Capitolo 12

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P.O.V.'S ALICE
Stamattina ci siamo svegliati molto presto con Marco, ho dormito benissimo stanotte sarà stata la stanchezza o il relax dopo il nostro amplesso ma fatto sta che non dormivo così da mesi ormai. Ormai la notte non riesco ad assumere una posizione comoda per più di due ore e sento sempre tanto caldo.
Mentre mi vestivo, ho optato per un paio di leggins comodi grigi molto leggeri e sopra una canotta bianca della Nike traforata per stare comoda, Marco mi ha dato una mano rifacendo il letto e una volta pronto anche lui siamo usciti e siamo passati a prendere Luca e Ramona.
Siamo andati al nostro solito bar un po' prima così da fare colazione tranquilla,e tempi quattro, io prendo una spremuta d'arancia e un cornetto semplice mentre i ragazzi prendono solo un caffè. In macchina abbiamo scorta a sufficienza di biscotti, fette biscottate, cracker e gallette in caso di fame ma soprattutto per placare un eventuale senso di nausea.
"Lu ti dispiacerebbe se la faccio mettere davanti?" Chiede Marco a Luca riferendosi a me, so quanto è premuroso soprattutto da quando aspettiamo la piccolina quindi lo lascio stare perché so che lo fa stare più tranquillo
"No no ma figurati, lo davo per scontato"
Mentre continuano a parlare tra fratelli chiedo a Ramona se può accompagnarmi al bagno, non so ma mi sento strana.
Faccio pipì e dopo essermi lavata le mani, mi do una rinfrescata a polsi e collo perché mi sento veramente molto debole, Ramona mi guarda attraverso lo specchio e mi dice
"Sicura di stare bene? Sei un po' pallidina" la guardo sorridendolo rassicurandola che mi sento solo un po di fiacca
Quando usciamo mi prende a braccetto , ormai è abitudine per lei
"Ci possiamo sedere al tavolo un attimo?" Le chiedo mentre torniamo verso i ragazzi
Sposto una sedia e mi siedo
"Vuoi un bicchiere d'acqua?" Mi chiede Ramona premurosamente
Annuisco con la testa e le chiedo se può scioglierci all'interno un po' di zucchero
Quando ritorna al bancone dai ragazzi che nel frattempo erano distratti a parlare di spalla noi si accorgono che mi sono seduta così Marco viene subito da me e si abbassa alla mia altezza
"Ei amore che ti senti?" Mi chiede mentre mi posa una mano sulla guancia
"Tranquillo, mi sento solo un po fiacca" lo rassicurò sorridendogli e baciandogli la punta del naso
Dopo aver bevuto acqua e zucchero mi sento decisamente meglio, dopo poco iniziano ad arrivare i ragazzi è incredibile ma verso per le 6.40 riusciamo a partire
Come ci mettiamo in macchina vengo colpita da un sonno assurdo e una stanchezza che mi fa crollare poco dopo senza nemmeno rendermene conto.
Mi sveglia Marco alla prima fermata che facciamo quando arriviamo in autogrill
"Ei dormigliona, svegliati su" mi sento toccare la fronte, la guancia e poi sfiorarmi le labbra
Mi sveglio e Marco mi guarda sorridendo mentre mi stiracchio, mi sgancio la cinta e mi rifugio nell'incavo del suo collo, lui mi stringe a se e mi lascia un bacio in testa
"Andiamo?" Mi chiede
"Mh mh, devo fare pipì" gli rispondo
Fa il giro della macchina e mi raggiunge mentre io prendo il mio zainetto, mi aiuta a scendere, mi circonda le spalle ed entriamo dentro l'autogrill dove gli altri ragazzi ci stanno aspettando.
