P.O.V.' S MARCO
"Amooooreeee" chiamo Alice ridendo, la sto cercando per tutta casa, siamo soli io e lei, i miei sono andati a fare con degli amici un'escursione nell'entroterra e mio fratello sono in spiaggia.
Mi passa davanti e la acciuffo al volo, sentirla ridere è un toccasana
"Presa. Adesso non scappi più bimba" percorro con il naso il percorso dal suo orecchio alla sua spalla, lentamente, vedo la sua pelle rabbrividire e mi inorgoglisco dell'effetto che le faccio
"Birichino. Ne approfitti subito eh?!" la stringo a me palpandole un seno, mentre sento la mia erezione crescere in direzione del suo fianco, le rubo un bacio che si fa intenso e la spingo sulla parete alle sue spalle
"Marco, possono rientrare i tuoi genitori da un momento all'altro" ha le guance rosee, i capelli scombinati e sciolti, profuma di salsedine e di mare
Continuo a baciarla ovunque e a stringere ogni pezzo di carne morbida in cui le mie mani arrivano
"Non mi importa, ti voglio, qui" appoggio la fronte alla sua respirando affannato, l'eccitazione mi scorre nelle vene, è incredibile come questa ragazza mi accenda. Mi sorride mordendosi il labbro e spingendo il petto contro il mio
"Mi stai provocando" mi esce fuori una risatina, traccio lentamente con il dito la linea che segue la coppa del suo costume a triangolo, il seno si alza a ritmo veloce causa del respiro accelerato
Mi attira a se baciandomi mentre cerco di sfilarle la brasiliana del costume ma mi blocca
"Marco non vorrai davvero farlo qui?" mi ride in faccia abbracciandomi, le mostro un sorrisetto divertito e annuisco
"Marco non puoi essere serio" fletto le anche facendole capire che sono serissimo e rido quando la vedo inarcarsi e gemere con gli occhi socchiusi
"Ti accendi con poco eh?!" slaccio il fiocco del costume da dietro al collo scoprendole il seno per cui potrei diventare matto, è un'ossessione per me, mi chino a baciarla e a leccare i capezzoli senza smettere di impastarla per bene con le mani, senza mai staccare gli occhi dai suoi.
Improvvisamente sentiamo delle voci, quella di mio fratello precisamente, ci metto un po' a realizzare ma per fortuna Alice se ne rende conto di prima di me che velocemente si rimette il costume ridendo e diventando paonazza in faccia.
"Come la copri quella?" indica la mia erezione con un dito mentre si rilega i capelli in una crocchia disordinata, ha gli occhi accesi e vispi, le guance rosee e paonazze che si notano nonostante l'abbronzatura
"Magari così" prendo la sua mano e ce la poso sopra, mi si avvicina ad un soffio dal viso ridendo sfiorandomi il torace con il seno e tremo, trasuda sesso in ogni movimento che fa
"Oppure così" caccia un urletto di stupore la prendo per il fianco posandola davanti a me a abbracciandola da dietro, con la testa sulla sua spalla scrocchiandole baci rumorosi sul collo che la fanno ridere
"Ah eccovi, pensavamo foste usciti"
"No fratello, abbiamo di meglio da fare"
"Marco. Ti prego" scoppio a ridere in faccia alla mia fidanzata che sbuffa per le mie uscite
"Tranquilla Alice, è così, troppe volte ho visto tette e culi delle sue ragazze oppure ho dovute far finta di niente davanti alle sue erezioni" rido con mio fratello e annuisco dispettosamente a lei che mi guarda con l'espressione corrucciata
"Oh tranquillo so contenermi, a differenza sua"
"In ogni caso non ti permetterei di guardarle le tette o altro come nell'altre. A quei tempi ero un ragazzino arrapato, mi sarei fatto anche l'aria" porto le mie mani sul suo seno avvolgendolo, è un triangolo molto scollato il suo costume, mettendolo ben in risalto e sostenendolo più di quanto non sia già. Mio fratello dopo la mia mossa ride e alza le mani in segno di resa
"Quanto ce l'hai belle Ali, te le invidio da morire cioè si notano vestita ma in costume ancora di più, come il lato B sembri disegnata" mia cognata se nesci fuori così facendoci ridere ma devo ammettere che è vero, madre natura ha fatto veramente la sua parte
"Tranquilla, cresceranno anche a te tra un po', io ricordo che le mie scoppiavano, sin da subito" ridacchia e la indica con un cenno del mento
"Si ma mai come te" si imbroncia guardandosi il suo seno piccolo
"Oh meglio, danno fastidio, pesano, fidati meglio così, vieni." si stacca da me non prima di averle dato un bacio di sfuggita e si spostano sul balcone a chiacchierare
"Non che io guardi eh, però fratellino sei proprio fortunato, l'occhio mi ci cade"
"Lo so, non puoi capire quanto sono morbide" simulo con le mani il gesto di strizzarle ridendo con lui
"Pervertito che sei, ci sei rimasto" ride e mi accenna all'erezione meno dritta ma comunque gonfia
"Si devo dire che fisicamente è messa bene, un sedere sodo e pieno, una quinta di seno, la vita piccola, sono uno stronzo fortunato. E questo è l'effetto" indico il mio cavallo rassegnato ormai della mia scopata andata in fumo
"Una quinta? Beato te, io mi accontento di una seconda piena" ridiamo insieme e ci battiamo il cinque.
Discorsi da maschi, fratelli, capiteci.
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Quello che mi dicono i tuoi occhi
RomanceSiamo una coppia di ragazzi di 23 e 28 anni, viviamo insieme, ci amiamo come non mai. L'ho sempre saputo, sin dal primo istante, che lui sarebbe stato l'uomo della mia vita. Siamo felici e spensierati ma una notizia inaspettata, più grande di noi...