The End And The Beginning 2

307 11 2
                                    

Intanto Caroline e Klaus erano ancora bloccati nella grande sala e Caroline si era accomodata su uno sgabello del bancone davanti alla riserva personale di alcolici dei Mikaelson.

"Allora non mi offri nulla?"

"No, così impari a non esserti fidata di me" disse lui.

"A dire la verità neanche tu ti sei fidato" Puntualizzò lei.

"E' una cosa diversa!...Noi avevamo un patto ricordi?"

"Non penserai che io ti baci adesso vero?"

"Beh siamo soli qui io e te...perché no?"

"Intanto perché non abbiamo risolto la questione di Damon ed Elena e secondo...

"Sentiamo perché?"

"Beh...non mi viene in mente nulla adesso, ma sono sicura che se mi lasci almeno una decina di minuti mi viene in mente." Disse Caroline ridendo.

"Dieci minuti?" Chiese Klaus avvicinandosi al bancone ed andandogli dietro per prepararle un drink.

"Non hai detto che non vuoi però.." Disse lui

"Di cosa parli?" Chiese lei.

"Quando hai elencato tutti i motivi per cui non ci saremmo dovuti baciare non hai detto quello più importante cioè che non vuoi!"

Lei rimase senza parole, lui la guarda dall'altra parte del bancone con in mano un bicchiere che in silenzio posa velocemente e, senza toglierle gli occhi di dosso, passa dalla sua parte mettendosi di fronte a lei.

Le prese il bicchiere che lei aveva in mano e lo poggiò sul bancone, non emettendo un fiato e senza staccare mai gli occhi dai suoi, le afferra una mano e la fa alzare in piedi, facendola appoggiare con la schiena contro il legno del tavolo.

Erano vicinissimi, le mani di Klaus poggiavano sul bancone ed erano proprio affianco ai suoi fianchi. Era come imprigionata tra le sue braccia, ma non si sentiva per niente prigioniera. Le piaceva quella situazione che si era creata: riusciva perfino a sentire i battiti del suo cuore da così vicino.

"Allora Caroline..." Disse lui avvicinandosi al suo orecchio ed abbassando la sua tonalità.

"Perché non lo ammetti?" Sospirò al suo orecchio

"Che cosa?" Disse lei inebriata da quel respiro

"Che mi vuoi.." Disse lui avvicinandosi con il corpo sempre di più a lei e facendola vacillare. Si avvicinò così tanto che le sfiorò il collo con le labbra, lasciandola desiderare di proseguire con questa tortura. Lei chiuse gli occhi e si abbandonò a lui, lasciandolo fare senza muovere un muscolo, consapevole di quello che stava accadendo.

Klaus continuò a baciarle il collo stavolta con meno delicatezza, ma sempre senza staccare le mani dal bancone, quando improvvisamente si allontana.

Lei lo guarda e le avvolge le braccia intorno al collo, lo avvicina stringendolo e lo bacia, un bacio talmente desiderato da non sembrarle neanche vero.

Caroline strinse i suoi capelli tra le dita, lasciando che quel bacio continui anche senza che lei lo stringa.

Klaus si staccò e la guardò dritta negli occhi senza baciarla e lei non poté fare a meno di perdersi nei suoi bellissimi occhi verdi.

Caroline alzò le braccia al cielo e Klaus delicatamente le sfilò la maglietta che indossava rimanendo poi a guardare il suo corpo perfetto sotto le sue mani.

Indugiò sul suo viso per qualche istante e si sfilò anche lui la maglietta, rimanendo entrambi seminudi.

Caroline era completamente impotente davanti a lui così lo assecondò in ogni movimento. Lui l'alzò e la sdraiò sul bancone del bar facendole inarcare la schiena passandole una mano al centro dei seni scendendo e risalendo dolcemente, e tenendole l'altra sotto la schiena.

Infine Klaus prese un cubetto di ghiaccio da dentro il bicchiere e lo posò sul su ombelico, facendola trasalire. La sensazione di freddo a contatto con la sua pelle bollente fu qualcosa di inebriante ed eccitante a tal punto che si lasciò uscire un piccolo gemito che lo fece sorridere.

Riaprì gli occhi e in pochissimo tempo i ruoli si erano invertiti: lui era sdraiato sul bancone e lei lo guardava dall'alto mentre gli sfilava la cintura e i pantaloni per farlo suo.

In pochissimi secondi entrambi si ritrovarono in intimo che si baciavano con passione

appoggiati alla parete che separava il salone dal corridoio adiacente.

Caroline si staccò per togliersi reggiseno e slip e anche lui, seguendola a sua volta, rimané completamente nudo a guardarla mentre lei si avvicina e lasciando che le sue gambe lo circondino completamente.

Lui le poggiò le mani sotto le natiche avvicinandosi a lei fino a renderli un corpo unico, una sola anima, un brivido

Si lasciarono trasportare dalla passione fino a raggiungere il culmine, poi si abbandonarono per terra, rimanendo abbracciati sul pavimento freddo.

Dopo qualche minuto di silenzio Caroline disse:

"Amo questa casa"

"Io amo le scommesse" Disse lui

"Io le amo vincere" Ribatté Caroline veloce

"Io amo te..." Disse lui senza pensarci.

Solo una volta detto si rese conto di quello che aveva detto, non perché non fosse vero, ma perché non era il momento.

New LifeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora