La colazione con Alessia mi ha fatto bene, le ho raccontato tutto, da quando l'ho scoperto qualche giorno fa fino ad oggi.
L'ho appena riaccompagnata e anziché andare a casa mi dirigo in pasticceria a prendere qualche pasticcino per il pranzo da mia madre.12:00
Faccio un salto a casa per darmi una rinfrescata e prendere l'ecografia da far vedere ai miei.
Appena entro a casa sento la musica provenire dalla camera, entro ma Marco non c'è, è in bagno, faccio capolino e lo vedo ondeggiare con i fianchi mentre si fa la barba a petto nudo.
"Forse dovrei uscire più spesso se la ricompensa è vederti così" mi guarda, sorride e ammicca facendomi un occhiolino
"Bentornata dolcezza, tutto ok?" la sua premura è sempre troppa, ma non mi dispiace affatto anzi lo capisco, è tutto così nuovo per noi, per lui, per me che il mio corpo è abitato da un altro esserino, poi dopo la situazione in cui siamo anche un minimo sintomo ci fa scattare sugli attenti.
Mi avvicino a lui e mi intrufolo tra le sue braccia solo dopo che si è risciacquato e asciugato. Nascondo il viso nel suo collo e assorbo il suo profumo, sa di fresco, di menta e di uomo, del mio uomo.
"Mmm profumi" mi stringe a se e mi lascia un tenero bacio sulla testa mentre intrufola una mano sotto il mio maglioncino per accarezzare dolcemente il mio ventre.
"Ei che ti prende?" continuo a stare attaccata come una cozza a lui con gli occhi chiusi, sto così bene e rilassata in questo momento che rimarrei così per ore.
"Niente sto bene, tra le tue braccia, stiamo bene." lui ride e il suo petto vibra sotto di me
"Dai fammi vestire che dobbiamo andare"Ore 13:00
Arriviamo a casa dei miei, Marco mi lascia sotto casa e lui va a parcheggiare la macchina, faccio le scale e arrivata davanti alla porta di casa suono, probabilmente mia madre dall'altra parte si starà lamentando che non ho mai le chiavi a portata di mano.
Mi apre ed è sorridente come sempre
"Alii tesoro, Marco?"
"È andato a parcheggiare la macchina, tempo qualche minuto e arriva" entro in casa e saluto papà che come al solito è ai fornelli
"Bella di papà dammi un bacio" è sempre così dolce, lo amo alla follia, ho capito perché ci ho messo così tanto a trovarmi il ragazzo, cercavo inconsciamente qualcuno come lui, e l'ho trovato, sia per me che per il mio cucciolo.
Poso i pasticcini in frigo e mi spoglio, appendo il cappotto e la borsa e vado a sbirciare cosa sta cucinando papà.
"Mm che buon odorino che è?" cerco di vedere ma niente, mi vieta di avvicinarmi
"Risotto con la zucca, fettine al forno con scamorza, pomodorini e olive, poi per contorno ti ho fatto l'avocado. Contenta?"
"Come non esserlo, ho una fame"
Mia madre nel frattempo finisce di sistemare la tavola e ridacchia. Suonano alla porta, vado ad aprire e trovo un Marco alquanto affaticato, lo faccio entrare e lo aiuto a togliere il piumino.
"Che è successo? Perché tiri il fiatone?" non mi risponde e va a salutare i miei genitori.
Poco dopo ci mettiamo a tavola e inizia a montarmi l'ansia, inizio a farmi mille domande in testa e Marco sembra aver capito il mio stato d'animo perché mi mette una mano sulla coscia e me la stringe, sussurrandomi un "stai tranquilla".
Dopo aver finito di mangiare tutte queste prelibatezze che mi hanno saziata abbastanza, mi alzo da tavola mentre mia madre sparecchia, e prendo i pasticcini in frigo, tolgo la carta e li metto a tavola
"Mamma lascia stare facciamo dopo, adesso devo...anzi dobbiamo dirvi una cosa"
La voce mi trema e le mani sono diventate un pezzo di ghiaccio, prima di sedermi vado a prendere dalla mia borsa il bigliettino che all'interno contiene la mia prima ecografia, ne ho fatta stampare un'altra sia per loro che per i miei suoceri.
Torno a tavola, mi siedo e consegno a mamma questa bustina, lei mi guarda interdetta, le faccio un sorriso che sembra convincerla
"Dai apri non far stare in ansia anche me"
La apre ed estrae l'ecografia, la sua faccia cambia da curiosa a sorpresa, fino a che poi non crolla e si commuove, la gira verso mio padre per fargliela vedere e sul suo viso si stampa un enorme sorriso. So quanto volesse diventare nonno, indipendentemente dalla mia età ha sempre espresso chiaramente questo suo desiderio davanti a me.
"Oh bambina mia, non ci posso credere vieni dalla tua mamy" mi abbraccia ed in questo momento mi sento ancora figlia, è quell'abbraccio materno di cui avevo bisogno, torno indietro negli anni a quando abitavo ancora qui dove ogni occasione per me era un pretesto per abbracciarla.
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Quello che mi dicono i tuoi occhi
RomansSiamo una coppia di ragazzi di 23 e 28 anni, viviamo insieme, ci amiamo come non mai. L'ho sempre saputo, sin dal primo istante, che lui sarebbe stato l'uomo della mia vita. Siamo felici e spensierati ma una notizia inaspettata, più grande di noi...