sulla sua spalla
"Marco, sono lievitata, il punto vita mi è letteralmente scomparso, ho la faccia tonda e piena, per non parlare del seno che è lievitato a dismisura." Si guarda allo specchio sbalordita, ma non capisce che per me è semplicemente perfetta, che è bellissima così.
"A me piaci e questo è l'importante." Le dico e lei mi guarda attraverso lo specchio ma non sembra per niente convinta
"Mi stai dicendo che mi vuoi anche se sono ingrassata e deforme?" Mi chiede con gli occhi lucidi tramite lo specchio
"Amore è normale, sei incinta, siamo arrivati alla fine ormai, però a me piaci tanto lo stesso, poi te l'ho detto mi piaci incinta e a dirla tutta mi ecciti pure" spingo le anche verso il suo fondoschiena per farle sentire quanto mi piace e vedo la sua reazione dallo specchio che mi manda completamente fuori di testa, boccheggia, le guance si colorano di rosso e si morde il labbro.
Mi guarda e deglutisce, poi si volta di scatto e mi bacia con foga mentre scende con le mani a palparmi il sedere e istintivamente sorrido.
Mi stacco e la guardo, ha gli occhi carichi di desiderio e lussuria, poggia la fronte contro la sua
"Ali non posso, non dopo come sei stata oggi, ho paura" ammetto la mia paura di farle male per la prima volta davanti a lei, i miei istinti animaleschi possono anche calmarsi ma non ho intenzione di spingermi oltre dopo quello che è successo oggi, mi sono veramente impaurito e la paura di farle del male a lei o alla bimba è più forte di tutto.
"Marco ti prego, io sto bene" mi guarda e respira affannata "ti voglio, mi sono stancata di ricevere piacere solo tramite giochetti, ti voglio sentire, ne ho bisogno" mi guarda e mi supplica, non mi da neanche il tempo di risponderle che si tuffa sulle mie labbra e me le divora, poi scende al mento, baciandomi la mascella, l'orecchio, il collo, ok sto andando fuori di testa, sa quali carte giocare per farmi cedere.
"Razza di donna ti stai approfittando di me, mi hai alla tua mercè e mi stai inducendo a peccare" le dico mentre respiro piano e lei risale, si aggrappa con le braccia al mio collo e mi guarda sorridendo
"Ma la piccola è contenta se mamma e papà si fanno due coccoline dai" mentre mi dice quest'ultima frase distraendomi scende con una mano verso i miei jeans e li sbottona, e il colpo di grazia arriva quando con una mano entra nei miei boxer massaggiandomi e una mia mano la porta sul suo seno pieno e sodo.
Li non ci vedo più, inizio a pensare che alla principessa di papà sicuramente non dispiace se il suo papino si dedica alla mamma concedendogli qualche coccola ed è così che finiamo nella nostra bolla d'amore, soave e passionale.
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Quello che mi dicono i tuoi occhi
RomanceSiamo una coppia di ragazzi di 23 e 28 anni, viviamo insieme, ci amiamo come non mai. L'ho sempre saputo, sin dal primo istante, che lui sarebbe stato l'uomo della mia vita. Siamo felici e spensierati ma una notizia inaspettata, più grande di noi...