P.O.V.'S MARCOL'ho riaccompagnata a casa sua, e quello che ho visto là dentro mi ha lasciato senza parole, veramente non me lo immaginavo.
Mi ha invitato a restare e ho accettato, mi piace questa ragazza e mi piace passare del tempo con lei.
"Marco veramente grazie, non dovevi" mi guarda con quegli occhioni tristi e mi si stringe il cuore, non oso immaginare quello che ha dovuto sopportare.
"Ali se l'ho fatto è perché volevo farlo" annuisce e si guarda intorno e capisco che qualcosa non va
"Ne vuoi parlare?" mi guarda e si va a mettere seduta rannicchiata sul divano
"Non voglio caricarti dei miei problemi, sei un ragazzo giovane, mi conosci a malapena, anche fosse tra me e te non può funzionare Marco. Mi piaci è inutile negarlo a me stessa perché è così, però io veramente non sono pronta e non so quando lo sarò, quello che mi è successo ha cambiato totalmente la mia vita e il modo di vederla, sto uscendo da una convivenza fallita e una storia durata tre anni. Io, è che-" la vedo in difficoltà in cerca di qualcosa in cui appigliarsi così mi avvicino a lei
"Non ti sto dicendo di sposarci domani, ma solo di conoscerci, magari non nasce niente, magari nasce un'amicizia oppure qualcosa di più profondo, non possiamo saperlo. Non costa niente conoscerci e passare del tempo insieme" la guardo cercando di captare qualcosa ma mi ignora con lo sguardo tenendolo basso sulle mani che si sta torturando perché è agitata, percepisco l'effetto che le faccio
"Perché me?" se ne esce fuori così con una domanda che non mi aspettavo, mi ha preso alla sprovvista
"Perché mi piaci, perché dalla prima volta che ti ho vista non sono riuscito a staccarti gli occhi di dosso e quel tuo atteggiamento freddo e da stronzetta mi spingeva a punzecchiarti ogni volta che ne avevo modo"
"Marco la mia vita è un casino, mi trovo in un limbo in cui non riesco ad uscire, là fuori ci sono tante ragazze pronte a prostrarsi ai tuoi piedi, io sono piena di problemi, i dottori che mi hanno in cura sono costretti a imbottirmi di antidepressivi e calmanti perché nelle rare volte in cui la notte dormo mi sveglio sentendo mia figlia piangere, inizio disperata a cercarla per casa e quando non la trovo ma continuo a sentire il suo pianto, crollo, di nuovo, mi rompo in tanti piccoli pezzi, io non posso caricarti di un fardello simile" mentre parla leggo la sofferenza nei suoi occhi e me la trasmette tutta, qualcosa in me si smuove e mi spinge a prenderle le mani, a quel contatto i nostri sguardi si incrociano e si viene a creare un silenzio imbarazzante pieno di cose non dette ma percepite
"Io non riesco a immaginarmi come puoi sentirti, come puoi stare, perché a me non è successo ma anche mi fosse successo non credo che un papà per quanto forte sia il dolore possa mai sentire o essere paragonato a quello della mamma che la porta in grembo e che si sacrifica di tutto per amore. Ma lasciati aiutare, ti conosco da poco è vero ma da quando ti conosco è stato inevitabile non notare quanto sei dimagrita, Alice io non voglio farti la paternale perché non sono nessuno per farlo, ma ti prego fallo per te stessa, riprendi il ritmo, riprendi in mano la tua vita piano piano, lascia fare al tempo ma devi metterci un po' di buona volontà, e io non riesco a vederti così come ora" inizia a piangere e strizza gli occhi per cercare di frenare le lacrime e prima che io stesso prenda l'iniziativa mi si butta addosso e mi stringe così forte che i nostri corpi diventano tutt'uno.
La stringo a me e non posso non notare quanto mi sento bene.
"Vorrei rimanere per sempre così" la sua uscita mi lascio perplesso e felice
"Anche io Ali" le poso un bacio sulla tempia e mi rivolge un sorriso stupendo.P.O.V.'S ALICE
"Pronto?" Rispondo al telefono distrattamente senza vedere il mittente mentre aspetto Marco che è andato in bagno
"Ali, come stai? Hai bisogno di qualcosa? Ho preferito non disturbarti dopo oggi pomeriggio magari volevi stare un po' da sola" è la mia amica a parlare dall'altra parte
"Ei grazie, ma non ho bisogno di nulla davvero, sono qui a casa con Marco" non parla ma percepisco stupore da parte sua
"Cosa? Cioè lui è da te?"
"Si l'ho fatto fermare io, mi trovo bene con lui, non è niente"
"Ok va bene, vi lascio allora per qualsiasi cosa però chiamami. Un bacio a domani"
"Grazie per l'apprensione, ciao"
Quando attacco vedo Marco uscire dal bagno mi sorride e mi si avvicina
"Tutto ok?" Mi sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio e il suo profumo mi invade
"Che ne dici di mangiare? Un po' di pasta?"
"Va bene, carbonara? Da buon romano però cucino io, tu tranquilla oggi è stata una giornata particolare per te" la sua premura mi lascia sempre più stupita
"Si è vero, mi vizi stasera quindi" sospiro e gli faccio un sorriso, annuisce e mi si avvicina pericolosamente e non aspetto altro che quel bacio ma proprio quando è ad un soffio da me gli do la guancia
"Scusami io, io non credo di..essere pronta"
"Ei scusami tu, non so cosa mi sia preso, tranquilla" lo vedo in difficoltà e decido di intervenire prendendogli la mano libera mentre l'altra continua a stringermi dalla vita
"Marco io devo prima stare bene con me stessa, non che con te non stia bene anzi sto benissimo, mi fai sentire al sicuro, mi infondi calma e mi fai sorridere, ma io non posso caricarti dei miei problemi fino a che non li risolvo" lo guardo e mi sorride
"Ali stai tranquilla, io sono qui te l'ho detto da quando ci siamo conosciuti, io sono qui per te per qualunque cosa, però adesso tu apparecchi e io cucino e poi non devi far altro che rilassarti, stasera ci penso io a te"
"Va bene, metto un po' di musica" sgattaiolo via e accendo YouTube dalla televisione mettendo un po' di reggaeton.
Gli passo vicino per prendere i piatti e quando lo sfioro con il fianco mi fa un sorriso e si lecca le labbra, l'atmosfera tra noi è veramente come se ci conoscessimo da una vita anche se ci provochiamo di continuo, il desiderio di entrambi è palpabile, prima avrei tanto voluto baciarlo ma la mia testa mi ha bloccata, come sempre.
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Quello che mi dicono i tuoi occhi
RomantizmSiamo una coppia di ragazzi di 23 e 28 anni, viviamo insieme, ci amiamo come non mai. L'ho sempre saputo, sin dal primo istante, che lui sarebbe stato l'uomo della mia vita. Siamo felici e spensierati ma una notizia inaspettata, più grande di noi...