"Madonna ma quanto dormi, noi con la musica, parlavamo e tutto e tu non ti sei mossa di una virgola" mi dice Luca  lo incenerisco con lo sguardo
"Fratello fossi in te non me la rischierei, si è appena svegliata, non dorme più ed è incinta.....non sai a cosa ti stai mettendo contro" gli dice Marco ridendo
"Stronzo" gli dico e gli tirò una gomitata all'indietro ma prima che io possa dire altro mi prende per il mento e mi da una bacio a stampo
Soddisfiamo tutte le nostre esigenze sia di bagno che di cibo e ci rimettiamo in macchina, dopo all'incirca 20 minuti che siamo ripartiti inizio a sgranocchiare qualche cracker perché mi è salito un moto improvviso di nausea, fino a che non riesco più a trattenermi e prendo Marco per un braccio
"Ma fermati" gli dico mentre mi porto una mano sulla bocca dello stomaco
Mi lancia un'occhiata e mi dice "Amo non posso fermarmi qui, non c'è un punto dove posso fermarmi" chiudo gli occhi, faccio un respiro profondo e apro il finestrino sperando che un po' d'aria fresca mi faccia riprendere ma funziona ben poco, stringo la coscia di Marco
"Ti prego fermati o ti vomito in macchina" lo supplico anche con lo sguardo
"Cazzo....no la macchina no, amore resisti che vedo da qui una piazzola poco distante da noi" mi dice mentre guarda lo schermo con il navigatore
"Marco. Io sto male e tu ti preoccupi della macchina. Spero veramente che non ti sbagli perché sennò ti stacco le palle a morsi." Gli dico inferocita, ma sto veramente male non riesco più a trattenermi, devo dar fuori assolutamente.
"Luca chiama gli altri e digli che noi ci dobbiamo fermare un attimo" 
"Ali, oi stai qui, ecco che adesso ci fermiamo" mi prende per il mento e abbassa improvvisamente il finestrino per farmi prendere aria perchè ho iniziato a sbiancare. Nel frattempo si sgancia la cinta e la sgancia anche a me, ci fermiamo e Marco scende subito e fa il giro della macchina, apro lo sapertelo della macchina e inciampo sui miei stessi piedi per sbrigarmi, non faccio nemmeno mezzo passo che mi piego in due colpita dai conati.
Quando mi rialzo mi sento molto stanca e spossata, mi appoggio alla macchina e mi lascio andare con la schiena. Faccio respiri profondi e riapro gli occhi, trovandomi un Marco con l'espressione abbattuta.
"Scusami per prima ma non ce la facevo più a trattenermi, per cercare di trattenermi avevo i crampi" gli dico con lo sguardo dispiaciuto
"Ei stai tranquilla, non fa niente l'importante è che adesso stai meglio." mi dice mentre mi lascia una carezza sulla guancia
"Come ti senti?" mi chiede Ramona che nel frattempo è scesa anche lei insieme Luca dalla macchina
"Si grazie sto meglio anzi possiamo anche ripartire per me" rispondo a Ramona guardando anche Marco e Luca 
"Ok ho avvisato Jacopo e gli altri e si sono messi d'accordo che ci aspettano poco più giù per ripartire insieme" dice Luca parlando con Marco
"Sicura di stare meglio? Senno li mandiamo avanti e li raggiungiamo tranquillamente" mi chiede Marco
"Si ragazzi davvero tranquilli io sto meglio, andiamo su." Gli dico a tutti mentre risalgo in macchina
Appena salgo in macchina mi lascio andare contro il sedile e parlo con la mia piccolina
"Amore stai buona, non fare i capricci su" dico alla mia pancia che nel frattempo ho scoperto dalla canotta per coccolare la mia principessina
"Si muove?" Mi chiede Marco sorridendo
"Si troppo, sta facendo la pazza, guarda la mia pancia che forme diverse che assume" gli dico ridendo
"Amore di papà stai calma su, che già stai facendo dispetti alla mamma stamattina" Marco si china e parla alla mia pancia e per me rimane uno dei gesti più sensati, naturali e dolci del mondo.
Il resto del viaggio procede tranquillamente inframmezzato da miei continui spuntini, cantate a squarciagola tutti e 4 insieme e risate.

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