Le Soste Sono Pericolose - Parte 2

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Si distese affiancato a lei e la guardò.

I suoi occhi parlavano da soli. Sapeva che non gli sarebbe più capitato di trovarsi in una camera d'albergo nel centro di Parigi con lei, la donna dei suoi sogni. Era la sua unica possibilità quella notte, ma sapeva che se avesse fatto una mossa falsa l'avrebbe persa per sempre.

La voglia di baciarla era più forte di lui, ma decise di non rischiare. La voleva. Voleva tutto di lei, ma non per una notte sola, per sempre e forse non sarebbe stato abbastanza. Sarebbe potuta diventare la sua regina, doveva solo volerlo.

Care iniziò a parlare:

"Lo so che ti ho già ringraziato almeno un centinaio di volte, ma non penso che sia abbastanza.."

L'indice di Klaus si posò delicatamente sulle labbra di Care per fargli capire che non voleva più essere ringraziato, ed aggiunse:

"Sono io che dovrei ringraziarti per essere qui con me, per avermi dato la possibilità di aiutarti e soprattutto di essere qui!...qui a Parigi con me."

Caroline era felice di essere lì con lui, una parte del suo cuore è sempre appartenuta a lui, lei cercava di negava che esistesse, ma tuttavia sapeva che quell'attrazione non sarebbe mai sparita. Quando aveva deciso di intraprendere il viaggio con lui sapeva che sarebbe stato rischioso, ma aveva seguito il cuore e non la ragione.

Come allora anche adesso seguì il cuore e prese il viso di Klaus tra le sue mani e disse:

"Klaus, ho visto il lato più oscuro e terribile di te, ma in questo momento, qui, io vedo una persona dolce e altruista. Sei davvero cambiato"

"Davvero?"

"Si, e ne sono felice."

Le mani di Care erano ancora posate sul suo viso.

Per qualche secondo, che durò una eternità, si guardarono come non avevano mai fatto. Entrambi volevano la stessa cosa, il loro corpo e la loro mente erano un tutt'uno. Era uno sguardo intenso, pieno di desiderio e di speranze. Per un istante Klaus credette che Caroline aveva cambiato idea su di lui, ma la mente di Caroline prese il sopravvento e decise di lasciare la presa sul suo viso e così le speranze di Klaus svanirono.

Lei non poteva.

Non poteva permettersi un sentimento del genere. Era sbagliato dal principio, ma allora perché lei lo sentiva così forte?

Care abbassò lo sguardo mentre Klaus la guardava come se la stesse supplicando. Non disse una parole, non fiatò, si limitò solo a guardarla.

Lei si sentiva osservata ma non se la sentiva di buttarsi in una relazione così difficile.

I loro cuori battevano all'impazzata, entrambi sentivano il battito dell'altro.

Lui aveva visto il modo in cui lei lo guardava ed era sicuro che provava qualcosa, ma non poteva obbligarla ad esternare quei sentimenti. Decise così di fare l'ultima mossa, avvicinò il suo corpo a quello di lei, rimanendo in silenzio. Lei non si spostò nonostante lui fosse a pochissimi centimetri dalle sue labbra. Rimase immobile anche lui attendendo una sua mossa. Era a sua completa disposizione, ma lei non si mosse. L'unica cosa che fece fu mordersi il labbro.

Così lui le diede un bacio dolce sulla fronte sussurrando:

"Buonanotte Forbes!"

"Buonanotte anche a te Klaus."

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