Una luce illumina una stanza silenziosa, con le veneziane chiuse e le tende tirate. Nell'aria un profumo rosa invade la piccola, ma accogliente dimora di New York. Non si trattava di una palazzina situata nel centro città, ma una piccola casina, con un porticato tutto intorno dove poter sedere nelle calde sere d'estate. Tuttavia non era del tutto distante dal centro città, infatti in lontananza si potevano vedere i grattacieli innalzarsi e mostrare tutta la loro maestosità.
La casa era bianca, con le persiane blu e la bandiera americana vicino all'entrata. Proprio sul davanti c'erano dei gradini con ai lati un passamano, che seguiva le linee classiche della casa. L'abitazione era circondata da un giardino verde, con un magnolia e tanti fiorellini ai lati del sentiero che portava alla porta d'ingresso.
Era appena sorto il sole e la luce riusciva a mala pena ad attraversare le persiane. Nella camera da letto non si udiva nessun rumore. Quella flebile luce illuminava le foto che c'erano sulla mensola proprio affianco al letto.
Di colpo un rumore ruppe il silenzio: la sveglia.
La mano di Elena si affrettò a spegnerla per ritornare alla pace, aprì gli occhi, osservò la finestra e spostò il suo sguardo verso Damon che, affiancato a lei dormiva ancora, senza che la sveglia lo avesse minimamente disturbato. Lo osservò dormire, poi gli accarezzò la guancia e improvvisamente le tornò in mente la sera di sette anni prima.
---7 anni prima---
Era una sera stellata, la macchina, parcheggiata proprio davanti a casa Salvatore, era appena stata caricata e Damon stava facendo le ultime scorte di cibo per il viaggio. Qualche settimana prima lui ed Elena avevano deciso di lasciare Mystic Falls, ormai non c'era più nulla per loro, ed avevano deciso di trasferirsi nella città che non dorme mai: New York.
Inizialmente Elena non era del tutto d'accordo di lasciare la sua citta; non voleva abbandonare Caroline, Matt, Jeremy e la sua ragazza Bonnie! Nel profondo del suo cuore, nonostante tutto sapeva che ormai quella città non aveva più nulla da offrigli, così dopo vari ripensamenti decise che una pausa sarebbe stata la scelta giusta. Così una sera di settembre decise di organizzare la serata che a Caroline piaceva chiamare "la serata del saluto".
Le luci del pomeriggio lasciarono velocemente lo spazio al buio della sera e l'ora della partenza si avvicinava sempre di più.
Elena era nella stanza di casa Salvatore, stava guardando fuori dalla finestra e notò una stella che brillava più delle altre e pensò che potessero essere i suoi genitori, che vegliavano su di lei. Improvvisamente provò un senso di vuoto infinito e in quel preciso momento davanti alla porta apparve Damon che le si avvicinò e si sedette affianco.
«Che pensi?» chiese dolcemente. Lei rispose:
«Ai miei genitori, a Jer, Bonnie, Caroline, Matt...e a tutti coloro che lascerò».
Damon la guardò, notò la sofferenza nei suoi occhi e rispose:
«Elena, tu sei la donna più forte che io conosca, non ti sei mai arresa a nulla, ma se non vuoi lasciare Mystic Falls ti capisco, hai vissuto qui da sempre, e per quanto possa sembrare assurdo, è la nostra casa. Non voglio che tu prenda una decisione se non sei convinta»
Ci fu una pausa, lui ascoltava il respiro un po' affannato di Elena, mentre lei rimaneva a fissare la stella. Pochi istanti dopo rispose:
«No no, io voglio iniziare una nuova vita in un paese nuovo, solo io e te...» all'udire queste parole Damon fece un sorriso, ma senza farlo notare ad Elena che continuò «ma sono triste per Jer, Bonnie, Matt...l'idea di lasciarli...» non riuscì a finire la frase. Così Damon l'abbracciò più forte che poteva per farle capire che lui sarebbe sempre stato lì, al suo fianco, che non sarebbe mai stata sola e che per nulla al mondo l'avrebbe abbandonata.
Questo momento di tristezza sparì quando dal corridoio si sentì una voce:
« Non vorrai partire senza salutarmi, vero??»
Al solo suono di quella voce Elena sorrise e si precipitò ad abbracciare Jeremy, che era già a braccia aperte.
«So che non devo piangere, ma sono sicura che mi mancherai da morire. So che tu andrai a studiare lettere, ma io non voglio lasciarti da solo».
Lui la guardò e rispose:
«Io non sarò mai solo!» Piegò la testa verso destra e guardò Bonnie che era rimasta leggermente indietro per non disturbare. Elena sorrise ed andò ad abbracciare anche lei. Era davvero contenta che Jer stesse con Bonnie, lei lo rendeva felice ed era sicura che lui facesse lo stesso per lei.
«Mi raccomando Bonnie, tienilo lontano dai guai e...rendilo felice! Ti affido una parte del mio cuore!». Disse Elena.
Bonnie la guardò dritta negli occhi e le disse:
«Non ti preoccupare, lo so!»
La serata proseguì tra lacrime, abbracci e la partenza di Elena sulla macchina preparata da Damon. Non si guardò indietro, neanche per un ultimo saluto, perchè sapeva che se l'avesse fatto non sarebbe riuscita a partire.
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New Life
FanfictionLa storia è cronologicamente ambientata alla fine della IV stagione. L'unica cura è stata presa da Katherine e Bonnie è morta per salvare Jeremy, che è vivo a tutti gli effetti. Elena ha scelto Damon come compagno per la vita e Stefan è stato rinchi...