L'inizio - Parte 2

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--- 6:30 am, Camera di New York---

Improvvisamente Elena aprì gli occhi, si sedette e si appoggiò completamente alla testata del letto. Ritornò al presente. Si rese conto che era appena suonata la sveglia e che sarebbe dovuta andare in studio. Poi pensò: ''In studio???''. Mentre pensava ciò Damon si svegliò e le chiese:

«Tutto bene?»

«Si, ho solo fatto un salto nel passato. Stavo ripensando a quando siamo partiti per venire qui»

«Vuoi tornare a Mystic Falls?»

«Perchè mi fai questa domanda?» chiede Elena stupita.

«Perchè, magari, hai voglia di vedere tuo fratello e il tuo bellissimo nipotino Rick!...» si fermò per un attimo poi continuò « Ti ho già detto che è un gran bel nome?» Disse con tono ironico.

Elena rispose:

«Si, Jeremy e Bonnie non potevano sceglierne uno migliore!» Disse sorridendo e guardandolo dritto negli occhi, poi riprese:

«Ora devo andare, mi devo preparare per andare in studio!!...»

Damon la guardò e disse:

«Per quanto tu sia terribilmente sexy con la giacca e minigonna, ti preferisco con questa sottoveste...»

Elena non ebbe neanche il tempo di opporsi che lui la afferrò, la tirò sdraiandola affianco a se. La guardò dritta negli occhi e le disse « Che ne dici di dare a Jer un bel nipotino?»

Lei lo guardò, alzò il suo sopracciglio e disse:

« Damon, ti ricordo che siamo ancora vampiri e i vampiri non possono avere figli!»

Lui la guardò, la baciò e poi sottovoce sussurrò:

«Era solo una scusa...»

Continuò a baciarla, prima sulle labbra, poi sul collo, fino ad arrivare alla scollatura della camicetta da notte. La sollevò delicatamente di qualche centimetro con una mano, mentre con l'altra, le sfilava la spallina. Si ritrovò completamente nuda, ma rimase immobile, lasciandosi trasportare dalle mani sicure di Damon. Lui la baciava, senza sosta, dalla scollatura scendeva, piano piano, fino ad arrivare all'ombelico, facendola sussultare.

Lei aprì gli occhi e lo guardò, per pochissimi istanti i loro sguardi si incrociarono, seppur fossero come il sole e la notte, loro si volevano, si appartenevano, il loro amore li consumava. Elena posò le mani sul volto di Damon e lo tirò a se, in un bacio lungo e passionale.

I due corpi si muovevano all'unisono, ondulavano e tornavano distesi con un ritmo che solo loro comprendevano. Ad Elena scappò un gemito che fece sorridere Damon. Ad un tratto lei lo fece rotolare da un lato e si ritrovò sopra di lui. Le strinse le mani e si ritrovò completamente persa, con la mente vuota, libera. Non pensava a nulla, era solo Elena e Damon, Damon ed Elena, ed era quello che aveva sempre voluto. Dimenticò Mystic Falls, dimenticò il lavoro, dimenticò ogni ricordo doloroso per lasciare spazio a quell'amore che la conquistava ed invadeva tutto.

Questa danza continuò fino a che la sveglia di Damon non suonò.

Elena si affrettò a spegnerla, ma quel rintocco la riportò alla realtà e non potè fare altro che ripensare al fatto che era mattina e che sarebbe dovuta andare a lavorare. Così guardò Damon, che a malincuore aveva già capito quello che Elena stava pensando, e disse:

«Non voglio andare...tienimi qui con te!»

Damon le disse:

« No, tu devi andare, quelle persone hanno bisogno di te e del tuo aiuto».

«Lo so, ma stamattina proprio non ne ho voglia di prepararmi». E si distese sul letto intenzionata a non alzarsi.

Lui la guardò, alzò il suo sopracciglio e disse:

«No, non puoi mancare! Non esiste, ora vai e preparati che ti aspettano...non puoi fare tardi! Ci vediamo per pranzo!».

Elena scese dal letto con il broncio, ma Damon le disse subito sorridendo:

«Lo sai che con me quello sguardo non funziona!».

Lei rispose: «Lo so, ma volevo lo stesso provarci!». Lui si girò e le tirò il cuscino, che lei agilmente evitò, si girò e le fece una linguaccia.

Ormai rassegnata Elena si preparò per uscire.

Damon non era mai stato più felice di così, la guardò prepararsi e appena lei sparì dalla sua visuale si lasciò cadere sul letto, quasi incantato. Erano passati 7 anni e lui la amava ancora come se fosse il primo giorno, non poteva immaginare una vita senza di lei ed ora poteva avere davvero tutto. Non si stancava mai di fare l'amore con lei, ogni volta era la prima. Lei lo stupiva costantemente.

Così, una volta abbandonato ai suoi pensieri, chiuse gli occhi e si lasciò trasportare dalla fantasia.

Una volta pronta Elena uscì e Damon si fece una doccia. Appena finito andò in salotto, preparò un sacchetto con il ''pranzo'' e uscì.

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