Capitolo 51

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P.O.V.'S MARCO
Sono come immobilizzato, incredulo, una sensazione di rilassamento totale mi prende per tutto il corpo, corro incontro all'agente e per fortuna nessuno mi ostacola
"Ali" le tiro su il viso ed ha dei segni rossi su una guancia, ha lo sguardo perso e piange silenziosamente, non sono sicuro mi abbia riconosciuto, come ho allungato una mano alla sua pancia si è tirata indietro e si è stretta all'agente
"Amore sono io, sono Marco" le prendo le guance e finalmente incastra i suoi occhi nei miei, inizia a piangere e singhiozzare per poi buttarmisi tra le braccia
"Amore mio ci sono io, sei fuori, stai bene. Ssh basta amore basta, è finito tutto" la stringo forte a me ma è un attimo, una frazione di secondo che mi sviene tra le braccia
"Ali..Ali" cerco di scuoterla accasciato a terra con lei ma non da segni di vita, il mio amico Giorgio mi si avvicina subito
"Marco stai tranquillo, ora chiediamo soccorso" il mio è un pianto continuo ma quando vedo il suo vestitino bianco macchiarsi di sangue scuro mi prende un colpo
"No..no...no no no" inizio ad urlare e la stringo a me più che posso, non me ne rendo nemmeno conto che degli infermieri del 118 me la tolgono dalle braccia per caricarla su una barella
"Fate piano è incinta, vi prego le-"
"Deve stare tranquillo a loro ci pensiamo noi vedrai che è solo un accumulo di stress"

P.O.V.'S ALICE
Mi sveglio in una stanza completamente bianca, le luci sono soffuse, mi fa male la testa e un forte odore di disinfettante mi fa storcere il naso.
"Alice" una voce familiare mi chiama e come volto lo sguardo vedo mio marito che mi sorride e mi stringe la mano, ha una strana cera, gli occhi lucidi e le guance paonazze come se avesse pianto
"Amori miei" si avvicina e bacia la mia pancia, in quel momento ho un flash
"La bambina, la bambina che succede, sta bene, Marco la bam-" entro nel panico mettendomi semi seduta cercando di alzarmi
"Stai giù stai giù state bene amore, lui o lei sta benissimo" mi guarda con gli occhi lucidi e mi abbraccia stretta
"Ali" mi prende la mano e si passa una mano sul viso
"Che succede? Ha qualcosa?" Mi guardo la pancia e la tocco con la paura più grande della mia vita
"Hai avuto delle perdite, il primo soccorso credeva fosse un accumulo di stress ma c'è di nuovo un distacco della placenta e quindi una minaccia d'aborto" mi manca il respiro, non ci voglio credere, non ci posso credere, la stanza prende a girare e un ondata di nausea mi investe mentre mi porto le mani nei capelli iniziando a disperarmi
"Ali, ei" Marco cerca di instaurare un contatto con me e dopo qualche minuto ci riesce
"Tu sei cazzuta e sei la donna più forte che io conosca, ma devi stare tranquilla ora devi fare una visita con la tua ginecologa ma tu amore devi startene a riposo tranquilla" la sua voce trema e i suoi occhi sono colmi di lacrime, annuisco cercando di calmarmi nelle braccia della persona che più amo al mondo

P.O.V.'S MARCO
Esco dalla stanzetta mentre i dottori la visitano e trovo mia madre e mia suocera di fuori con il cambio.
Appena vedo mamma mi butto tra le sue braccia scoppiando a piangere e poco dopo stringo anche mia suocera cercando consolazione
"Marco che succede, che ha mia figlia?" mia suocera mi guarda con le lacrime agli occhi, speranzosi che non sia niente di grave ma io non trovo il coraggio di guardarla in faccia e dirle quel che é vero, questa donna insieme a mia moglie ha subito una perdita e un dolore troppo forte in passato che si é sommato all'auto distruzione di sua figlia.
Mi copro gli occhi sedendomi e poggiando i gomiti sulle ginocchia cercando di calmarmi mentre sento mia mamma accarezzarmi la schiena e i capelli
"Marco" mia madre mi parla cercando di incoraggiarmi a parlare e dopo essermi ripreso dico loro cosa sta succedendo
"C'è una minaccia d'aborto, ha un distacco della placenta" riprendo a piangere pensando già al peggio
Mia madre mi guarda stupita e mia suocera delusa inizia a scuotere la testa a piangere, le vado incontro abbracciandola e quel che dice mi spezza
"Perché mia figlia deve soffrire così tanto" non faccio in tempo a risponderle che la stanzetta si apre rivelando i medici che sono entrati prima
"Aiuti sua moglie a cambiarsi e appena fatto facciamo l'ecografia" annuisco lasciando mia madre e mia suocera ed entrando nella stanza. Trovo Alice in piedi affacciata alla finestra che guarda pensierosa la strada
"Amore" si gira e sospira dirigendosi sul letto
"Adesso ci cambiamo e poi andiamo a fare un'ecografia va bene?!" Annuisce legandosi i capelli, la aiuto a togliere il vestitino e gli anfibi, le infilo un paio di leggins comodi e un maglioncino largo.

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