P.O.V.'S ALICE
Siamo alla fine di giugno e sono entrata da poco nel quinto mese. Il caldo e la stanchezza iniziano a farsi sentire, inizio a gonfiarmi, sono cambiata così tanto in questi mesi sia interiormente che fisicamente.
Oggi è domenica e in questo momento sono comodamente sdraiata sul lettino della piscina della zia di Marco, sono appena le 9 e preferisco starci adesso che il sole non è cocente e tira un po' d'aria. La notte fa caldo e faccio fatica a prendere sonno, mi rilasso in tutta tranquillità mentre alle mie spalle sento che trafficano per la colazione. D'estate tutte le domeniche le passiamo in piscina dagli zii di Marco in famiglia, iniziamo dalla colazione, mangiamo insieme, il pomeriggio lo passiamo in piscina e ceniamo. È routine e io ci sto così bene.
Mentre sono sdraiata e accarezzo il mio pancione non posso far a meno di pensare a questi mesi, così intensi e così belli. La paura degli inizi e la gioia che abbiamo provato quando abbiamo avuto la certezza che il nostro piccolino stava bene. Ancora non sappiamo il sesso, non si vuole far vedere e a dirla tutta non si è nemmeno fatto mai sentire, la dottoressa dice che è normale, inizia a crescere adesso e solitamente è proprio tra la fine del quarto e l'inizio del quinto mese che iniziano a muoversi.
Non vedo l'ora!
Ricordo ancora quando lo nascondevamo ai nostri amici, tutti i fine settimana facevamo una cena nel nostro terrazzo però non avevamo mai il coraggio di dirglielo.FLASHBACK (1 mese prima ca)
Stasera ci sono a cena Francesco, Jacopo, Luca, Ramona, Federico, Chiara, Benedetta, Federica e Mirko, ancora non gli abbiamo detto niente della gravidanza, da quando abbiamo saputo che le acque si sono calmate abbiamo preferito tenerlo per noi, in famiglia.
"Amore, qui è tutto pronto, vado a darmi una rinfrescata prima che arrivino" urlo a Marco mentre finisco di sistemare la tavola.
È arrivato il caldo tutto insieme all'improvviso, indosso una semplice canottiera e un paio di pantaloncini leggeri, ma sto morendo lo stesso sarà perché sono stata fino a 10 minuti fa con il forno acceso.
Per la cena ho optato per una cena fredda, ho preparato il farro con pomodorini, olive nere, tonno, mozzarelline e rucola, tramezzini vari, degli spiedini di formaggio, olive verdi, fettine di salsiccette secche e mozzarelline, un tagliere di formaggi e uno di affettati, verdure grigliate e per concludere un ciambellone salato con zucchine, cubetti di mortadella e salame e groviera.
È tutto il giorno che cucino e mi sento anche un po' stanca, il pomeriggio se non dormo e mi riposo almeno un'oretta non mi riprendo proprio.
Esco dalla cucina e mi scontro con Marco
"Sei sexy in versione casalinga-cuoca" mi dice mentre mi sposta i capelli tutti arruffati fermati con il mollettone.
Rido e gli do una pacca sul petto, prima di dargli un bacio e di andarmi a lavare.
Faccio una doccia rilassante e poi dopo aver applicato l'olio per le smagliature sulla pancia e sui glutei scelgo cosa mettere. Opto per un paio di pantaloncini corti di jeans che dovrò sicuramente lasciare aperti perché non mi entra più niente, una canotta grigia scura e sopra una camicia extra-large bianca con le maniche a 3/4 per nascondere la pancia, indosso le stan smith, faccio una treccia per dare un senso ai miei capelli e sono pronta.
Quando torno in sala sono già arrivati Luca e Ramona, Luca mi viene subito incontro a salutarmi mentre Ramona posa la borsa sul divano
"Ehi mammina come stai?" mi chiede mentre mi posa un bacio sulla guancia
"Bene bene, diciamo bene"
"Ma la pancia dov'è? È sparita tutta insieme?" Mi chiede Ramona mentre si avvicina per salutarmi
"Hahah no tranquilla è ancora qui, solo che i ragazzi non lo sanno ancora, quindi cerchiamo di nasconderlo"
Marco mi si avvicina e mi dice
"Ali mi sa che dobbiamo dirglielo, inizia a vedersi anche se indossi le cose larghe, mettiti di profilo" vedo che tutti e tre si allontanano da me e mi esaminano, discutendo tra loro se si nota o meno.
"Si scusate però fino a che non arrivano io la camicia me la tolgo, ho caldo adesso, tanto voi ci siete abituati" mi tolgo la camicia e vedo Luca guardarmi strano.
"Ho qualcosa che non va?" Mi guardo ma non mi sembra
"No scusa è che...è sempre più grande e io non ci posso credere ancora che diventerò zio. Ma scusa, neanche i bottoni ti si chiudono più?" E inizia a ridere come uno scemo contagiando anche noi mentre osservo il mio pancino tondo.
