Love Conquers All - Parte 5

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l taxi si fermò proprio davanti alla casa di Elena. La casetta era bianca con il prato verde, esattamente come l'aveva lasciata lei. Scese dall'auto, lasciando Care sola e si diresse alla porta.

Gli tremavano le gambe e il cuore le batteva velocissimo, ma sapeva che doveva farlo, non si sarebbe mai perdonata se avesse perso Damon.

Passo dopo passo si avvicinava sempre di più fino a che non si trovò proprio davanti e allora suonò il campanello.

Passò qualche secondo prima che Damon aprì la porta.

Erano entrambi l'uno di fronte all'altra e nessuno dei due voleva parlare, i loro cuori parlavano da soli. La tensione che si era creata era tangibile e per rompere il ghiaccio Elena chiese:

"Non mi fai entrare?"

"Si si, entra pure" Disse Damon gentile.

Elena fece qualche passo dentro casa e lui riprese a parlare:

"Ti avevo detto di non venire"

"Si, me lo hai detto, ma a me non interessava"

Quelle parole lo uccidevano, avrebbe voluto prenderla, baciarla e farla sua subito, ma non poteva. Aveva fatto un patto con Charlotte e se non l'avesse rispettato le avrebbe fatto del male.

"Senti Elena, so che vuoi che ti perdoni, e guarda ti ho perdonato..."

"Bene, allora possiamo tornare a Mystic Falls insieme" Disse con il sorrise sulle labbra.

"Non mi hai lasciato finire Elena. Si ti ho perdonato, ma non voglio ritornare con te."

"Come non vuoi tornare con me, che significa?"

"Che non tornerò. Mi devi lasciare del tempo"

"No, Damon, io e te dobbiamo stare insieme, non puoi farmi questo, ti prego!" Disse Elena con le lacrime agli occhi.

"Mi spiace Elena"

"Non ti credo, non credo che tu voglia lasciarmi. Non puoi non amarmi più."

"Elena..." Sospirò con un filo di voce Damon, non riuscendola neanche a guardarla negli occhi.

Elena continuava a scuotere la testa, a destra e a sinistra, con le lacrime che gli scendevano sul viso senza sosta, nonostante lei cercasse di non farle vedere.

Guardò Damon che si era girato di spalle. Non poteva davvero credere che lui non l'amasse più e che tutto quello che avevano passato fosse solo un ricordo.

Così le si avvicinò, lo girò e lo baciò.

Al solo tocco di Elena il cuore di Damon era come impazzito, ogni nervo del suo corpo era come elettrizzato. Le sue labbra lo mandavano nei matti, il calore e la tranquillità che sentiva al solo suo sfioro erano diventata passione.

Damon rispose a quel bacio, le sue mani avevano voglia di cingerle la testa per non farla allontanare ma contemporaneamente la sua mente pregava il suo corpo di staccarsi, ma quell'attrazione che li riunisce sempre, qualsiasi cosa succeda, era più forte di lui.

Damon lottò con se stesso per una manciata di secondi, sapeva che non poteva baciarla in quel modo e poi abbandonarla come avrebbe voluto Charlotte. Ma non appena le labbra di Elena si posarono su quelle di Damon, lui non riuscì a separarsi e la spinse contro il muro baciandola come non aveva mai fatto. La consapevolezza che non poteva stare con lei era il suo pensiero fisso, ma ormai era tardi. La stava baciando e stava quasi per staccarsi quando una mossa troppo veloce scoprì una spalla di Elena.
Damon si accorse subito che la spallina del maglione di Elena era scivolato e quel piccolo segnale gli fece dimenticare ogni pensiero, ogni cosa. C'erano solo loro: Damon ed Elena, Elena e Damon.

Riprese a baciarla, le sue mani si muovevano veloci su tutto il suo corpo. Le toccò il viso, poi continuò attraversando il collo per arrivare fino alle braccia e ai fianchi che si muovevano ondulando, l'uno contro l'altro.

Damon guardò la spalla ancora coperta e delicatamente le sfilò il golfino nero che indossava.

Elena lo baciava e intanto cominciò a slacciargli i bottoni della camicia, lui si accorse della cosa e disse:

"Ti sei stufata di ricucirmi tutte le camicie?" Chiese ironico.

"No, solo che voglio godermi ogni attimo..."

Non finì neanche la frase e ricominciò a baciarlo.

Damon la prese per le cosce e la sollevò, lei incrociò le lunghissime gambe dietro alla sua schiena tenendosi saldamente e baciandolo sul collo.

Damon le sfiorò le gambe e cominciò a salire, sfilandole il vestito che aveva addosso, facendola rimanere in intimo. Rimase qualche secondo a guardarla: era stupenda. Un leggero pizzo ricopriva il suo seno e Damon rimase senza fiato a venerare quel corpo.

Elena scese da Damon per potergli togliere la camicia definitivamente e, sfiorandogli gli addominali che rendevano perfetto il suo corpo, gli slacciò la cintura.

Damon la portò su per le scale, nella sua camera da letto. In quel breve tratto non smise mai di baciarla e non appena arrivati l'appoggiò delicatamente sul letto, posandosi sopra di lei.

Il cuore di Elena era impazzito, era da qualche settimana che entrambi volevano un momento intimo tra di loro, ma con tutto quello che era successo non ne avevano avuto l'occasione. Tuttavia adesso erano loro due insieme, soli, finalmente felici.

Damon le baciava il collo e scendendo sempre di più sentì il cuore che scalpitava. Poi scese fino all'ombelico, dal bordo delle mutandine, e per un attimo si fermò a guardarla e con un solo sguardo Elena incurvò il corpo, per permettere a Damon di sfilargliele.

La loro intesa oltrepassava i continenti e gli oceani; a loro non serve l'immortalità per dimostrarsi il loro amore, perchè giorno per giorno si amano come nessun essere umano al mondo è capace di fare.

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