Is This Love - Parte 4

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I raggi del sole penetravano dalla finestra e illuminavano sia il salone sia la piccola ma accogliente cucina dove ancora nessuno aveva osato mettere piede dalla discussione della sera precedente.

Stefan era sdraiato sul sofà che cercava di non pensare a Katherine, che non era ancora scesa.

Stefan guardò l'orologio: 12.30, nella sua mente pensò che non era possibile che Kath dormisse ancora così entrò in cucina e preparò un piatto veloce e salì le scale per arrivare alla sua camera.

Una volta davanti cercò di sentire qualche movimento, ma l'unica cosa che sentì fu il suo respiro. Rimase per qualche secondo sulla porta pensando a quello che le avrebbe detto una volta entrato. Cercava di pensare in fretta, non voleva far raffreddare il piatto, ma non gli venivano le parole così non ci pensò e bussò.

"Vieni pure" Disse Kath.

Stefan aprì la porta e la vide sdraiata sul letto che guardava l'oceano. Prese coraggio e disse:

"Mi spiace per ieri sera, ti ho portato il piatto della pace, hai fame?"

Kath si girò, guardandolo e disse:

"Certo che ti perdono, e poi....stavo morendo di fame!"

"Allora perfetto!.....Senti mi va bene se vuoi uscire con Jessy, ti prometto che non farò più battute"

"Non pensavo fossi tu il fratello delle battute, ma stavolta mi hai stupito."

"Non succederà più, promesso!"

"Basta parlare, adesso mangiamo" Disse Kath guardando Stefan che sorrideva.

Il pomeriggio arrivò e Stefan e Kath avevano appena finito di mangiare.

"Allora oggi è il pomeriggio vero?" Chiese Stefan a Kath mentre mangiucchiava le ultime cose rimaste dal pranzo.

"Si, non vedo l'ora. A proposito che ore sono?"

"Sono le 2.00"

"Oddio sono in super ritardo.."

"Ma se ha detto che viene per le 3:30!"

"No, non capisci, mi devo preparare e non ho la super velocità e neanche una strega che fa tutto quello che gli dico ora, quindi scusami ma vado a prepararmi"

"Tranquilla, non preoccuparti tanto io devo rimanere a casa solo per tutto il pomeriggio!" Disse ironicamente guardandola.

Lei si rese conto della frecciatina che le aveva lanciato e così tornò indietro e disse:

"Tu sei Stefan Salvatore, nessuna ragazza sana di mente non ti chiederebbe di uscire." Disse seria, lo guardò per un secondo e lo baciò sulla guancia. Lui per un istante chiuse gli occhi e non appena lei voltò l'angolo lui sospirò.

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