"Voi deridetemi pure perché sono ingrassata e perché non entro più in niente praticamente, io intanto inizio a portare a tavola" e così aiutata da mia cognata iniziamo a portar fuori da mangiare. Quando sento il campanello suonare prendo la camicia e corro in bagno mentre di là sento le voci dei ragazzi che sono arrivati tutti insieme.
Mi ricompongo e mi metto di profilo, in effetti è vero, nonostante sia larga qualcosa di strano si nota, è forse arrivato il momento di dirglielo, lascio i primi 3 bottoni aperti in modo da farla risultare più lenta e ci riesco anche se mi ricade su una spalla ma non mi importa.
Dopo una decina di minuti ci mettiamo a tavola e in mezzo alla cena tra una chiacchiera e l'altra vedo Jacopo guardarmi in modo insistente per poi confabulare qualcosa con Mirko. Questi due mi puzzano, in senso lato ovviamente anche perché non dubiterei mai del migliore amico (Jacopo) del mio ragazzo.
Poco dopo mi alzo per rientrare in casa a prendere due bottiglie d'acqua e vedo che dopo di me entra subito lui che si dirige verso il bagno.
Quando esce nemmeno me ne rendo conto, sto prendendo le birre dal frigo all'ultimo ripiano, per allungarmi la camicia mi si alza fino allo stomaco scoprendomi la zona proibita, quando chiudo l'anta e appoggio tutto sul ripiano, mentre mi sistemo mi giro e vedo Jacopo guardarmi sconcertato.
"C'è qualcosa che non va? Qualcosa che non ti piace?" Gli chiedo mentre apro le bottiglie di birra
"Ehm no no, solo che...niente" si gira per riuscire
"Jacopo!" Lo chiamo fermandolo a pochi passi da me
"Lo so che hai visto, ma se non l'hai saputo prima è perché ci sono stati dei problemi, più tardi capirai"
Mi prende le birre dalle mani e mi sorride accennandomi un "tranquilla"
La cena prosegue bene e tranquillamente, si respira aria di casa e felicità, stiamo così bene quando ci troviamo tutti insieme.
Le ragazze mi danno una mano a sparecchiare mentre i ragazzi camminano in mezzo al prato.
Mentre sto caricando la lavastoviglie ho un capogiro e se ne accorgono tutte subito perché barcollo e molto probabilmente sono diventata gialla.
"ALICE!" Urla Ramona, mentre mi prende e mi fa sedere sullo sgabello dell'isola.
"Ali che succede? Non ti senti bene?" Mi chiede Chiara, mentre accorrono preoccupate anche Benedetta e Federica.
"Ramo mi fischiano le orecchie" le dico con voce sottile ma sento attappato e mi gira tutto.
Mentre Federica accorre subito a prendermi un bicchiere di acqua e zucchero, Benedetta va a chiamare Marco, mentre io me ne resto seduta appoggiata a Ramona che non mi ha lasciata un attimo sola.
Marco entra in casa correndo e viene subito da me seguito dai ragazzi
"Alice che hai? Non ti senti bene?" La sua voce e la sua espressione sono spaventate perché era qualche giorno che stavo meglio
"Tranquillo lo sai che è normale" gli dico mentre prendo il bicchiere di acqua che mi da Federica. Dopo averlo bevuto sembro sentirmi meglio, provo ad alzarmi sostenuta da Marco ma le gambe cedono
"Ooo che c'ha??" Chiede Luca impaurito, loro lo sanno e quindi hanno modo di impaurirsi, Marco mi prende in braccio e mi fa sdraiare sul divano e mi alza le gambe mentre rinizio a sentirmi meglio.
"Devi stare tranquilla, è da stamattina che non ti sei fermata un attimo, hai avuto un calo di zuccheri e la pressione ti si è abbassata all'improvviso" mi rimprovera Marco mentre gli sorrido e cerco di alzarmi aiutata da lui
"Hai finito? Ho avuto un calo di zuccheri niente di più, con il caldo che c'è lo sai anche tu che mi succede spesso. Adesso ho voglia di gelato, andiamo a mangiarlo?" Gli dico mentre guardo gli altri e sono già in piedi.
Mi dirigo in cucina e con le ragazze tra una risata e l'altra prepariamo le coppette e le portiamo a tavola.
"Ehm scusate, ma noi vi dobbiamo dire una cosa"
Non finisco di parlare che si ammutoliscono tutti, mi sfilo la camicia, mi alzo e mi metto di profilo
"Deducete voi Zii"
FINE FLASHBACK
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Quello che mi dicono i tuoi occhi
RomanceSiamo una coppia di ragazzi di 23 e 28 anni, viviamo insieme, ci amiamo come non mai. L'ho sempre saputo, sin dal primo istante, che lui sarebbe stato l'uomo della mia vita. Siamo felici e spensierati ma una notizia inaspettata, più grande di noi...