Un And Down - Parte 2

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Nel frattempo nella piccola stanza da letto di Stefan con una meravigliosa vista mare, lui e Katherine stavano decidendo che film guardare.

"Visto che mi volevi fare trascorrere la serata senza neanche un pochino di tecnologia, il film lo scelgo io" Disse Kath.

"Non ci pensare neanche. Hai detto che avresti seguito le mie istruzioni sempre, quindi poche storie!" Disse Stafan sorridendo e facendo la linguaccia.

"Ti piacerebbe, io sono Katherine Pierce." Disse lei guardandolo con sguardo ammiccante e lui sospirò e disse:

"Ok, cosa proponi?"

"Allora per prima cosa niente vampiri o altri mostri...ce ne sono già abbastanza in questa stanza.."

"Ah davvero?" Disse Stefan correndo subito nella sua direzione e iniziando a fargli il solletico.

"Solo perchè adesso sei umana non significa che devi prendere gioco di noi!" Disse continuando a farla saltare a destra e a sinistra e più lei si dimenava e più lui non mollava la presa. Ad un certo punto lei urlò seria:

"Fermo, fermo mi fai male....Stefan.."

Lui si bloccò di scatto, ma lei si mise a ridere e lo guardò.

"Ti ho preso in giro Stafan, ci cascherai sempre"

"Brava, mi hai fregato! Ma adesso la paghi." La prese in braccio e la buttò sul letto e si mise seduto sulle sue gambe per impedirgli di muoversi. Il telo che aveva addosso ancora dal bagno appena concluso cade a terra, rimanendo in intimo sotto di lui. Lei iniziò a ridere senza riuscirsi a fermare e cominciò ad urlare cercando di spingerlo via.

"Non ce la farai mai a spostarmi, ma sei carina che cerchi di farlo".

Stefan cominciò a fargli di nuovo il solletico.

"Non puoi scappare adesso." Lei continuava a ridere poi Stefan si fermò.

"Allora sono un mostro?"

"Mettiamola così, se dico di si tu riprenderai a farmi il solletico e se dirò di no tu smetterai?"

"Ovviamente!"

"Allora certo che...si!!"

"Ah ma davvero?" Disse Stefan prima di riprendere a torturarla.

"Ok, ok mi arrendo. Non sei un mostro..ma i canini li hai lo stesso!"

"Ah ok, così va meglio. Tregua?"

"Puoi scommetterci!" Disse Kath esausta lasciandosi completamente andare rimanendo sdraiata sul letto.

Anche Stefan si lasciò andare e si sdraiò affiancata a lei.

"Ma tu sei tutto matto!" Disse Kath qualche secondo dopo aver ripreso il fiato, poi continuò:

"Sai che scherzo vero, non sei affatto un mostro, sei la persona più gentile e umile che io conosca"

Stefan ruotò il suo viso e si rese conto che era a pochissimi centimetri dalle labbra di Kath.

Si guardarono negli occhi per qualche secondo. Kath si mosse di pochissimo nella direzione di Stefan e lui non si spostò, rimase lì, fermo con il respiro che si fece più pesante.

In quell'attimo Stafan non riusciva a non sentirsi terribilmente attratto da lei e per lei valeva lo stesso: entrambi sdraiati l'uno affianco all'altro, lei in un intimo nero, che certamente non era sfuggito a Stefan, e lui in costume e maglietta che metteva in risalto il suo fisico scolpito. Kath chiuse gli occhi, come se fosse in attesa di una sua mossa, che però non arrivò.

Stefan si sedette sul letto e lei si accorse della situazione di imbarazzo che si era creata. Lui non sapeva cosa dire così Katherine si alzò e si mise difronte allo specchio. Si osservò e si sistemò i capelli dicendo:

"Guarda, mi hai arruffato tutti i capelli"

Lui la guardò, sorrise appena cercando di non far cadere lo sguardo sul suo corpo e si mise a ridere:

"Hai ragione, ti chiedo scusa!"

"Non ti credo Stef." Si diresse verso la mensola dove erano riposti tutti i cd disponibili e Kath ne scelse due. Guardò Stefan e disse:

"Allora con quale vuoi partire...la notte è giovane per dormire!"

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