Capitolo 22

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4 mesi dopo

P.O.V.'S MARCO
Camminiamo abbracciati per le vie del centro di Roma alla ricerca del mio completo per la laurea, questi mesi non sono stati facili, ho visto Alice cadere nel baratro per poi rialzarsi a fatica ma ce l'ha fatta, ora è piena di vita, la ama e le sorride e mi piace pensare che l'ho aiutata in questo, non fa che ringraziarmene ogni giorno.
Abbiamo abbandonato lo psicologo, gli antidepressivi, i tranquillanti e gli incubi la notte. Le prime sere che passavo da lei, mi svegliavo dalle urla e quando mi accorgevo che non era a letto la trovavo rannicchiata in un angolo di casa a piangere e tremare con le mani sulle orecchie, è stata la cosa più dolorosa che abbia mai visto, della mia ragazza di ora non c'era niente, stava cadendo veramente in basso.
Ce l'ha messa tutta per rialzarsi, voleva che anche io andassi alle sedute dallo psicologo con lei perché diceva che l'aiutavo a buttare fuori tutto, si sentiva protetta e sicura, mi sono conquistato la sua fiducia e non è stato facile dopo quello che era successo con il suo ex.
Ricordo ancora come fosse ieri quando lo psicologo mi disse "Non l'ho mai vista così determinata e sicura da quando ce l'ho in cura, è arrivata qui che era l'ombra di se stessa, non parlava, non mangiava, l'unico modo per comunicare erano is poi silenzi e i suoi sguardi persi ed impauriti e non sapevo da dove iniziare, ma qualunque cosa tu stia facendo per farla stare così bene e serena non smettere perché quella ragazza non merita altro. Il suo percorso è cresciuto da quando sta con te, la stai aiutando molto e ogni volta me lo dice quindi ti chiedo solo di non proseguire con lei se non fai sul serio perché è una ragazzina molto fragile, se invece le tue intenzioni sono più che serie da come mi è sembrato di capire, continua e falla stare così per il resto della vita"
"Marco" abbasso lo sguardo ed è così dannatamente carina oggi che mi verrebbe voglia di mordergli quel nasino all'insù, è una ragazza estremamente naturale, una bellezza acqua e sapone, sempre poco trucco, vestita informale nel suo tempo libero
"Dimmi"
"Dovrei vedermi qualcosa anche io, però prima tu, sei il festeggiato" sorride e si morde il labbro
"Ti voglio bella e tu festeggerai insieme a me"
"Ah si?? E cosa?" si alza gli occhiali da sole sopra la testa e sorride sotto i baffi, che faccia da paracula che ha
"La tua rinascita Ali, tu non ti rendi conto di quanto sei cambiata, non è rimasto niente di quella ragazzina impaurita dal mondo che ho conosciuto quest'inverno, avevi paura addirittura di muoverti da una stanza all'altra di casa tua eri diventata un automa, e guardati ora: splendi. Sei bellissima, emani una luce che non ti immagini" la vedo farsi seria e distoglie lo sguardo da me
"Marco non me lo ricordare per favore, non voglio ricordare come mi ero ridotta, quella non ero io e mi dispiace da morire che tu abbia visto il peggio di me e che ne hai dovuto raccogliere i pezzi" mi guarda e in quegli occhi verdi, chiari e cristallini mi ci perdo ogni volta
"Ei, io ti ho amato dal primo giorno che inconsciamente ti sei affidata a me, e ne siamo usciti insieme. Accantona quella parte della tua vita, ma non cancellarla, nel bene o nel male ti ha fatta crescere, hai affrontato il dolore più grande della tua vita ma ne sei uscita, con tanta fatica ma ce l'hai fatta, ce l'abbiamo fatta insieme." la guardo senza mai staccare gli sguardi e le mani dal suo viso per cercare di imprimergli bene il mio concetto
"Ti amo tanto lo sai?!" il mio cuore scoppia, non me l'aveva mai detto, aveva paura di pronunciare quelle tre parole e ogni volta che glielo dico va nel panico
"Che hai detto?" la guardo e sorrido come un ebete mentre un sorriso luminosissimo si allarga sul suo viso
"Che ti amo Marco, penso di non aver mai amato nessuno in vita mia come amo te" sorride e le sorridono gli occhi, quegli occhi bellissimi che brillano da morire
"Amore mio" la prendo e la bacio e non mi frega niente se in questo momento ci troviamo in mezzo a migliaia di persone sotto a Fontana di Trevi ma sono troppo felice e non voglio non godermi questa felicità. Mi stacco con delicatezza e la guardo negli occhi
"Ripetilo per favore"
"Ti Amo" mi sorride e mi stampa baci per tutto il viso, la prendo in braccio e la faccio girare, credo di non essermi mai sentito così felice
"Lo sai che mi hai fatto il ragazzo più felice del mondo?"
"Scusami se non sono riuscita a dirtelo prima, ma credo di averti amato dalla prima volta che siamo finiti a letto insieme"
"Non mi importa, non mi frega niente, l'ho sempre letto nei tuoi occhi ma sentirtelo dire mi fa scoppiare il cuore"
Ricordo ancora la prima volta che siamo andati a letto insieme, è stata la notte più bella della mia vita anche se me l'ha fatta sudare

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