Decisioni Inaspettate - Parte 2

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Un botto più forte degli altri riportò Elena al presente, ad un presente in cui non voleva vivere. Damon era tornato a New York nella loro casa ed aveva chiesto una pausa ad Elena per pensare.

Elena lo aveva ferito, ma non capiva perchè tale reazione, era esagerata perfino per lui.

Rientrò in casa e prese in mano il cellulare e chiamò Damon. Rimase in attesa di una risposta che però non arrivò e partì la segreteria.

"Sono Damon, lasciate un messaggio"

Elena sospirò delusa dal fatto che non rispose e rimase in linea.

"Ciao Damon, sono io. Ti chiedo scusa per tutto, io non sono gelosa ti giuro, non faccio altro che pensare a te- sospirò chiudendo gli occhi, ormai rassegnata, poi continuò- Ti prego torna a casa, mi manchi e ti amo!...Chiamami quando ascolti il messaggio. Ciao"

Non riusciva a credere che fosse così arrabbiato da non rispondere neanche al cellulare, ma non sapeva che altro fare così salì per le scale e iniziò a mettere in valigia tutto quello che trovava. Non voleva partire, era appena arrivata e voleva stare un po con Jeremy, Bonnie, Rick, Caroline... ma non aveva scelta, non avrebbe mai voluto perdere Damon.

Mentre buttava tutta la sua roba in modo disordinato dentro la borsa suonò il campanello, lei si fermò per un attimo alzando la testa, ma decise di ignorarlo. A quell'ora non aspettava nessuno e riprese a buttare dentro. Il campanello però riprese a suonare con insistenza e sbuffando decise di andare ad aprire. Una volta giù, aprì la porta e si ritrovò davanti alla porta un ragazzo, capelli chiari e di bell'aspetto che la guardò come se la conoscesse da sempre.

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